Sono passato ormai 45 giorni dal voto del 4 marzo e ancora i partiti non sono riusciti a compiere dei passi in avanti per la formazione del prossimo Governo. Dal punto di vista istituzionale l’unica nota positiva è che le due Commissioni Speciali per l’esame degli atti urgenti presentati dal Governo di Camera e Senato hanno iniziato a lavorare rendendo così funzionante, sebbene solamente parzialmente, il Parlamento.

Mercoledì, per cercare di superare l’impasse politica, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarlla ha affidato alla Presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, un mandato esplorativo di 48 ore per verificare se Centrodestra e Movimento 5 Stelle fossero in grado di trovare un accordo politico per formare un governo.

Come era prevedibile, le posizioni dei partiti sono rimaste le stesse. Nonostante siano state fatte diverse aperture, alla fine l’accordo non si è ancora trovato. Per il Movimento 5 Stelle le priorità sono rimaste le stesse: la premiership a Luigi Di Maio e l’assoluta contrarietà a formare un Governo con Forza Italia e Fratelli d’Italia. Il no a Silvio Berlusconi sembra insuperabile per i pentastellati. Di Maio però si è spinto ad ipotizzare un appoggio esterno di Fi e Fdi ad un Governo del M5S e Lega.

Anche nel centrodestra le posizioni non sono mutate. Matteo Salvini ha ribadito in più occasioni che, anche per rispetto dell’esito elettorale che ha visto la coalizione ottenere il 37% dei voti, il centrodestra rimane unito e che se il M5S vuole governare dovrà farlo con la Lega, Forza Italia a e Fratelli d’Italia. Insomma nessun appoggio esterno. Giovedì sera, alla fine di una giornata di botta e riposta con Luigi Di Maio, il leader del Carroccio ha dichiarato: “Non c’è più tempo da perdere: o parte il tavolo centrodestra - Movimento 5 stelle o mi faccio avanti io”.

La strategia, anche se non è chiaro quanto concordata dai due leader, rimarrebbe quella di superare le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia del 29 aprile per arrivare ad un accordo di governo tra M5S e Lega. La proposta dei 5 stelle sarebbe quella di dare al Carroccio il 50% dei ministeri e dei sottosegretariati, il che permetterebbe a Matteo Salvini di individuare Ministri e Sottosegretari che possano rassicurare anche Forza Italia e Fratelli d’Italia che ovviamente non faranno parte dell’esecutivo. Una ipotesi interessante per la Lega ma che per ora rimane ancora politicamente non percorribile.

Per il momento sono solo ipotesi ma il tempo corre, e dalle parti di M5S e Lega sanno perfettamente che l'alternativa al fallimento potrebbe essere anche un governo del Presidente che, seppur breve e propedeutico a nuove elezioni, non potrebbe che essere a tempo. Un epilogo che per forza di cose segnerebbe l’incapacità del Carroccio e dei pentastellati di essere soggetti politici responsabili e mature per governare.

Questa mattina, comunque, Maria Elisabetta Casellati salirà al Colle per riferire a Matterella l’esito negativo delle consultazioni. Al momento sembra che la prossima mossa del Presidente della Repubblica, dopo alcuni giorni di riflessione, sarà quella di affidare un nuovo mandato esplorativo al presidente della Camera Roberto Fico. E’ un’ipotesi concreta anche se le parole di Matteo Salvini “Scendo in campo io” potrebbero essere una chiara richiesta al Capo dello Stato di affidargli un preincarico.

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Settimana Politica 14 - 20 aprile 2018



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