La Meloni attacca sulle strumentalizzazioni del rapporto Ue
Giorgia Meloni, prima di partire per Shanghai, incontra la stampa italiana a Pechino. Ha chiuso con il colloquio “franco e trasparente” con il presidente Xi Jinping una tre giorni di incontri istituzionali “di alto livello” con l'obiettivo di rilanciare i rapporti con la Cina attraverso uno strumento che è, assicura, “alternativo” alla Via della Seta. Non può evitare di affrontare le polemiche interne sul rapporto diffuso a metà della scorsa settimana dalla Commissione Ue. La premier nei giorni scorsi aveva mandato una lettera di risposta a Ursula von der Leyen. Una scelta che non era un atto di accusa contro la Commissione, anzi. L'interlocutore, dice la premier, è “chi strumentalizza quel rapporto”, come “il Domani, il Fatto quotidiano, Repubblica” che “imputano al governo le regole della governance Rai” scritte dal governo di Matteo Renzi del 2015, ripete la premier.
“Niente da dire” nemmeno sulle indiscrezioni di una possibile privatizzazione mentre sulle nomine, visto anche che “si è dimessa la presidente”, Marinella Soldi, “bisognerà procedere nelle prossime settimane”. Non dice nemmeno quando il governo farà il suo nome, o i suoi nomi, per il ruolo di commissario europeo. “C'è tempo fino al 30 agosto”, osserva la premier, salvo rivelare che i contatti con la presidente tedesca sono già in corso per la definizione delle deleghe. A cui è legato a doppio filo l'ipotetico candidato che, al momento, rimarrebbe sempre Raffaele Fitto. Bisognerà fare una “valutazione coi partiti della maggioranza” aggiunge la Meloni assicurando comunque che sarà il primo dei temi che affronterà non appena rientrata in Italia. Prima di Roma la Meloni andrà alle Olimpiadi di Parigi con la figlia Ginevra, che la sta accompagnando nel viaggio.
Cresce la tensione, le opposizioni attaccano la Premier
Le parole sulla “strumentalizzazione” di Giorgia Meloni da Pechino alimentano la tensione in Parlamento. Gli “accenti critici” su premierato e libertà di stampa, ha detto la premier, non sono farina del sacco dell'Ue, ma solo citazioni “di alcuni portatori di interesse, diciamo stakeholder: il Domani, il Fatto Quotidiano, Repubblica...”. Una “lista di proscrizione”, l'hanno subito definita le opposizioni, richiamando anche l'atteggiamento del governo con la Rai, ribattezzata sarcasticamente: TeleMeloni. Per il presidente del M5S, Giuseppe Conte, la premier “vuole interpretare a suo modo le contestazioni che sono nel report sullo Stato di diritto e che riguardano la situazione grave e critica della libera informazione in Italia”.
Per l'europarlamentare Sandro Ruotolo, della segreteria Pd, “definire un giornalista anti Meloni significa esporlo anche fisicamente. Si tratta di un attacco gigantesco contro la libertà di informazione”. Dure le repliche dalle testate chiamate in causa da Meloni. Le considerazioni della premier “tradiscono la sua idea illiberale del giornalismo e del ruolo che il giornalismo ha in una democrazia compiuta” ha scritto la direzione di Repubblica. Il Fatto Quotidiano portatore di interessi? “Lo confermo” è la risposta del direttore Marco Travaglio, che ribatte “l'unico interesse che portiamo è quello dei nostri lettori ad essere informati”. Per il Domani è intervenuto il direttore Emiliano Fittipaldi: “Invece di entrare nel merito della gestione della Rai e relative censure e propagande”, Meloni “ha scelto la sua arma preferita: quella del vittimismo”.
La Meloni accelera sulle nomine Rai. Verso il vertice con Salvini e Tajani
Giorgia Meloni cerca di accelerare sulle nomine Rai. Il dossier è sul tavolo della maggioranza da settimane e l'obiettivo adesso è quello di trovare l'intesa con Forza Italia e, soprattutto, Lega per chiudere la partita prima della pausa estiva. Al rientro a Roma della premier si terrà l’atteso vertice coi vice Antonio Tajani e Matteo Salvini per fare il punto della situazione e sbloccare l'impasse. La data non è ancora fissata ma, come spiega il segretario di FI conversando coi cronisti nel Transatlantico della Camera, “la Meloni ha detto che rientra venerdì e ci sentiamo. Non so se ci vedremo già venerdì o lunedì, vediamo. Mi ha detto che quando torna parliamo di tutto”. In caso di fumata bianca, martedì o al massimo mercoledì della prossima settimana potrebbe essere calendarizzato alla Camera e al Senato il voto per i quattro componenti del cda di nomina parlamentare dell'emittente pubblica (due in quota FdI e Lega per la maggioranza e due indicati da Pd e M5s per l'opposizione), mentre giovedì si fisserebbe l'appuntamento in Commissione di vigilanza per ratificare l'indicazione del nuovo presidente.
Di certo, come spiegato dalla Meloni, sulle nomine “bisognerà procedere, anche perché si è dimessa la presidente” Marinella Soldi, “quindi è sicuramente una cosa della quale dobbiamo occuparci nelle prossime settimane”. Il cda della Rai ha intanto preso atto delle dimissioni della Soldi, le cui funzioni saranno adesso svolte dal consigliere più anziano che, nell'attuale composizione del cda, è l'amministratore delegato Roberto Sergio. Lo schema sul tavolo al momento prevede che Simona Agnes venga indicata come presidente in quota Forza Italia mentre Giampaolo Rossi sarà l'ad indicato dai meloniani. La Lega, per dare il via libera, continua a chiedere il direttore generale (oltre a nuove direzioni all'interno dell'organigramma).
Alla Camera
Dopo che ieri ha approvato definitamente il decreto infrastrutture e in prima lettura quello sulle materie prime critiche, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per il confronto sul ddl per l’istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale, sulla proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle tendenze demografiche nazionali e sui loro effetti economici e sociali, sulla pdl per l’applicazione del premio minimo su base nazionale, ai fini dell'assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli, in mancanza di sinistri negli ultimi dieci anni e sulla proposta di legge sulla destinazione agli uffici diplomatici e consolari di quota dei proventi derivanti dal rilascio dei passaporti all'estero. Come di consueto alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali, con la Giustizia, proseguirà il confronto sul ddl in materia di sicurezza pubblica, tutela del personale in servizio, delle vittime dell'usura e sull’ordinamento penitenziario e terrà delle audizioni sul ddl costituzionale sul premierato. La Giustizia svolgerà delle audizioni sullo schema di decreto legislativo di modifica del codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza. La Esteri alle 8.30, ascolterà il Viceministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli, sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per l’adozione del Piano strategico Italia-Africa (Piano Mattei). E a seguire proseguirà il ciclo di audizioni sul medesimo provvedimento.
Alle 14.30 la Bilancio, assieme alla Politiche dell’Ue e alle rispettive del Senato, ascolterà il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, in merito alla Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), riferita al primo semestre 2024. La Cultura si confronterà sullo schema di decreto ministeriale per il riparto dello stanziamento relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi e sullo schema di decreto ministeriale sui princìpi contabili e schemi di bilancio in contabilità economico-patrimoniale per le università.
La Ambiente esaminerà lo schema di decreto legislativo per la riduzione delle emissioni in tutti i settori dell'economia dell'Ue. La Trasporti esaminerà lo schema di atto di proroga fino al 30 aprile 2026 del contratto di programma stipulato tra il Ministero delle imprese e del made in Italy e la società Poste italiane Spa per il quinquennio 2020-2024 e la pdl in materia di cancellazione dai pubblici registri dei veicoli fuori uso sottoposti a fermo amministrativo. Con la Attività Produttive dibatterà sulla pdl per l’organizzazione e il funzionamento dei call center, di formazione del personale, di tutela dell'occupazione e di protezione dei consumatori.
La Attività Produttive esaminerà la pdl per l’istituzione e disciplina delle zone del commercio nei centri storici e lo schema di decreto legislativo per la costituzione dell'Albo nazionale delle attività commerciali, delle botteghe artigiane e degli esercizi pubblici, tipizzati sotto il profilo storico-culturale o commerciale, ai fini della valorizzazione turistica e commerciale di dette attività. La Lavoro esaminerà le pdl in materia di lavoro e la pdl per il calcolo dei trattamenti pensionistici per i lavoratori dello spettacolo. La Affari Sociali svolgerà delle audizioni sulle pdl per il riconoscimento e il sostegno dell'attivitàdi assistenza e di cura svolta dal caregiver familiare, esaminerà le pdl sull’assistenza sanitaria in favore dei cittadini iscritti nell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero e le risoluzioni per la definizione delle linee guida in materia di disforia di genere.
Al Senato
L’Assemblea del Senato riprenderà i propri lavori alle 10.00 con il confronto sul decreto-legge per la ricostruzione post-calamità, per gli interventi di protezione civile e per lo svolgimento di grandi eventi internazionali. A seguire dibatterà sul decreto recante misure urgenti in materia penitenziaria, di giustizia civile e penale e di personale del Ministero della giustizia e sul ddl di proroga del termine per il riordino organico delle disposizioni che regolano il sistema tributariomediante adozione di testi unici.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà lo schema di decreto legislativo sulla governance europea dei dati, il ddl sulle guardie giurate e il ddl per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane. La Giustizia dibatterà sullo schema di decreto legislativo di modifica del codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza e sul ddl relativo ai reati di violenza sessuale contro le donne nei conflitti armati. La Politiche dell’Ue dibatterà l’Atto Ue sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell'Unione europea. La Finanze si confronterà sulla proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo con particolare riguardo alla tutela dei risparmiatori, esaminerà e ascolterà i rappresentanti della Banca d'Italia sullo schema di decreto legislativo relativo ai mercati delle cripto-attività.
La Cultura dibatterà sui ddl per l'accesso alle professioni di restauratore, sul ddl per l’insegnamento della sicurezza nei luoghi di lavoro nell'ambito dell'educazione civica e sul ddl sulle competenze non cognitive e sul ddl per l’accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia. Con la Affari Sociali, si confronterà sul ddl per l’introduzione del profilo professionale dell'assistente per l'autonomia e la comunicazione nei ruoli del personale scolastico e sul ddl per l’inclusione scolastica. Esaminerà lo schema di decreto ministeriale per il riparto dello stanziamento relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi e lo schema di decreto ministeriale sui princìpi contabili e schemi di bilancio in contabilità economico-patrimoniale per le università.
La Ambiente e Lavori Pubblici esaminerà, l’Atto Ue per lo scambio di quote di emissione dei gas a effetto serra, lo schema di atto di proroga fino al 30 aprile 2026 del contratto di programma stipulato tra il Ministero delle imprese e del made in Italy e la società Poste italiane Spa per il quinquennio 2020-2024, il ddl di modifica del Codice della strada e i ddl per la tutela dei minori nella dimensione digitale. La Industria e Agricoltura si confronterà sullo schema di decreto legislativo per la costituzione dell'Albo nazionale delle attività commerciali, delle botteghe artigiane e degli esercizi pubblici, tipizzati sotto il profilo storico-culturale o commerciale, ai fini della valorizzazione turistica e commerciale di dette attività.
La Affari Sociali esaminerà il ddl sull’esercizio fisico come strumento di prevenzione e terapia, il ddl sulla medicina di genere, il ddl per la sicurezza lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali, il ddl per la tutela della salute mentale, il ddl per la tutela delle persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, il ddl per il riconoscimento e la promozione della mototerapia, il ddl per la tutela delle persone affette da epilessia, il ddl per la semplificazione in materia di lavoro e legislazione sociale, il ddl per l’inserimento lavorativo delle persone con disturbi dello spettro autistico, i ddl sui disturbi del comportamento alimentare.