Ribaltone in Sardegna: centrosinistra unito conquista un seggio a Cagliari

Ribaltone nel collegio uninominale per la Camera di Cagliari: il centrosinistra unito, da Pd a Leu, scalza il M5S. Andrea Frailis, espressione di Progressisti di Sardegna ha conquistato il seggio dopo le dimissioni del deputato-velista Andrea Mura. Non ha portato bene al centrodestra e ai pentastellati l'arrivo in Sardegna dei leader Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Luigi Di Maio. Frailis, 62 anni, storico conduttore della tv locale Videolina, ha ottenuto il 40,46% delle preferenze. Secondo il pentastellato Luca Caschili con il 28,92%, terza la candidata del centrodestra (Lega, Fi, Fdi) Daniela Noli con il 27,80%. Altissima la percentuale di chi ha disertato le urne: ha votato solo il 15,54%.

Nel giorno del Reddito di cittadinanza Di Maio lancia Banfi all'Unesco

A sorpresa Luigi Di Maio ha annunciato la nomina di Lino Banfi a componente dell'Assemblea della Commissione Nazionale Italiana dell'Unesco. Lo ha fatto aprendo insieme al comico pugliese l’evento targato M5S per promuovere il reddito di cittadinanza. Alla presentazione c’era tutto lo stato maggiore del Movimento: da Alessandro Di Battista a Davide Casaleggio e tutti i membri del Governo pentastellati. Scenografia giallo-blu, scritta “reddito di cittadinanza” a caratteri cubitali, la kermesse ha il suo apice nel video-tributo per Gianroberto Casaleggio e si è conclusa con un video intervento di Beppe Grillo che ha paragonato la politica del M5S a quella di Bismarck: “E’ quello che ha inventato il welfare” e il Movimento, come il Cancelliere di Ferro, “va contro la sinistra e queste destre”.

Concluso l’esame del Decreto semplificazioni nelle Commissioni, lunedì in Aula Senato

Nato con l'obiettivo di fronteggiare gli adempimenti burocratico-amministrativi e per agevolare la libera iniziativa economica, il decreto semplificazioni si è trasformato, nel suo iter al Senato, in un decreto omnibus. Il testo, infatti, durante i lavori in Commissione si è arricchito di svariate norme: dalla riduzione dell'Ires per le no profit ai 10 milioni alle famiglie delle vittime di Rigopiano, dagli Ncc all'obbligo di distruzione degli ulivi affetti da Xylella. A tenere banco è stato soprattutto il braccio di ferro tra Lega e M5S sulle trivelle. L’accordo è arrivato solamente giovedì dopo 24 ore in cui il decreto aveva rischiato di saltare e che il ministro dell’Ambiente Sergio Costa aveva minacciato di dimettersi. Alla fine quindi le Commissioni hanno concluso l’esame del decreto. Il provvedimento arriverà in aula lunedì prossimo e molto probabilmente, visti i tempi molto stretti, il Governo porrà la fiducia.

Landini è il nuovo segretario generale della Cgil

Con il 92,7% dei voti Maurizio Landini è stato eletto nuovo Segretario generale della Cgil. Un risultato che arriva al termine di un Congresso dal percorso accidentato nel quale alla fine il sindacato è riuscito a impedisce uno scontro senza precedenti sulla leadership della Confederazione. Per agevolarlo Landini ha scelto di proporre come vicesegretario Vincenzo Colla il cui passo indietro alla leadership ha spianato la strada ad una intesa con cui evitare la conta, e a Gianna Fracassi. Fra le linee programmatiche c’è quella di avviare una nuova stagione di politiche contrattuali, restituire centralità al lavoro, avviare una riforma vera delle pensioni, recuperare il Mezzogiorno abbandonato e valorizzare il lavoro pubblico. E ancora: una vera riforma fiscale e la lotta alla corruzione.

Calenda sprona i candidati alla segreteria del PD

Carlo Calenda rilancia e suggerisce ai principali candidati alla leadership del Pd di portare il suo manifesto Siamo europei ai gazebo delle primarie il 3 marzo. Maurizio Martina risponde sì e ripropone i suoi volontari europei; Nicola Zingaretti, che ha aderito al documento, per ora glissa e dà ragione a Romano Prodi, che ieri ha durante criticato una parte del Partito democratico. Roberto Giachetti invece attacca il governatore del Lazio, accusandolo di voler far rientrare i fuoriusciti di LeU nel Pd. E a tre giorni dalla fine della prima fase del Congresso impazzano ancora i dati ufficiosi. Secondo le ultime stime Zingaretti sarebbe appena oltre il 50%, mentre Martina sarebbe fermo sotto il 32%; terzo Giachetti, quasi al 14%. Cinquanta per cento è la quota che bisogna superare per vincere le primarie il 3 marzo e diventare Segretario. In caso contrario sarà l'assemblea Pd a decidere.

I sondaggi della Settimana 19 - 25 gennaio 2019

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Nell’area delle sinistre, gli ex di Liberi e Uguali, formati da Mdp e Sinistra Italiana nonostante ila scissione, raggiungono il 2,8%, mentre in quella di centro, il partito della Bonino, Più Europa, è dato al 3%. Torna a crescere il Partito Democratico. I dem, spinti dal dibattito congressuale e dalle attività di opposizione al Governo, si attestano al 17,9% nelle intenzioni di voto guadagnando un più 0,6% rispetto alla settimana scorsa.Nei sondaggi pubblicati dall'Istituto SWG, per la prima volta dopo diverse settimane, la Lega di Matteo Salvini perde lo 0,7% portandosi al 31,5% dei consensi. Insegue ancora il Movimento 5 Stelle che, grazie all’eco dell’approvazione del reddito di cittadinanza, torna a crescere dello 0,5%. Il partito guidato da Luigi Di Maio si attesta al 25,7%. Nonostante la risalita nei sondaggi, i pentastellati, rimangono in difficoltà e non riescono a recupere lo svantaggio accumulato rispetto all’alleato leghista. Il partito guidato da Matteo Salvini è stabilmente il primo partito del Paese e la distanza dal M5S è di 5,8 punti percentuali.

Nel centro destra, cresce di poco Fratelli d’Italia che si attesta al 4,4%, consolida la sua crescita Forza Italia. Il partito di Berlusconi oggi è dato all’8,6%.

Ad oggi, l’area di Governo raccoglie il 57,2% delle preferenze di voto. Quella di centro destra il 44,5%, quella di centro sinistra il 23,7%. Il Movimento 5 Stelle è dato al 25,7%.

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Settimana Politica 19 - 25 gennaio 2019



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