Al temine di questa settimana i partiti dovranno depositare i propri simboli, un appuntamento importante ma che, almeno per le coalizioni di centro destra e di centro sinistra e per gli altri partiti come M5S e Liberi e Uguali, non dovrebbe riservare soprese. Questa settimana e la prossima saranno dedicate alla definizione delle liste dei candidati e soprattutto per stipulare gli ultimi accordi sui collegi uninominali. Il termine per la presentazione delle liste scadrà tra il 28 e il 29 gennaio.

Nel centro destra, Berlusconi ha le idee chiare: con una sentenza favorevole da parte di Strasburgo sarà lui il prossimo Presidente del Consiglio. In caso contrario ha annunciato che “ci sarà un autorevolissimo Premier”. Il nome è segreto ma non sarà Salvini. Il leader del Carroccio, secondo l'ex Cav, potrebbe essere il Ministro degli Interni, un’eventualità che non piace a capo della lega, che ha ribadito che se il suo partito sarà quello più votato, il Premier sarà lui.

Tensioni a parte, Berlusconi, Salvini e Meloni hanno firmato il programma. Nonostante le differenti visioni, fra gli impegni comuni figura la revisione profonda della legge Fornero sulle pensioni. Oltre al programma c’è stata l’intesa sulla candidatura di Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia alla presidenza della Regione Lazio. Alla fine è stato trovato un candidato di spessore anche se le sue possibilità di vittoria sono molto basse vista la forza degli altri due candidati Zingaretti e Lombardi.

Ma oggi il vero problema del centro destra sono le richieste della cosiddetta quarta gamba. Il partito Noi con l’Italia, guidato da Fitto e Cesa, ha chiesto 20 collegi, 7 in più di quelli offerti. Il rischio, in mancanza di un accordo, è che la quarta gamba non entri in coalizione vanificando così la possibilità di riuscire, alle prossime elezioni, a superare la soglia del 40% che permetterebbe una via certa al Governo del Paese.

Il M5S ha svolto le parlamentarie on line per la selezione dei candidati alle prossime elezioni politiche. Il voto ha coinvolto più candidati e votanti rispetto al 2013, ma verrà ricordato anche per i rallentamenti della piattaforma Rousseau, che hanno impedito a molti elettori di votare, e per i candidati che sono stati esclusi dalla competizione dall’entourage di Di Maio. Le prossime ore ci diranno se a prevalere sarà il risultato, le polemiche o i possibili ricorsi. Le liste definitive saranno annunciate domenica a Pescara.

La Direzione nazionale del Pd ha approvato il programma ed il regolamento delle candidature. La notizia più rilevante è che il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e i ministri, da Minniti a Orlando, da Franceschini a Delrio, saranno tutti candidati nei collegi uninominali e in uno o più listini proporzionali.

D'Alema ha lanciato l'ipotesi di governo del Presidente dopo il voto. L'ex presidente del Consiglio ha ribadito che la “legge elettorale non solo non darà una maggioranza ma è addirittura congegnata perché non garantisca la governabilità”. Dunque dopo il voto si andrà a un governo del Presidente e cioè “una convergenza di tanti partiti diversi” Liberi e Uguali inclusa “attorno a obiettivi molto limitati.” Una proposta già affossata da Civati e Fassina ma soprattutto da Pd e Fi.

I Sondaggi della Settimana 13 - 19 gennaio 2018

sondaggi_19_1_18_1.jpg

Nei sondaggi pubblicati dall'Istituto EMG, il Partito Democratico prosegue la sua caduta. Questa settimana ha perso lo 0,3% e si attesta al 23,8%. Il Movimento 5 Stelle, complici le molteplici tensioni sulle parlamentarie, perde lo 1,4% e nelle intenzioni di voto raggiunge il 26,8%. Il partito di Grillo e Di Maio è stabilmente il primo partito del Paese e la distanza dal Partito Democratico è di 3 punti percentuali.

Nell’area delle sinistre, Liberi ed Eguali, crescendo dello 0,5% raggiunge il 6%, mentre in quella di centro, il partito della Bonino, Più Europa, è dato stabile all’1,4% e quello fondato da Beatrice Lorenzin e Pierferdinando Casini, Civica Popolare, è stimato all’1,1%.

sondaggi_19_1_18_2.png

Nel centro destra, Fratelli d’Italia è al 5,5%, mentre guadagna lo 0,9% Forza Italia. Il partito di Berlusconi oggi è dato al 15,7%. Torna a crescere la Lega Nord di Matteo Salvini.  Ad oggi il Carroccio si attesta al 13,8%. Forza Italia ormai da settimane è il primo partito del centro Destra. Ora la distanza con la Lega è dell’1,9%.

Ad oggi, se l’area di centro destra si presentasse unita potrebbe raccoglie il 37,6%, mentre il centro sinistra il 28,2%. Il Movimento 5 Stelle è dato al 26,8%, mentre Liberi e uguali chiude al 6%.

sondaggi_19_1_18_3.png

Scarica la settimana politica

Settimana Politica 13 - 19 gennaio 2018



Seguici sui Social


2

Nomos Centro Studi Parlamentari è una delle principali realtà italiane nel settore delle Relazioni IstituzionaliPublic Affairs, Lobbying e Monitoraggio Legislativo e Parlamentare 

Vuoi ricevere tutti i nostri aggiornamenti in tempo reale? Seguici sui nostri canali social