Sembra ormai fatta per la legge elettorale. Pd, Fi e M5S hanno trovato l’accordo politico e giovedì, in Commissione Affari costituzionali della Camera, è arrivato l'emendamento del relatore Fiano che ridisegna la legge elettorale secondo il sistema tedesco.
L'obiettivo rimane quello di approvare definitivamente la nuova legge entro il 7 luglio così da non escludere la possibilità di voto anticipato. Ipotesi che sembra ormai estremamente probabile vista la rottura tra Renzi e Alfano sulle soglie di sbarramento al 5% e l’uscita dalla maggioranza di Mdp dopo la l’introduzione della nuova normativa sul lavoro occasionale all’interno della manovrina.
La proposta presentata prevede: alla Camera: 303 collegi uninominali e 303 da eleggere su lista bloccata con almassimo 4 candidati. Mentre i restanti 24 collegi sono riservati agli Italiani all’estero, al Trentino Alto Adige e alla Valle d’Aosta. Per quanto riguarda il Senato, i collegi uninominali saranno 150, a cui poi si aggiungono 151 seggi nei collegi plurinominali, i 7 seggi del Trentino, il valdostano e i 6 all'estero.
L'elettore avrà una sola scheda e non sarà possibile il voto disgiunto. È fissata una soglia di sbarramento al 5%. Il voto proporzionale di lista determinerà quanti sono i seggi da attribuire a ciascuna lista.
La campagna elettorale sembra comunque essere partita. Giuliano Pisapia ha rotto gli indugi e il primo luglio, a Roma, terrà una grande appuntamento aperto a tutti i soggetti interessati all’unità a sinistra. Una mossa attesa soprattutto da Mdp che, tramite Pierluigi Bersani e Roberto Speranza, ha già fatto sapere che parteciperà convintamente alla costruzione del nuovo soggetto politico.
Fra i centristi continua la trattativa tra Alfano e Parisi per la costruzione di una nuova aggregazione politica in vista delle elezioni. Il tentativo è quello di creare un nuovo soggetto che metta insieme Ap, quel che rimane dell’Udc, la formazione di Tosi e quella legata a Fitto.
Anche all’interno del Movimento 5 Stelle fervono i preparativi. L’obiettivo del movimento di Grillo è quello di presentare la squadra dei Ministri già a inizio settembre. Di nomi al momento ne girano tanti ma su di uno sembrano essere tutti concordi: il pm Nino Di Matteo.
Torna sulla scena la Sindaca di Roma Raggi che dovràtestimoniare al processo contro Marra e Scarpellini, accusati di corruzione. La Raggi, a chi chiedeva se si dimetterà nel caso di un rinvio a giudizio, ha risposto con un fermo “ Stiamo parlando in questo momento di una cosa che non è attuale e comunque direi di no ”.
I Sondaggi della Settimana dal 28 maggio al 1 giugno
Nei sondaggi pubblicati dall'Istituto EMG, il Partito Democratico prosegue la sua caduta e, rispetto alla settimana scorsa, perde lo 0,2% portandosi al 27,5% delle intenzioni di voto. Si arresta la crescita del Movimento 5 Stelle che perde lo 0,1% attestandosi al 29,9%. Al momento i pentastellati sono ancora il primo partito e la distanza fra i due partiti al momento è stimata al 2,4%.
Cresce leggermente il partito di Alfano, Alternativa Popolare, che è dato al 2,7%. Nell’area delle sinistre, si arresta la perdita di consenso del Movimento Democratici Progressisti, dato al 3,2%, mentre rimane stabile Sinistra Italiana che raccoglie il 2,2% delle intenzioni di voto.
In casa del centro destra, Fratelli d’Italia è al 4,6%, cala di tre decimi Forza Italia, che si attesta al 13%. Il partito di Berlusconi rimane comunque rimane il primo partito sebbene la Lega Nord sia lontana di un solo decimo. Questa settimana il partito di Salvini è tornato a crescere raggiungendo il 12,9% delle preferenze.
Nel complesso, l’area di Governo raccoglie il 30,2% delle preferenze, ma questa settimana viene superata e staccata di 3 decimi dall’area di centro destra che raccoglie il 30,5%. Seguono il M5S al 29,9% e l’area di sinistra ferma al 5,4% ma comunque sopra, se unita, ad un eventuale soglia di sbarramento del 5%.
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