Durante il fine settimana è scaduto il termine per la presentazione, presso il Viminale, dei simboli elettorali in vista delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo. In totale ne sono stati depositati 103 da parte di 98 partiti.
Sono due le principali coalizioni: quella di centro sinistra, composta da cinque formazioni politiche: Partito Democratico, +Europa, Insieme, Civica Popolare e Svp-Patt e quella di centro destra composta da quattro partiti: Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia-Udc. Tra gli altri partiti, che non si sono apparentati, ci sono il Movimento 5 Stelle guidato da Luigi Di Maio e Liberi e Uguali il cui candidato premier è Pietro Grasso.
Questa settimana tutte le energie dei partiti sono state spese per la definizione delle liste dei candidati e soprattutto per stipulare gli ultimi accordi sui collegi uninominali, specie per quei partiti che si presenteranno in coalizione. Il termine per la presentazione delle liste scadrà tra il 28 e il 29 gennaio.
Nel frattempo, Di Maio ha presentato il programma del M5S, e lanciato lo slogan della campagna “Partecipa, Scegli, Cambia e i “Venti punti per l'Italia”. Fra questi ci sono: il reddito e la pensione di cittadinanza, la riduzione delle aliquote Irpef, i tagli ai costi della politica, 17 miliardi per le famiglie; l’abolizione degli studi di settore, dello split payment e dello spesometro, ma anche più risorse per la Sanità, la riduzione del debito pubblico di 40 punti, abolizione della legge Fornero, risarcimenti ai risparmiatori truffati e creazione della Procura Nazionale per i reati bancari.
Intanto però Beppe Grillo si è allontanato dal Movimento lanciando il suo nuovo blog. Ora il nuovo sito dei pentastellati “ilblogdelleStelle” sarà gestito dalla Casaleggio associati. Non era un segreto che il comico genovese volesse abbandonare la politica. Nel movimento c’è chi parla di frizioni insanabili con Luigi Di Maio e chi sostiene che la causa sia il rapporto non “speciale”, con Davide Casaleggio.
Berlusconi, dopo una due giorni di incontri con i leader del Ppe, è tornato a ribadire che FI sarà il primo partito della coalizione e che sarà lui, e non Salvini, a decidere chi andrà a palazzo Chigi. Per l’ex Cavaliere in pole ci sarebbe il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. Una scelta giudicata dagli alleati troppo europeista. Quello dell’EU è tema di forte attrito tra Berlusconi e Salvini, basti pensare al durissimo scontro sullo sforamento del tetto del 3%.
Intanto però, dopo settimane di trattative sul candidato presidente alla Regione Lazio, il centro destra ha trovato un nome. Stefano Parisi, leader di Energie per l'Italia, con l’appoggio di Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, ha formalizzato la sia candidatura per la corsa al palazzo di via Cristoforo Colombo. Sullo sfondo rimane la candidatura del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, che con la sua lista civica potrebbe sottrarre voti al Centro Destra.
I Sondaggi della Settimana 20 - 26 gennaio 2018
Nei sondaggi pubblicati dall'Istituto EMG, il Partito Democratico prosegue la sua lenta caduta. Questa settimana ha perso lo 0,1% e si attesta al 23,7%. Il Movimento 5 Stelle, superate le tensioni delle parlamentarie, guadagna lo 0,2% e nelle intenzioni di voto raggiunge il 27%. Il partito di Grillo e Di Maio è stabilmente il primo partito del Paese e la distanza dal Partito Democratico è di 3,3 punti percentuali.
Nell’area delle sinistre, Liberi ed Eguali, cresce dello 0,1% raggiunge il 6,1%, mentre in quella di centro, il partito della Bonino, Più Europa, è dato stabile all’1,4% e quello fondato da Beatrice Lorenzin e Pierferdinando Casini, Civica Popolare, è stimato all’1%.
Nel centro destra, Fratelli d’Italia è al 5,4%, mentre guadagna lo 0,3% Forza Italia. Il partito di Berlusconi oggi è dato al 16%. Torna a crescere, sebbene solo dello 0,1%, la Lega Nord di Matteo Salvini. Ad oggi il Carroccio si attesta al 13,9%. Forza Italia ormai da settimane è il primo partito del centro Destra. Ora la distanza con la Lega è del 2,1%.
Ad oggi, se l’area di centro destra si presentasse unita potrebbe raccoglie il 37,7%, mentre il centro sinistra il 28,1%. Il Movimento 5 Stelle è dato al 27%, mentre Liberi e uguali chiude al 6,1%.
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