Panetta chiede regole più semplici senza abbassare i requisiti di capitale
Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha sottolineato davanti al comitato esecutivo dell’Abi la necessità di una semplificazione normativa per le banche europee, evitando però una corsa al ribasso con gli Stati Uniti. Mentre l’amministrazione statunitense preme per una deregolamentazione del settore bancario, Panetta avverte che l’Europa rischia di regolamentare troppo, mentre gli Usa potrebbero deregolamentare eccessivamente.
Panetta ha chiarito che la semplificazione non deve tradursi in una riduzione dei requisiti di capitale, sottolineando l’importanza del lavoro fatto negli ultimi 15 anni di ri-regolamentazione per garantire la stabilità finanziaria. Grazie ai livelli patrimoniali più elevati, le banche europee beneficiano oggi di maggiori opportunità di concentrazione.
Nei giorni scorsi, Panetta e i governatori delle banche centrali di Germania, Francia e Spagna hanno inviato una lettera alla Commissione Europea chiedendo un’analisi complessiva delle normative per garantire un campo di gioco equo rispetto alle altre grandi economie mondiali. Panetta ha inoltre espresso preoccupazione per le pressioni esercitate dagli Stati Uniti affinché gli intermediari finanziari partecipino ai mercati delle criptoattività, un settore che «non è noto per la sua elevata regolamentazione». Il governatore ha ricordato che fino a oggi, le banche sono rimaste al riparo dai crolli delle criptovalute, grazie alla separazione tra i due sistemi. Tuttavia, ha avvertito che questa protezione potrebbe non durare per sempre, con il rischio di impatti negativi sulla stabilità finanziaria.
Passando al quadro economico, Panetta ha evidenziato come la ripresa trainata dai consumi attesa per il 2024 non si sia concretizzata, mentre l’industria, in particolare il settore automotive, soffre per cause congiunturali e strutturali. Il mercato del lavoro rimane forte, ma iniziano a manifestarsi segnali di indebolimento nei contratti a tempo determinato. Per quanto riguarda il credito, la domanda resta debole, con una riduzione che riguarda soprattutto le piccole imprese, elemento particolarmente rilevante per l’Italia. Bankitalia ha iniziato a rilevare segnali di carenza di credito, sebbene non ancora patologici. La debolezza dell’economia rappresenta il principale rischio al ribasso per l’inflazione dell’Eurozona. Panetta ha invitato alla prudenza, sottolineando che i prezzi di petrolio e gas sono aumentati dall’inizio dell’anno, pur mostrando un leggero calo negli ultimi giorni.
Nel frattempo, Isabel Schnabel, membro del comitato esecutivo della BCE, ha dichiarato che la Banca Centrale Europea potrebbe dover interrompere i tagli ai tassi d’interesse. Pur andando contro la linea della presidente Christine Lagarde, Schnabel ha spiegato al Financial Times che «la direzione sui tassi non è più così chiara» e che nella prossima riunione di marzo verrà discusso il livello finale della politica monetaria. Secondo Schnabel, la BCE dovrebbe procedere con maggiore cautela negli acquisti di titoli e nella forward guidance
Eni firma un accordo con Egitto e Cipro per il gas del giacimento Cronos
Lunedì, Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, ha siglato un accordo strategico con Karim Badawi, ministro del Petrolio dell’Egitto, e Georgios Papanastasiou, ministro dell’Energia di Cipro, per portare in Europa il gas estratto dal giacimento offshore Cronos, scoperto nel 2022 nel Mediterraneo orientale. L’intesa rappresenta un passo importante per il mercato energetico europeo, impegnato a diversificare le fonti di approvvigionamento e ridurre la dipendenza dal gas russo. Il giacimento, situato a 160 chilometri dalle coste meridionali di Cipro e a 2.287 metri di profondità, potrebbe fornire fino a 85 miliardi di metri cubi di gas, un volume superiore al consumo annuo dell’Italia, che nel 2024 ha utilizzato circa 60 miliardi di metri cubi.
Cronos si trova nel Blocco 6, una delle tredici aree marine cipriote concesse in licenza a compagnie petrolifere. Questi blocchi fanno parte della zona economica esclusiva della Repubblica di Cipro, membro dell’Unione Europea. Tuttavia, la parte settentrionale dell’isola è controllata da Cipro Nord, uno stato autoproclamato sostenuto dalla Turchia, non riconosciuto dalla comunità internazionale. Il gas estratto verrà trasportato a terra tramite condotte sottomarine, trattato nell’impianto di Zohr e liquefatto a Damietta, in Egitto, per essere poi spedito via nave verso l’Europa.
Negli ultimi due anni, l’Unione Europea ha aumentato significativamente le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) per ridurre la dipendenza dalla Russia. Se prima dell’invasione dell’Ucraina il gas russo copriva circa il 40% del fabbisogno europeo, nel 2023 questa quota è scesa all’8%. La diversificazione è stata raggiunta potenziando la produzione interna e acquistando gas da Norvegia e Stati Uniti, con quest’ultimi in forte crescita nel mercato del GNL, sebbene con costi più elevati rispetto ai gasdotti. L’accordo tra Eni, Cipro ed Egitto è stato reso possibile grazie agli investimenti di Eni nei due paesi. L’azienda opera in Egitto dal 1954, dove è il principale produttore di gas, mentre è attiva a Cipro dal 2013. Negli ultimi anni, il governo italiano, prima con Mario Draghi e poi con Giorgia Meloni, ha rafforzato la cooperazione con l’amministrazione autoritaria egiziana di Abdel Fattah al Sisi. L’energia è stata uno dei pilastri di questa relazione, con accordi che hanno aumentato le importazioni di gas naturale dall’Egitto. Inoltre, l’Italia ha stretto intese con Il Cairo anche per il commercio di prodotti agricoli, consolidando i legami economici tra i due paesi.
Il governo valuta le coperture per il decreto Bollette
Il governo sta lavorando per verificare le coperture necessarie al decreto Bollette, con l'obiettivo di attenuare i costi dell’energia. Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a margine della presentazione del rapporto Aie "Il cammino verso una nuova era per l’energia nucleare", organizzato da Confindustria.
"Con Meloni e Giorgetti ci siamo confrontati per presentare cosa stavamo valutando e studiando rispetto al prezzo del gas, dell’energia e alle azioni possibili", ha spiegato il ministro, riferendosi all’incontro con la premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Sul tema delle coperture, Pichetto ha evidenziato che "i problemi ci sono sempre e di conseguenza è naturale dover verificare la forza di bilancio per poter intervenire. Ed è quello che sta facendo ora il ministero dell’Economia, vedremo nei prossimi giorni".
Entrando nel merito delle misure del decreto bollette, il ministro ha affermato che "stiamo lavorando su tutti i fronti, in particolare sull’abbattimento del differenziale sul Ttf e sull’allargamento del bonus energia per sostenere le famiglie più vulnerabili, che si trovano con uno spread elevato nel mercato". Ha inoltre sottolineato la necessità di far fronte alle oscillazioni del mercato del gas: "Se in tre giorni il prezzo varia di 10 euro, significa 20 euro sul prezzo dell’energia. Un importo rilevante che richiede massima cautela e attenzione".
Per quanto riguarda la situazione delle scorte, Pichetto ha rassicurato sulla sicurezza degli stoccaggi italiani: "Abbiamo uno stoccaggio superiore alla media europea, meglio rispetto a quasi tutti i Paesi. Non abbiamo preoccupazioni immediate, ma dobbiamo pianificare il riempimento per il prossimo inverno".
Il ministro ha inoltre menzionato le discussioni in corso a livello europeo sugli stoccaggi strategici: "A livello europeo si ipotizza un riempimento degli stoccaggi al 90% per ridurre la pressione sulla domanda e, di conseguenza, sui prezzi. Un tema che sarà discusso nel prossimo Consiglio energia di metà marzo".