La riforma della seconda parte e del Titolo V della Costituzione continuerà a tenere banco al Senato. Nel corso della settimana si esamineranno gli emendamenti su alcune questioni in grado di alzare il livello dello scontro tra maggioranza ed opposizione: l'immunità dei senatori e la revisione dell'istituto del referendum abrogativo. Argomenti su cui non intendono indietreggiare né i frondisti di Forza Italia né gli esponenti della minoranza Pd. Nonostante l'annunciato ostruzionismo, il presidente Grasso si dice fiducioso di poter permettere il rispetto del termine fissato per la conclusione della discussione: entro venerdì dovrà infatti arrivare il voto sulle proposte di modifica. Nel corso delle prossime ore lo scenario potrebbe però essere ulteriormente rivoluzionato dalle aperture di Sel e Lega nei confronti del ddl costituzionale fortemente voluto dal presidente del Consiglio; entrambi i partiti di opposizione sono infatti interessati a riprendere il dialogo sul fronte della legge elettorale. Resta scontata la contrarietà del Movimento 5 stelle, deciso a contrastare punto su punto il Patto del Nazareno siglato da Renzi e Berlusconi. Un accordo che – in ogni caso – comincia a creare qualche tensione anche tra i ranghi dem. La polemica di ieri tra il capogruppo del Senato Zanda e il nuovo sindaco di Firenze Nardella, in merito a eventuali elezioni anticipate, non può essere derubricata a semplice incomprensione: le difficoltà sul fronte economico stanno rianimando i distinguo tra le varie anime del centrosinistra.

Questa mattina la Commissione Affari costituzionali riprenderà l’esame del DL sulla PA, provvedimento già approvato dalla Camera e che dovrà essere convertito prima della sospensione dei lavori per la pausa estiva. I senatori dovranno inoltre trovare il tempo per approvare definitivamente anche il DL sulla Competitività, modificato nel passaggio alla Camera e che oggi è atteso nell’Aula di Montecitori.

Domani e mercoledì la commissione Finanze continuerà ad esaminare il disegno di legge delega per la riforma dei confidi. Domani i rappresentanti di Unioncamere saranno ricevuti dalla commissione Industria per essere auditi nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla competitività delle imprese italiane. Nel corso di tutte le sedute previste nel corso della settimana la commissione Sanità porterà avanti l'analisi delle “Deleghe al Governo in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, di enti vigilati dal Ministero della salute, di sicurezza degli alimenti, di sicurezza veterinaria, nonché disposizioni di riordino delle professioni sanitarie, di tutela della salute umana e di benessere animale”, mercoledì sarà ricevuto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla sostenibilità del Sistema sanitario nazionale.

Alla Camera saranno illustrate e messe ai voti le questioni pregiudiziali presentate al disegno di legge di conversione del dl competitività, testo che caratterizzerà i lavori delle sedute successive. Da mercoledì sarà discusso anche il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato e le “Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2014”, continuerà inoltre l'esame della proposta di legge per l'introduzione dei reati di depistaggio e inquinamento processuale nell'ordinamento penale. Saranno inoltre affrontate alcune mozioni sull'acquisto dei cacciabombardieri F-35 e sulla tutela dei diritti degli animali. Giovedì le commissioni Affari costituzionali e Ambiente continueranno l'esame della proposta di legge contenenti “Modifiche all'articolo 17 del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in materia di contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza”. Da domani, e per tutta la settimana, la commissione Finanze riprenderà la discussione sullo schema di decreto legislativo sulle semplificazioni fiscali, domani sarà audito sul tema il direttore dell'Agenzia delle Entrate. Mercoledì continuerà l'analisi delle proposte di legge sul potenziamento della lotta all'evasione fiscale e il rientro dei capitali detenuti all'estero. Domani e mercoledì il Comitato ristretto della commissione Ambiente porterà avanti l'iter del disegno di legge collegato alla legge di stabilità contenente “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”, mercoledì la commissione Ambiente e la commissione Attività produttive riprenderanno il confronto sulle risoluzioni relative alla revisione del sistema delle autorizzazioni per nuove attività di prospezione e coltivazione di giacimenti petroliferi e modifica della normativa sulla materia. Giovedì la commissione Attività produttive e la commissione Ambiente proseguiranno il confronto sul documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulla green economy. Domani la commissione Affari sociali ascolterà il direttore dell'A.ge.NA.S nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul ruolo, l’assetto organizzativo e le prospettive di riforma dell’Istituto superiore di sanità (ISS), dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) e dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Age.NA.S.). Mercoledì sarà portata avanti l'istruttoria del testo unificato sul contrasto e la cura della ludopatia.

Nell'agenda del governo non ci sono solo le riforme istituzionali e la legge elettorale. Nei prossimi giorni sarà infatti definita la strategia relativa ai conti pubblici; numeri che – come spiegato da Renzi – sono inferiori alle aspettative. Domani il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan riferisce alla Camera sulla spending review dopo le polemiche degli ultimi giorni e gli interrogativi sulle sorti dell'attuale commissario Carlo Cottarelli. Ma resta chiaro comunque a tutti che è proprio la voce spending quella su cui si conta con i 17 miliardi previsti per il 2015. Nella lista della spesa ci sono 14,3 miliardi che servono per stabilizzare gli 80 euro e il calo del 10 per cento Irap; 4,9 miliardi per correggere il deficit come previsto dal Def e circa 3 miliardi per evitare che scattino tagli agli sconti fiscali previsti come clausole di salvaguardia. Il governo ha già cominciato a rifare i conti con l'obiettivo di evitare a tutti i costi una manovra correttiva. Le opposizioni hanno più volte segnalato la necessità di rivedere i saldi iscritti al bilancio, necessità segnalata anche dalla Commissione europea. Se i dati sul Pil dovessero continuare a peggiorare la manovra si renderebbe inevitabile.



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