In contemporanea con il primo turno delle elezioni amministrative e delle elezioni regionali in Calabria, il 3 e 4 ottobre 2021 si terranno a Siena e a Roma le elezioni suppletive per eleggere i deputati del collegio uninominale Toscana – 12 (Siena e Val di Chiana Aretina - AR) e del collegio uninominale Lazio 1 – 11 (Roma – Primavalle) della Camera, rimasti vacanti dopo le dimissioni, rispettivamente, di Pier Carlo Padoan (PD) e di Emanuela Del Re (M5S). Inizialmente previste per il 31 marzo 2021, sono state rinviate ad ottobre, a causa dell’emergenza Covid-19 e vedranno la presenza di alcuni volti noti del panorama istituzionale italiano.

Il collegio di Siena: Letta prova a rientrare in Parlamento 

In un clima di tensione dovuto agli scandali della banca Mps e all’impoverimento produttivo e sociale della provicia senese, i cittadini senesi sono chiamati al voto per eleggere il deputato che andrà ad occupare il seggio lasciato vuoto da Pier Carlo Padoan (PD). L’ex ministro dell’economia nei Governi Renzi e Gentiloni, che venne eletto nel 2018 con il centrosinistra, ha presentato le sue dimissioni il 4 novembre 2020 dopo essere entrato nel CdA di Unicredit ed esserne stato poi nominato Presidente.

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Già alle elezioni politiche del 2018 il collegio di Siena era stato al centro della sfida tra l’ex ministro piddino Claudio Borghi (Lega). Allora vinse il candidato del centrosinistra con il 38,33% mentre il leghista venne eletto al collegio plurinominale Toscana – 02. 

L’attenzione rimane alta, dal momento che il segretario del Pd Enrico Letta, già Presidente del Consiglio tra il 2013 e 2014 e direttore dell’università Sciences Po a Parigi, ha deciso di candidarsi per consolidare il suo ruolo di Segretario del partito. In caso di vittoria, Letta rientrerebbe in Parlamento dopo averlo lasciato nel 2015 per poter avere un ruolo più decisivo nelle scelte del Governo Draghi, anche in vista delle elezioni presidenziali del 2022. Qualora invece non venisse eletto, ha dichiarato in più occasioni che lascerà la guida del partito.

Letta sarà sostenuto da una coalizione di centrosinistra allargato che comprende il PD e gli altri partiti del centrosinistra (LeU, PSI, Articolo 1, Sinistra Civica Ecologista), oltre ad aver incassato l’appoggio di Italia Viva di Matteo Renzi e del Movimento 5 Stelle. Da qui la scelta di Letta di presentarsi senza il simbolo del suo partito, in modo da tenere insieme la vasta coalizione che lo sostiene.

Il sostegno del M5S punta al rafforzamento dell’alleanza nazionale, in vista delle prossime elezioni politiche del 2023, considerando che a livello locale l’alleanza stenta a decollare. In questo senso, nonostante a febbraio si fosse paventata la candidatura di Giuseppe Conte, il M5S alla fine ha deciso di non presentare alcun candidato e di sostenere Letta. 

Il centrodestra nella sua composizione classica (Lega, FdI, FI, Udc e Noi per l’Italia) sosterrà la candidatura del civico Tommaso Marrocchesi Marzi, imprenditore del settore del vino a Castellina in Chianti (Siena). Già consigliere comunale a Castellina in Chianti, la Lega ha proposto il nome di Marrocchesi Marzi come figura legata territorialmente e culturalmente a Siena. La scelta di una candidatura civica non avviene per caso: nelle elezioni amministrative del 2020 il centrodestra aveva schierato esponenti politici, andando incontro a fallimenti

Altri candidati sono Elena Golini, ex operaia della Whirlpool, già candidatasi alle elezioni politiche del 2018 per Potere al popoloMauro Aurigi, già Consigliere comunale a Siena con il M5S, per Italexit di Gianluigi Paragone, Tommaso Agostini, coordinatore per il Centro Italia del Movimento 3V, per Movimento 3V - Vaccini Vogliamo VeritàMarco Rizzo, il leader del Partito Comunista, ex deputato ed europarlamentare e Angelina Rappuoli, agente immobiliare di Sinalunga (Siena), per MNI – Movimento Nazionale Italiano.  

La partita è senza dubbio tra Letta e Marrocchesi Marzi, ma le possibilità di vittoria per Letta sembrano ampie: giocano a suo favore l’ampia coalizione che lo sostiene e l’affluenza, di norma alle suppletive molto bassa, che avvantaggia i candidati riconoscibili e con alle spalle un’organizzazione di partito molto strutturata. Dall’altra parte però, a pesare potrebbero essere il dossier Mps, con la possibile acquisizione da parte di Unicredit che potrebbe avere delle ripercussioni sull’occupazione, e lo spostamento dell’elettorato tradizionalmente di sinistra verso il centrodestra. Infatti, dal 2018 il sindaco di Siena è l’avvocato indipendente di centrodestra, Luigi De Mossi, così come Arezzo e Chianciano governate da un giunta di centrodestra. 

Il collegio di Roma: è sfida tra centrodestra e centrosinistra 

Oltre alle elezioni amministrative a Roma, la sfida elettorale prevede anche le elezioni suppletive per il seggio alla Camera del collegio di Roma – Primavalle. Infatti, circa 200.000 cittadini romani della zona ovest di Roma sono chiamati a votare per eleggere il deputato che prenderà il posto di Emanuela Del Re (M5S), già viceministra degli Esteri nei Governi Conte I e II, dimessasi il 4 giugno 2021 dopo essere stata nominata rappresentante dell’Unione Europea per il Sahel

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I candidati pronti a sfidarsi sono sei ma a far rumore è la resa del M5S che ha deciso di non presentare nessun candidato, dopo che alle elezioni politiche del 2018 la candidata grillina aveva vinto con il 34%, sconfiggendo il suo avversario del centrodestra, Pasquale Calzetta, con meno del 2% di scarto. Non solo, il collegio Roma – Primavalle è quello in cui vive la sindaca Virginia Raggi, che alle amministrative del 2016 le ha tributato il 69%. 

Anche a Roma a giugno si era fatto il nome di Giuseppe Conte, il leader pentastellato, che avrebbe così potuto ottenere di nuovo un ruolo istituzionale dopo l’uscita da Palazzo Chigi ma ha prontamente rifiutato per dedicarsi completamente alla ripartenza del Movimento. 

La sfida è a due: da una parte, Pasquale Calzetta, ex presidente del IX Municipio Roma Eur con una lunga militanza alle spalle in Forza Italia, già candidatasi nel 2018 e storico collaboratore del ministro Renato Brunetta, sostenuto dalla coalizione di centrodestra(Lega, FdI, FI, Udc e Noi per l’Italia). 

Dall’altra, il Partito Democratico ha scelto il Segretario romano Andrea Casu di scuola renziana, già consigliere e assessore municipale e strenuo oppositore della sindaca Virginia Raggi. 

Più defilato resta Luca Palamara, l’ex Pm di Roma e consigliere del Csm radiato dalla magistratura e rinviato a giudizio per corruzione dopo il cosiddetto caso Procure. Pur essendo iscritto al Partito Radicale, corre senza sigle politiche ma potrebbe intercettare parte del voto di centrodestra. A destra si presentano anche il Partito Liberale Europeo (PLE) e Rinascimento di Vittorio Sgarbi che hanno scelto il direttore dell’Istituto Nazionale Ricerche turistiche e tesoriere nazionale del PLE, Giovanni Antonio Cocco. 

Si è presentato anche il candidato di Italexit di Gianluigi Paragone, Giampaolo Bocci, noto per le sue campagne a fianco degli imprenditori contro il Green Pass, mentre a sinistra correrà con il simbolo del Partito comunistaDanilo Ballanti, storico e ambientalista dei Castelli Romani (RM) che da anni combatte contro discariche e inceneritori. 

Fino al 25 agosto era candidata anche l’ex ministra della Difesa nel Governo Conte I, Elisabetta Trenta con la lista NOI – Nuovi Orizzonti per l’Italia, passata nel luglio 2021 da M5S all’Italia dei Valori. Prime ipotesi davano una convergenza dei voti del M5S verso di lei, tuttavia, la sua candidatura è saltata a fine agosto per problemi con le firme.

I primi numeri che circolano danno in vantaggio Pasquale Calzetta ma la partita è tutt’altro che definita: per la mancanza di un candidato forte e per i risultati elettorali del 2018 che evidenziano l’incertezza del collegio. 

I problemi però sono, principalmente, in capo al M5S con i malumori interni e con gli effetti negativi che, a causa della mancanza di un candidato alle suppletive, si potrebbero avere anche a livello comunale sulla campagna elettorale della sindaca uscente, Virginia Raggi. 

Il sistema elettorale

La legge elettorale per l’elezione dei rappresentanti di Camera e Senato cosiddetta Rosatellum prevede un sistema misto64% proporzionale con collegi plurinominali, soglia di sbarramento e liste bloccate; 36% con collegi uninonimali. Nei collegi plurinominali sono eletti più candidati, in base alla quota di voti raccolti mentre nei collegi uninominali viene eletto un solo candidato che ha conseguito il maggior numero dei voti

Alle elezioni suppletive del 3 e 4 ottobre, gli elettori voteranno in due collegi uninominali della Camera. Ogni elettore voterà su una scheda che prevede il candidato e il suo simbolo, tracciando un segno sul contrassegno del candidato prescelto: il seggio in palio sarà assegnato al candidato che ottiene anche solo un voto in più rispetto agli avversari. 

Il commento di Nomos

Le elezioni suppletive non avranno ripercussioni sugli equilibri parlamentari, ma ci potrebbero essere delle conseguenze politiche. In primis, va sottolineata la maggiore importanza dell’elezione suppletiva di Siena per la presenza di Enrico Letta e per il rischio dimissioni che innascherebbero effetti negativi all’interno del PD. Per il PD la sfida è dunque cruciale: un’eventuale sconfitta a Siena porterebbe alle dimissioni di Enrico Letta ma anche una vittoria per un soffio metterebbe in discussione la leadership di Letta. 

Tuttavia, i problemi più gravi si faranno sentire sul M5S che continua a scontare le difficoltà a livello regionale e comunale, dove non è mai riuscito a costruire un’organizzazione radicata sul territorio

Il neo-leader del M5S Giuseppe Conte, oltre a restare fuori dal Parlamento, dovrà concentrarsi sull’alleanza ancora precaria con il PD. La scelta di non candidare pentastellati ai due collegi potrebbe essere il tentativo di rinforzare la partnership tra Pd e M5S, che è stata messa a dura prova dagli scontri per le amministrative tra i loro rispettivi candidati. D’altro canto, se la tendenza di fondo sembra essere la convergenza tra PD e M5S nelle varie elezioni, fin qui il M5S è stato partner di minoranza, avendo x appoggiato candidati scelti dai piddini.  

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Elezioni Suppletive Siena - Roma 2021

 



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