E' stata una lunghissima settimana nella quale i partiti sono stati alle prese con la definizione delle candidature in vista delle elezioni politiche. Lunedì è scaduto il termine per la loro presentazione, le liste che sono state depositate al Viminale saranno quelle che gli elettori si troveranno sulle schede il 4 marzo. Secondo la road map, a partire da sabato 3 febbraio potranno svolgersi i comizi, mentre nei 15 giorni precedenti il voto è vietata la diffusione dei sondaggi.

Venerdì notte il Partito Democratico ha convocato la Direzione Nazionale per approvare le liste. Le componenti minoritarie del partito che fanno capo ad Andrea Orlando e Michele Emiliano alla fine non hanno votato accusando Matteo Renzi di aver tenuto per la maggioranza del partito 160 seggi sicuri sui circa 200 stimati. Alla minoranza sono andati solamente 40 posti e Gianni Cuperlo, leader di SinistraDem, ha deciso di non ricandidarsi in segno di protesta.

Romano Prodi ha confermato che il prossimo 4 marzo voterà il centro sinistra e che di conseguenza non appoggerà il partito guidato da Piero Grasso. Nelle dichiarazioni di Prodi, gli ex del Pd non sono stati mai citati direttamente, ma sono stati chiamati in causa quando l'ex premier ha sottolineato che chi è fuori dal centro sinistranon lavora per l'unità”.

Matteo Renzi lo ripete da giorni, l'obiettivo è far sì che il Partito Democratico sia il primo gruppo parlamentare. La scommessa del segretario del Nazareno è di arrivare almeno al 25% e di riuscire a strappare più collegi uninominali possibile.

Sul piano interno, il Movimento 5 Stelle è ancora scosso dalla questione parlamentarie. Una parte della base pentastellata è fortemente critica per l'apertura a candidati esterni. Ma a scatenare ferocissime polemiche sarebbe stata la decisione di coinvolgere dei candidati che hanno avuto un passato in altre forze politiche ma anche la mancata pubblicazione dei risultati delle parlamentarie.

Ma il movimento è stato scosso anche dalle dichiarazioni, poi smentite, del candidato premier Di Maio, che parlando agli investitori esteri, avrebbe affermato che nel caso il M5S non avesse i numeri sarebbe disponibile a sostenere un governo sostenuto da tutti i principali partiti e quindi con Pd, Fi e Lega.

Depositate le candidature, Matteo Salvini ha fissato i punti chiave dei primi 100 giorni di un eventuale Governo di centro destra: immigrazione, abolizione della legge Fornero e sicurezza, ma anche risarcimento per chi è stato truffato dalle banche. Per il segretario leghista, il Carroccio sarà il primo partito della coalizione, un risultato che inevitabilmente lo porterà direttamente a Palazzo Chigi. Salvini è convinto che alle prossime elezioni la Lega farà il miglior risultato di sempre e ha ribadito più volte l’impossibilità di alleanze alternative a quella con Forza Italia e Fratelli d’Italia.

I Sondaggi della Settimana 27 gennaio - 2 febbraio 2018

sondaggi_2_2_18_1.jpg

Nei sondaggi pubblicati dall'Istituto EMG, il Partito Democratico arresta la sua caduta. Questa settimana, grazie anche all’endorsement di Romano Prodi, ha guadagnato lo 0,3% e si attesta al 24%. Il Movimento 5 Stelle, complici le molte tensioni della base sulle parlamentarie, perde lo 0,5% e nelle intenzioni di voto raggiunge il 26,5%%. Il partito di Luigi Di Maio è stabilmente il primo partito del Paese e la distanza dal Partito Democratico è di 2,5 punti percentuali.

Nell’area delle sinistre, Liberi ed Eguali, perde dello 0,4% raggiungendo il 5,7%, mentre in quella di centro, il partito della Bonino, Più Europa, è dato stabile all’1,7% e quello fondato da Beatrice Lorenzin e Pierferdinando Casini, Civica Popolare, è stimato all’1%.

sondaggi_2_2_18_2.png

Nel centro destra, Fratelli d’Italia è al 5%, mentre perde lo 0,1% Forza Italia. Il partito di Berlusconi oggi è dato al 15,9%. Cala, sebbene solo dello 0,1%, la Lega Nord di Matteo Salvini. Ad oggi il Carroccio si attesta al 13,8%. Forza Italia ormai da settimane è il primo partito del centro Destra. Ora la distanza con la Lega è del 2,1%.

Ad oggi, la coalizione di centro destra raccoglie il 37,5%, quella di centro sinistra il 28,7%. Il Movimento 5 Stelle è dato al 26,4%, mentre Liberi e uguali chiude al 5,7%.

sondaggi_2_2_18_3.png

Scarica la settimana politica

Settimana Politica 27 gennaio - 2 febbraio 2018



Seguici sui Social


2

Nomos Centro Studi Parlamentari è una delle principali realtà italiane nel settore delle Relazioni IstituzionaliPublic Affairs, Lobbying e Monitoraggio Legislativo e Parlamentare 

Vuoi ricevere tutti i nostri aggiornamenti in tempo reale? Seguici sui nostri canali social