Dopo settimane di silenzio Berlusconi ha deciso di aprire al centro per ricostruire un Centro Destra inclusivo e capace di tornare al Governo. Il Cavaliere è intenzionato anche a lanciare la sfida a Salvini per la premiership avanzando l’ipotesi di una legge elettorale proporzionale con il premier espressione della lista che ottiene più voti nella coalizione vincente. La sfida è stata accettata dal leader della Lega che sul punto si dice certo che il Carroccio otterrà un risultato storico e che sarà lui a guidare il Centro Destra.

Le dimissioni erano nell’aria già da qualche settimana. Mercoledì il ministro degli Affari regionali Enrico Costa ha sciolto ogni riserva e ha abbandonato formalmente il Governo guidato da Paolo Gentiloni. Costa aveva già annunciato l’idea di voler ritornare in Forza Italia, partito in cui aveva già militato e che lo aveva portato a Montecitorio nel 2006.

Una decisione che lascerà strascichi, non tanto per la tenuta del Governo, ma soprattutto all’interno di AP. Costa è il primo a fare il grande passo e a tornare in FI. E molto probabilmente sarà il primo di molti. D’altronde Berlusconi, deciso a tornare alla guida del Centro Destra, è in grado di offrire più garanzie di rielezione di quelle di un ipotetico partito di centro che secondo i sondaggi viene stimato intorno al 3%.

Giuliano Pisapia è tornato a Roma per incontrare i rappresentanti di tutte le possibili anime della nuova forza politica progressista. Martedì ha incontrato la presidente della Camera Laura Boldrini, mentre mercoledì Pippo Civati, Roberto Speranza, Massimo D'Alema, fino a una delegazione della minoranza Pd guidata da Andrea Orlando e Gianni Cuperlo.

L'incontro più atteso è stato quello con Speranza di Mdp. Nel lungo faccia a faccia i due hanno condiviso la necessità di accelerare il percorso unitario per la costruzione di una nuova forza politica progressista in vista delle prossime elezioni politiche. L'impegno è quello di arrivare alla stesura della “Carta del Primo Luglio”, un manifesto che indicherà i punti fondamentali dell'agenda programmatica per il Paese.

Il leader di Campo progressista, dal canto suo, non è intenzionato a tagliare i ponti con il Pd. E infatti vede Orlando, Cuperlo e i parlamentari della minoranza. Nessuna seconda scissione, ma i contatti servirebbero a stuzzicare Renzi per ottenere una legge elettorale con premio alla coalizione.

Renzi ha fatto un piccolo passo di lato che sa di timida apertura: “Per i temi di coalizione e legge elettorale c'è una bellissima segreteria del Pd, la gestiranno i miei collaboratori che spesso sono meglio di me”. In più ha ribadito che “La legge si cambia con il consenso di Berlusconi e di Grillo” .

Renzi ha poi annunciato che dal 12 al 15 ottobre terrà, così come anche richiesto dalla minoranza di Andrea Oralando, una conferenza programmatica, una grande iniziativa di confronto politico che sarà organizzata nel decennale della fondazione del partito in vista della lunga corsa verso le prossime elezioni politiche.

I Sondaggi della Settimana 15-21 Luglio

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Nei sondaggi pubblicati dall'Istituto EMG il Partito Democratico torna a calare dello 0,5% rispetto alla settimana scorsa portandosi al 26,2% delle intenzioni di voto. Cresce significativamente il Movimento 5 Stelle che sale dello 0,6%. Il movimento di Grillo è dato al 27,8%. Al momento i pentastellati sono saldamente il primo partito e la distanza fra i due partiti è stimata allo 1,6%.

Stabile il partito di Alfano, Alternativa Popolare, che è dato al 2,5%. Nell’area delle sinistre, torna a perdere consenso il Movimento Democratici Progressisti, dato al 3,5%, stabile Sinistra Italiana che raccoglie il 2,1% delle intenzioni di voto.

In casa del Centro Destra, Fratelli d’Italia è al 5,4%, mentre Forza Italia, cala significativamente dello 0,7% ed è stimata al 13,1%. Questa settimana il partito di Berlusconi perde ulteriore terreno rispetto alla Lega Nord di Matteo Salvini che raggiunge, complice la fortissima tensione politica sulla questione migranti, il suo massimo 15,3%.

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Nel complesso, l’area di Governo raccoglie il 26,2% delle preferenze. Ad oggi l’ area di Centro Destra raccoglie il 33,8%, mentre il Centro Sinistra il 31,8%. Distaccato di diversi punti, il Movimento 5 Stelle è dato al 27,8%.

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Settimana Politica 15 - 21 luglio 2017

 



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