Dopo giorni d'intense polemiche per l’avvicinamento del M5S alla Lega Nord, Luigi Di Maio è tornato a ribadire l’impossibilità di un accordo politico fra le due formazioni. Il Movimento di Grillo proseguirà quindi la sua lotta solitaria. La road map non cambia: entro luglio sarà definito il programma, a fine settembre si deciderà il candidato premier e sarà resa nota la squadra di Governo pentastellata.
Tornano i guai giudiziari per il M5S. A un anno e un giorno dall’elezione a Sindaco di Roma di Virginia Raggi al Comune di Roma, la Procura le ha notificato l’atto di conclusione delle indagini alla quale seguirà quasi certamente la richiesta di rinvio a giudizio. Per lei si fa concreto il rischio di processo per le accuse di falso e abuso d'ufficio per le nomine di Salvatore Romeo e Renato Marra.
In vista dei ballottaggi è tornato a parlare Berlusconi. L’ex Cavaliere non sembra preoccupato per la sentenza di Strasburgo: “Candidabile o non candidabile io sono in campo e penso di superare il 30%. Il centrodestra se è unito vince, abbiamo già un patto di Governo e un programma che ho mostrato a Salvini e Meloni ed è condiviso al 95%”. Insomma sembra tramontata l’ipotesi di un Governo con Renzi.
Berlusconi ha ribadito che sulla leadership non si scherza e che Forza Italia rappresenta il primo partito del Centro Destra. La questione è ancora apertissima e rappresenterà il vero grande scoglio per la compattezza del Centro Destra: c’è chi parla di primarie, ma Berlusconi è da sempre contrario e non sembra intenzionato a cedere di un centimetro.
In casa del Centro Sinistra, nonostante i tentativi di pacificazione di Pisapia, la tensione tra Pd e Mdp è altissima. Matteo Renzi ha chiesto una verifica di maggioranza visto che gli ex di Mpd in una settimana non hanno votato la fiducia sulla manovrina, sono scesi in piazza contro il Governo a fianco della Cgil e hanno presentato una mozione, poi respinta, per chiedere la revoca dell’incarico al Ministro dello sport Luca Lotti coinvolto nel caso Consip.
Intanto Romano Prodi, dopo aver visto Matteo Renzi, Enrico Letta e Giuliano Pisapia, ha incontrato Carlo Calenda. L’occasione ha permesso un lungo confronto che ha toccato vari temi, dalla politica nazionale all'economia, dalla situazione internazionale, alla cooperazione. Il Ministro allo sviluppo economico, personalità forte del Governo che al momento non ha un buon rapporto con Matteo Renzi, è al centro dell’interesse di diverse forze politiche come Fi e centristi.
Sullo sfondo il secondo turno delle amministrative. Sono molte le città che domenica andranno al voto, fra queste 22 comuni capoluogo come Genova, Parma, Verona. Centro Destra e Centro Sinistra si sfideranno in 21 capoluoghi, mentre il M5S si contenderà la sola città di Asti. Il Centro Destra è in vantaggio in 12 città e se i risultati verranno confermati sarà il vero vincitore di questa tornata elettorale.
I Sondaggi della Settimana 17-23 giugno
Nei sondaggi pubblicati dall'Istituto EMG, il Partito Democratico, dopo la riesplosione del caso Consip, cala sensibilmente rispetto alla settimana scora e perde lo 0,6% portandosi al 26,8% delle intenzioni di voto. Con il possibile rinvio a giudizio della sindaca di Roma Virginia Raggi, crolla il Movimento 5 Stelle che perde l’1,4%. Il movimento di Grillo è dato al 28,4%. Al momento i pentastellati sono ancora il primo partito e la distanza fra i due partiti è stimata all’ 1,6%.
Rimane invariato il partito di Alfano, Alternativa Popolare, che è dato al 2,6%. Nell’area delle sinistre, torna a conquistare consenso il Movimento Democratici Progressisti, dato al 3,6%, mentre rimane stabile Sinistra Italiana che raccoglie il 2,2% delle intenzioni di voto.
In casa del Centro Destra, Fratelli d’Italia è al 4,8%, Forza Italia è stimata al 14,1% e torna ad essere il primo partito dell’area politica. Aumenta anche, la Lega Nord di Matteo Salvini che raggiunge il 13,8%, risultato fra i più alti di quest’anno.
Nel complesso, l’area di Governo raccoglie il 29,4% delle preferenze. Le elezioni amministrative hanno chiaramente suggerito la necessità per i partiti tradizionali di riformare le coalizioni. Ad oggi l’area di Centro Destra raccoglie il 32,6%, mentre il Centro Sinistra il 32,6%. Distaccato di diversi punti il Movimento 5 Stelle che è dato al 28,4%.
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