Dopo settimane di apparente silenzio, in questi giorni è ripreso il dibattito sulla modifica della legge elettorale. L’ipotesi sulla quale si sta discutendo è quella di trasferire la discussione del provvedimento dalla Camera al Senato, dove, sebbene i numeri della maggioranza siano più risicati, non è possibile richiedere il voto segreto e l’approvazione di un nuovo testo potrebbe essere più semplice: una possibilità concreta e sostenuta dal presidente del Senato Piero Grasso.

Comunque sia il dossier sulla legge elettorale sarà riaperto a settembre, ma l’ennesima sollecitazione, fatta mercoledì dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha spinto i partiti o le loro correnti a scoprire le prime carte. E mentre il Centro Destra sembra ricompattarsi su una proposta unitaria che dovrebbe arrivare già la prossima settimana, nel Centro Sinistra le idee non sembrano chiare, non essendo stato sciolto il nodo politico centrale ovvero se presentarsi unito o meno.

Venerdì prossimo, Fi, Lega e Fdi presenteranno la loro proposta: un sistema proporzionale, con il premio alla coalizione vincente, e una soglia di sbarramento bassa (2-3%) per i partiti coalizzati, per favorire un accordo con i centristi. Nelle intenzioni di Berlusconi non ci sarebbe l'obbligo di indicare nè il candidato premier nè il programma, ma un patto politico in base al quale il partito che arriva primo esprime il premier. La proposta, ancora non ufficiale, è stata fatta conoscere a Matteo Renzi.

Secondo Silvio Berlusconi questo sistema potrebbe interessare il segretario del Pd, se dovesse stringere una alleanza con il futuro partito di Pisapia. E infatti Andrea Orlando, che spinge perché il Pd dia vita a una coalizione, ha rilanciato una proposta con premio di coalizione. E tra i Dem c'è chi, come l'area di Dario Franceschini, invita a lanciare un ponte anche verso i centristi; per non parlare della nascente "Forza Europa" dei radicali Emma Bonino e Benedetto Della Vedova.

Mercoledì doveva essere il giorno dell’atteso incontro tra Giuliano Pisapia e Roberto Speranza, un faccia a faccia per chiarire una volta per tutte i fraintendimenti, come il criticato abbraccio con Maria Elena Boschi, e per definire le tappe per la nascita del nuovo partito. Ma dopo le fortissime critiche ricevute dagli esponenti di Mdp, l’ex sindaco di Milano ha deciso di cancellare l’appuntamento, spiegando in una nota che al momento mancano “le condizioni positive” per fare passi avanti.

Dopo la manifestazione del 1°luglio, il rapporto tra Campo Progressista e gli ex dem si è mostrato sempre più teso soprattutto sulla questione dell’apertura al Partito Democratico di Renzi su cui Mdp ha posto un veto. Comunque sia, la scelta di Pisapia ha provocato un brusco stop che fa gongolare il Pd che però preferisce stare alla finestra anche se in molti fra i renziani ritengono che l'alleanza tra Pd e Campo Progressista sarà naturale.

I Sondaggi della Settimana 21-28 Luglio

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Nei sondaggi pubblicati dall'Istituto EMG, dopo settimane di flessione, il Partito Democratico torna a crescere dello 0,5% portandosi al 26,7% delle intenzioni di voto. Cresce anche il Movimento 5 Stelle che sale dello 0,2%. Il movimento di Grillo è dato al 28%. Al momento i pentastellati sono saldamente il primo partito e la distanza fra i due partiti è stimata allo 1,3%.

Stabile il partito di Alfano, Alternativa Popolare, che è dato al 2,5%. Nell’area delle sinistre, torna a perdere consenso il Movimento Democratici Progressisti, dato al 3,4%, stabile Sinistra Italiana che raccoglie il 2,1% delle intenzioni di voto.

Calano tutti i partiti del Centro Destra, Fratelli d’Italia è al 5,3%, Forza Italia, cala significativamente dello 0,3% ed è stimata al 12,8%. Perde lo 0,1% la Lega Nord di Matteo Salvini che si consolida 15,2% grazie anche alla fortissima tensione politica sulla questione migranti.

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Nel complesso, l’area di Governo raccoglie il29.2% delle preferenze. Ad oggi l’ area di Centro Destra raccoglie il 32,2%, mentre il Centro Sinistra il 33,3%. Distaccato di diversi punti, il Movimento 5 Stelle è dato al 28%.

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Settimana Politica 21 - 28 luglio 2017



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