A due settimane dal primo turno, domenica 4 e lunedì 5 ottobre si sono tenuti i ballottaggi per il rinnovo di 54 amministrazioni comunali. L’affluenza è calata fortemente rispetto al primo turno: a urne chiuse, nei comuni chiamati al voto si è recato ai seggi solamente il 50,6% degli elettori, un dato in discesa rispetto al primo turno (67%). Questi dati non comprendono quelli dei comuni nelle regioni a statuto speciale.
Nei 9 comuni capoluogo andati al ballottaggio, il centrosinistra amministrava lo stesso numero di comuni del centrodestra (4), mentre solo un comune (Crotone) è stato amministrato da un sindaco centrista. L’esito del secondo turno è stato particolarmente positivo per il centrosinistra che ha conquistato 6 capoluoghi, mentre al centrodestra rimane la sola Arezzo. Il centrosinistra è riuscito a strappare Chieti e Andria al centrodestra non perdendo nessuno dei suoi 4 capoluoghi, mentre il Movimento 5 Stelle ha vinto a Matera laddove prima governava anche qui il centrodestra. Infine, Crotone passa a un candidato a capo di liste civiche. Esulta quindi Nicola Zingaretti che ha immediatamente sottolineato l’importanza delle alleanze di centrosinistra e di governo, le quali hanno portato a vincere laddove negli ultimi tempi invece si perdeva.
Oltre al ballottaggio, si è votato anche in Sicilia, per il primo turno delle elezioni amministrative. Tra i comuni capoluogo di provincia al voto troviamo Enna in cui ha vinto Maurizio Dipietro (IV) e Agrigento dove ci sarà bisogno del secondo turno per decretare il vincitore tra il civico Francesco Miccichè e il centrista Calogero Firetto.
Per l’occasione, Nomos Centro Studi Parlamentari ha predisposto una breve nota esplicativa sui risultati di questa tornata elettorale.
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