Il M5S ha parlato e la rete ha deciso. Luigi Di Maio sarà il candidato Premier e capo politico del Movimento di Grillo. Una vera e propria incoronazione quella ricevuta dal Vice Presidente della Camera al meeting di Rimini “Italia a 5 Stelle”. Una decisione che ha scontentato l’ala più ortodossa di Roberto Fico. Di Maio in settimana ha riunito i parlamentari di Camera e Senato facendo un forte appello all’unità.

Intanto la sindaca di Roma Virginia Raggi potrebbe finire sotto processo con l'accusa di falso ideologico. Sarà il giudice dell'udienza preliminare a stabilire se le argomentazioni della procura siano fondate o meno a proposito della nomina di Renato Marra. La notifica della richiesta di rinvio a giudizio è arrivata ieri dopo la conclusione dell'inchiesta sul cosiddetto “pacchetto nomine” del Campidoglio.

Dopo una settimana di fittissimi incontri politici, il Rosatellum bis ha incassato il primo sì della Camera. La Commissione Affari costituzionali, infatti, ha adottato con i voti di Pd, Fi, Lega e Ap la nuova proposta dem, che prevede il 64% di proporzionale e 36% di proporzionale, come testo base da cui partire per arrivare a nuove regole del gioco condivise. Hanno votato a favore anche gli autonomisti di Svp (dal momento che è stato superato il nodo Trentino) e i centristi di Gigli e Dellai.

Contrari alla nuova proposta di legge elettorale Mdp, Si, M5S e FdI. Il testo arriverà in Aula, secondo quanto deciso dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio, il prossimo 10 ottobre per essere approvato in prima lettura nei primi 15 giorni del mese. I gruppi avranno tempo fino a giovedì alle 12 per presentare gli emendamenti, che saranno votati da venerdì. Pd, Forza Italia, Lega e Ap presenteranno soltanto emendamenti di natura tecnica che verranno prima concordati.

Sulla legge elettorale Berlusconi ancora non si fida del Pd. Alcune modifiche volute da Forza Italia saranno apportate e sostenute anche dal Pd, ma i dubbi restano e sono tanti. Anche in Forza Italia le anime non si sono quietate. Mentre Brunetta e Romani sponsorizzano il nuovo testo come “un compromesso ragionevole”, nel partito il fronte del no è ampio e pronto a farsi sentire.

Il chiodo fisso dell'ex Cav comunque resta il voto del 2018 che in molti continuano a ritenere sarà l'11 marzo. L'operazione “riunire i moderati e liberali” si è rafforzata in questi giorni dall'apertura di Ap a Fi da parte di Maurizio Lupi. Ma il nodo di fondo rimane quello del rapporto con Matteo Salvini e dello scontro sulla leadership: ieri il leader del Carroccio ha confermato che al momento non è stato fissato alcun incontro ma che sicuramente cercherà di vedere Berlusconi nei prossimi 10-15 giorni.

Dopo il No di Alfano e di tutta Ap, il Pd è stato costretto a bocciare il nuovo tentativo messo in campo da Si e Mdp di calendarizzare al Senato la legge sullo Ius soli. Secondo il capogruppo dem Zanda “Portare in aula lo Ius soli significherebbe condannarlo a morte certa: alla maggioranza mancano 24 voti”. La posizione è stata ribadita anche dalla Ministra per rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro che però non ha escluso un ultimo tentativo dopo l’approvazione dell’aggiornamento al Def. Esultano i partiti del Centro Destra da Forza Italia sino a Matteo Salvini della Lega Nord.

I Sondaggi della Settimana 23-29 Settembre

2_sondaggi.jpg

Nei sondaggi pubblicati dall'Istituto EMG, il Partito Democratico, per la prima volta dopo quasi un anno, torna ed essere il primo partito. Rispetto alla settimana scorsa è cresciuto dello 0,6%, attestandosi al 28,4%. A pochi giorni dall’elezione di Luigi Di Maio a candidato Premier e capo politico dei 5 Stelle, il movimento di Grillo crolla dell’1,2% nelle intenzioni di voto e raggiunge il 27,1%.

Il Partito Democratico in poche settimane è cresciuto notevolmente sino a superare il M5S. Ora le parti si sono letteralmente invertite e la distanza fra i due partiti è stimata allo 1,3%.

Stabile il partito di Alfano, Alternativa Popolare, che è dato al 2,2%. Nell’area delle sinistre, continua a perdere consenso il Movimento Democratici Progressisti, dato al 2,4%, mentre è stabile Sinistra Italiana che raccoglie il 2,1% delle intenzioni di voto.

Nel Centro Destra, Fratelli d’Italia è al 5,1%, torna a crescere dello 0,7% Forza Italia. Il partito di Berlusconi è oggi al 13%. Cala anche la Lega Nord. Il partito di Matteo Salvini perde lo 0,5% e si attesta al 14,4%. Percentuale ancora molto alta e soprattutto molto distante, in ottica di lotta per la leadership, da Forza Italia.

3_sondaggi.png

Nel complesso, l’area di Governo raccoglie il 30,6% delle preferenze. Ad oggi l’area di Centro Destra raccoglie il 32,5%, mentre il Centro Sinistra il 32,9%. Distaccato di diversi punti, il Movimento 5 Stelle è dato al 27,1%.

4_sondaggi.png

 

Scarica la Settimana Politica dal 23 al 29 Settembre 2017

Settimana Politica 23 - 29 settembre 2017



Seguici sui Social


2

Nomos Centro Studi Parlamentari è una delle principali realtà italiane nel settore delle Relazioni IstituzionaliPublic Affairs, Lobbying e Monitoraggio Legislativo e Parlamentare 

Vuoi ricevere tutti i nostri aggiornamenti in tempo reale? Seguici sui nostri canali social