Draghi è determinato a reprimere le infiltrazioni criminali nel Pnrr
Mario Draghi lancia l’allarme e un messaggio forte: "L'Italia è determinata a prevenire e reprimere qualsiasi tentativo di frode e di infiltrazione criminale nell'utilizzo dei fondi che finanziano il Piano nazionale di ripresa e resilienza, a tutela dei suoi cittadini, delle sue imprese e dell'Unione europea”. Il premier parla al Law Enforcement Forum, incontro organizzato dal Dipartimento della pubblica sicurezza e da Europol, che a Roma ha visto riuniti i vertici delle forze di polizia di 24 Paesi europei per individuare le strategie più efficaci per anticipare aggressioni al Recovery fund. La Ministra Luciana Lamorgese ha colto l'occasione per annunciare che il Governo lavora a modifiche del Codice antimafia nella parte che riguarda gli appalti pubblici, per “mettere in sicurezza” le procedure.
Draghi: l’Italia promuoverà l’istituzione del Global Health and Finance Board
Come presidente di turno del G20, l'Italia intende istituire il Global Health and Finance Board, un Ufficio per coordinare la risposta di autorità sanitarie e finanziarie alla pandemia di Covid-19 e alle future crisi pandemiche. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi aggiungendo che l'Italia accoglie inoltre con favore la proposta degli Stati Uniti di istituire un Fondo di intermediazione finanziaria per promuovere una sanità pubblica globale. Nel suo intervento video al Global Covid-19 Summit Ending the pandemic and building back better health security to prepare for the next, appuntamento internazionale promosso da Joe Biden per rilanciare l'impegno comune nella lotta al Covid-19, Draghi ha sottolineato che “la salute è un bene pubblico globale e deve essere preservata ovunque”.
Il Governo punta ad arrivare all’80% dei vaccinati entro settembre
Entro settembre sarà vaccinato l'80% della popolazione con più di 12 anni ma l'obiettivo è superare questa cifra e recuperare, grazie all'estensione dell'obbligo del green pass a tutti i luoghi di lavoro, quei 4,1 milioni di dipendenti pubblici e privati che non si sono ancora vaccinati, per arrivare vicino al 90% della platea: tenere sotto controllo la curva dei contagi è l'unico modo per evitare nuove chiusure. Davanti agli imprenditori di Confindustria in assemblea e ai leader sindacali, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ribadisce gli impegni presi dal Governo con la campagna di vaccinazione e difende ancora una volta la scelta del green pass. I dati dicono che a oggi hanno completato il ciclo vaccinale oltre 41 milioni di italiani, quasi il 77% della popolazione over 12; l’80% entro la fine di settembre è dunque a portata di mano anche se ora l'obiettivo è un altro. Siamo vicini a raggiungere e poi superare l'obiettivo che ci eravamo posti” dice non a caso Draghi.
Il Cdm approva il decreto per ridurre il rincaro delle bollette
Il Governo ha approvato un decreto ad hoc da circa 3 miliardi per contenere l'aumento delle bollette energetiche fino alla fine dell'anno: “In assenza di un intervento, nel prossimo trimestre il prezzo dell'elettricità potrebbe salire del 40%, e quello del gas del 30%” ha evidenziato il premier Mario Draghi nel suo intervento a Confindustria, “Per questo abbiamo deciso di eliminare per l'ultimo trimestre dell'anno gli oneri di sistema del gas per tutti, e quelli dell'elettricità per le famiglie e le piccole imprese. Potenziamo il bonus luce e gas per proteggere soprattutto le fasce meno abbienti”. Si tratta di un intervento che “ha una forte valenza sociale, per aiutare in particolare i più poveri e i più fragili”, spiega, sollecitando poi un'azione “anche a livello europeo, per diversificare le forniture di energia e rafforzare il potere contrattuale dei Paesi acquirenti”.
Draghi richiama i Ministri sul Pnrr: solo 13 misure su 51
Otto riforme approvate su ventisette e cinque investimenti realizzati su ventiquattro. Sono i numeri a rendere l'idea di quanto il Governo dovrà lavorare per la realizzazione di tutti gli obiettivi del Recovery plan. È imperativo, per ricevere tutti i fondi europei, rispettare i 51 obiettivi del 2021 indicati nel Piano di ripresa e resilienza approvato dall'Ue, ma a oggi di quei target ne sono stati centrati solo 13. Ecco perché, con un’informativa affidata a Roberto Garofoli e al ministro dell’Economia Daniele Franco, Mario Draghi dà una sferzata ai Ministri perché agiscano nei tempi. I cinque investimenti finora realizzati sono per lo più funzionali all'attuazione del Pnrr. Tra gli investimenti da realizzare ci sono progetti per la gestione dei rifiuti e l'economia circolare, un fondo per l’imprenditorialità femminile, un appalto per il portale del turismo digitale, un investimento sugli autobus elettrici, borse di studio per l’università, servizi alle persone vulnerabili, fondi per le imprese turistiche, un credito d'imposta per le strutture ricettive, un programma contro l'inquinamento e uno sui rischi di alluvioni e idrogeologici, l'ammodernamento del parco digitale degli ospedali. Quanto alle riforme, si va dal Cloud nazionale al pacchetto d’interventi sull’università (classi di laurea, dottorati, alloggi per gli studenti), dalla spending review alle misure contro l'evasione fiscale. A ottobre, annuncia Draghi, arriverà la legge sulla concorrenza.
Alla Camera scatta l’obbligo del green pass
La Camera introduce l'obbligo di green pass per i deputati, per tutto il personale e i lavoratori esterni. “Nessun privilegio”, dice il presidente Roberto Fico, che allinea Montecitorio a poche ore dall'entrata in vigore del nuovo decreto sull’obbligo di certificato verde per i lavoratori pubblici e privati. La Camera è la prima a muoversi: Fico propone alla capigruppo e poi all'Ufficio di presidenza di introdurre dal 15 ottobre l'obbligo per tutti coloro che accedono alle sedi di Montecitorio; per i deputati che forzeranno il divieto o che in Aula staranno senza mascherina si prevede la sospensione da due a 15 giorni con relativa perdita della diaria, che vale 206 euro al giorno. Il Senato deciderà se adeguarsi il 5 ottobre.
Letta attacca Salvini: non può stare con Orban e Draghi contemporaneamente
Il segretario del Pd Enrico Letta, intervenendo alla serata conclusiva della Festa dell’Unità di Modena, torna ad attaccare la Lega di Matteo Salvini e non solo sulla questione del green pass. L'intesa tra le forze politiche sovraniste europee che a luglio ha messo insieme “il governo ungherese, il governo polacco, Marine Le Pen, i post franchisti di Vox in Spagna e i due partiti italiani della destra sovranista, cioè Meloni e Salvini, quella cosa che hanno firmato è una roba incompatibile con l'appoggiare il governo Draghi: non puoi stare contemporaneamente con Orban e con Draghi. È una cosa che non è possibile perché sono su posizioni opposte. Non è possibile stare sulla linea Orban, Meloni, Le Pen e appoggiare Draghi, è una cosa che non funziona, funziona su una serie di ambiguità: le ambiguità stanno venendo giù una dopo l'altra. È un’ambiguità costruita, sostanzialmente, per reggere fino all'elezione del presidente della Repubblica ma alla fine quest’ambiguità non reggerà”.
Salvini tenta di ricompattare il partito e plaude Draghi
Matteo Salvini è “orgoglioso” di guidare un partito che lascia “libertà di scelta, di coscienza, di voto quando ci sono temi delicati e importanti come la salute e il lavoro”. Il leader del Carroccio deve fare i conti con le numerose assenze alla Camera sul decreto green pass 2, in un crescendo che proprio nell'aula di Montecitorio ha toccato oltre 60 defezioni ingiustificate. I rumors parlano di un gruppo parlamentare in difficoltà e diviso: sì alla fiducia al Governo, ma anche sì a difendere chi vuole o non vuole vaccinarsi. Salvini quindi attacca, piuttosto che retrocedere sulla linea di difesa: “Io sono vaccinato con doppia dose, ho il Green pass, ho fatto non so quanti tamponi. Altri milioni di italiani lo hanno fatto. Questo mi dà il diritto di imporre la mia scelta ad altri obbligatoriamente? No”. “Un incidente di percorso”, minimizzano i leghisti, che sottolineano come tutto sia rientrato con il voto in Senato, segno della ferma volontà di Salvini di restare nell'esecutivo guidato da Mario Draghi. E non è un caso che proprio il plauso del segretario si è unito alla standing ovation che l'ex uomo della Bce ha ricevuto all'assemblea di Confindustria: “Draghi dice di no a nuove tasse, dall'aumento dell'IMU alla patrimoniale, dà ragione alla Lega e boccia seccamente la voglia di tasse di PD e 5 Stelle. Molto bene, avanti così”, cinguetta.
La Lega scippa, tra le polemiche, alcuni consiglieri regionali a FI
Dopo l'addio alla Lega della no vax Francesca Donato a Strasburgo, Matteo Salvini ufficializza nuovi ingressi nella Lega in regione Lombardia e annuncia altre possibili adesioni in Parlamento. Ma sono gli ingressi provenienti da Forza Italia ad aprire il caso di giornata, alimentando le tensioni con gli alleati a poco più di una decina di giorni dalle amministrative. Nel partito di Silvio Berlusconi reputano “incomprensibile” per tempistica e modalità il passaggio degli azzurri alla Lega. Fonti parlamentari di FI raccontano che Berlusconi avrebbe avuto un colloquio con Alessandro Fermi nel tentativo di convincerlo a non lasciare il partito: mercoledì mattina l'annuncio del suo passaggio nella Lega, insieme a Mauro Piazza, consigliere regionale e Daniele Nava. La tensione tra alleati è altissima.