Si apre il primo Consiglio Ue. L’immigrazione sarà al centro del dibattito

Il primo Consiglio Ue del nuovo corso di Ursula von der Leyen avrà tre grandi capitoli: Ucrainamigrazione e Medio Oriente. Ma è principalmente sul secondo che si concentrerà l'attenzione politica, con un asse che s’intravede all'orizzonte, quello tra i Ppe e le destre, pronte a chiudere le porte a qualsiasi irregolare. La nuova stretta gode della benedizione di Ursula von der Leyen, ma difficilmente vedrà la luce in tempi rapidi: le conclusioni del summit sul dossier migrazione restano un punto interrogativo e il rischio di un nuovo scontro tra i 27 è altissimo. In Europa, sull'onda dell'ascesa delle destre, si possono ormai individuare tre gruppi: c'è un primo fronte, guidato anche dall'Italia, che vede nel protocollo Roma-Tirana e nei cosiddetti “returns hub” nei Paesi terzi una soluzione percorribile da ogni punto di vista; un secondo gruppo, guidato dal socialista Pedro Sanchez (con anche Atene), resta ancorato al concetto di responsabilità e solidarietà alla base del Patto di migrazione e asilo firmato solo pochi mesi fa eppure considerato già vecchio da alcuni. 

La presidente della Commissione potrebbe partecipare alla riunione che Italia, Olanda e Danimarca hanno convocato con i cosiddetti Paesi like-minded prima del vertice: è, di fatto, un tavolo dei falchi sulla migrazione, di coloro che, sin dalla lettera dei 15 dello scorso maggio, cercano “soluzioni innovative” sul dossier, come quella degli hub nei Paesi terzi considerati sicuri. Quello che sembra possibile è che sul Patto di migrazione e asilo i 27 si muovano in ordine sparso e il rischio, alla fine, è che le conclusioni si riducano a poche righe generiche in attesa del summit di dicembre, quando la Commissione sarà in carica. 

Vertice notturno tra Meloni, Salvini e Tajani a Bruxelles

A Bruxelles, Meloni, i suoi vice Tajani e Salvini, e il Ministro Fitto si sono incontrati al bar dell’hotel Amigo per un'ora. L'incontro ha mostrato la compattezza della maggioranza, anche in vista del passaggio parlamentare della manovra. Tajani ha espresso l'idea di "aggiungere altri interventi" tra Camera e Senato. Sul tavolo, anche la candidatura di Fitto come Commissario europeo, che affronterà un'audizione il 12 novembre. Salvini ha partecipato a un summit pre-Consiglio con gli orbaniani e Marine Le Pen, segnalando un possibile avvicinamento dei Conservatori al Ppe.

Il Governo è pronto a varare la legge di bilancio in Cdm

Arriva con una settimana d'anticipo la terza legge di bilancio del governo Meloni. L'accelerazione è motivata dalla necessità di rispettare le scadenze Ue e quella interna del 20 ottobre per inviare la manovra al Parlamento. Tra i temi principali, il contributo delle banche e i tagli lineari per i ministeri, richiesti dal Ministro Giorgetti. Per le banche si ipotizza un contributo sulle Dta e stock option. La manovra, intorno ai 25 miliardi, conferma il taglio del cuneo fiscale e l'Irpef a tre aliquote. Attesi anche fondi per sanità, contratti Pa e pensioni

Meloni blinda la manovra e la sua maggioranza

Giorgia Meloni vuole consolidare la sua terza legge di bilancio, trovando un accordo con le forze della sua maggioranza, nonostante i sacrifici necessari per la tenuta dei conti. Forza Italia tira un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo degli extraprofitti, mentre la Lega si concentra su misure come il taglio del canone Rai e lo stop al numero chiuso a Medicina. C'è cautela tra gli alleati, poiché il testo finale non è ancora disponibile e si temono sorprese durante l’esame alla Camera. Le risorse aggiuntive, se disponibili, potrebbero ridurre l’Irpef per il ceto medio e ampliare la flat tax, temi cari rispettivamente a FI e alla Lega.

Meloni è intervenuta in Parlamento in vista del prossimo Consiglio Ue

La premier Giorgia Meloni è intervenuta in Parlamento in vista del prossimo Consiglio europeo per esprimere le sue preoccupazioni sulla situazione geopolitica e chiedere sostegno alla candidatura di Raffaele Fitto alla vicepresidenza della Commissione Ue, sottolineando che "rappresenta l'Italia, non la maggioranza di centrodestra". Ha sollecitato unità nazionale, chiedendo al Pd di esprimersi chiaramente sul tema. Meloni ha evidenziato che le deleghe di Fitto sono di primissimo ordine, inclusa quella sulla Coesione (circa 378 miliardi per il ciclo 2021-2027) e sul Pnrr (circa 600 miliardi di euro). Meloni ha poi affrontato il tema del Medioriente, annunciando missioni in Libano e Israele e dichiarando preoccupazione per gli attacchi ai contingenti Unifil. Ha sottolineato che la sicurezza dei soldati italiani deve essere garantita, criticando l'atteggiamento delle forze israeliane. Tuttavia, ha ribadito la necessità di non isolare Israele per evitare di favorire Hamas e Hezbollah, denunciando un crescente antisemitismo. Infine, sulla questione dell’Ucraina, ha confermato il sostegno italiano a Kiev per favorire una pace giusta.     

Il Cdm vara la Legge di bilancio da 30 miliardi

Il Consiglio dei ministri ha approvato la legge di bilancio; il testo dispone interventi per circa 30 miliardi nel 2025, più di 35 nel 2026 e oltre 40 nel 2027. La manovra si concentra sulla riduzione della pressione fiscale e il sostegno ai redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Previsti inoltre fondi per il rinnovo dei contratti della Pa, il potenziamento del settore della difesa, il rifinanziamento del fondo sanitario nazionale e per sostenere le famiglie numerose e incentivare la natalità. Tra le novità più rilevanti: una Card da 1.000 euro a beneficio dei genitori con un Isee entro 40 mila, l'esclusione dell'assegno unico dal computo Isee, la richiesta di un contributo da parte delle banche e assicurazioni pari a 3,5 miliardi, e una spending review con tagli ai ministeri ad eccezione della sanità. Tra le conferme la manovra rende strutturali gli effetti del taglio del cuneo fiscale e l'accorpamento delle aliquote Irpef articolato su tre scaglioni già in vigore nell'anno in corso. 

“Un intervento che mette al centro i cittadini, le famiglie e il rilancio della nostra nazione. Non ci saranno nuove tasse per i cittadini”, commenta Giorgia Meloni che sottolinea: “Rendiamo strutturale il taglio delle tasse sui lavoratori, e 3,5 miliardi provenienti da banche e assicurazioni saranno destinati alla sanità e ai più fragili per garantire servizi migliori e più vicini alle esigenze di tutti”. Giancarlo Giorgetti rivendica un testo “in linea con l'approccio serio e responsabile dei provvedimenti economici approvati finora dal Governo”. Tenuto conto del nuovo quadro di regole europee e del contesto economico, negativamente influenzato dall'incertezza globale connessa alla prosecuzione del conflitto russo-ucraino e al peggioramento della crisi in Medio Oriente, annota il Tesoro, le misure si concentrano sulla riduzione della pressione fiscale e sul sostegno ai redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Il Cdm ha approvato anche il decreto fiscale e il decreto legislativo sul riordino delle accise. Questa mattina alle 11.00 il ministro Giancarlo Giorgetti terrà una conferenza stampa a Palazzo Chigi per spiegare le misure nel dettaglio. 

La maternità surrogata è reato universale ed è scontro politico

La maternità surrogata diventa reato universale in Italia grazie a un ddl firmato da Carolina Varchi (FdI), approvato dal Senato e precedentemente dalla Camera. In Italia era già vietata da vent'anni, ma ora la punibilità si estende anche a chi la pratica all'estero, con pene fino a due anni di reclusione e multe fino a un milione di euro. La Ministra Eugenia Roccella difende la legge, sostenendo che protegge i diritti e riceve l'appoggio del femminismo internazionale.

Le opposizioni criticano il provvedimento, considerandolo incostituzionale e discriminatorio. Ivan Scalfarotto (Italia Viva) afferma che viola l'articolo 3 della Costituzione, mentre Cecilia D'Elia (Pd) lo definisce un'arma ideologica e Alessandra Maiorino (M5S) un “obbrobrio giuridico” che colpisce le famiglie arcobaleno. Lavinia Mennuni (FdI) sostiene che l'obiettivo è fermare il turismo procreativo, mentre altri esponenti del centrodestra difendono la legge come una tutela della dignità delle persone e contro il commercio di neonati.

Mattarella lancia l’allarme sul lavoro e avverte sull’autonomia

Sergio Mattarella, durante la cerimonia di conferimento delle Stelle al Merito ai Cavalieri del lavoro, sottolinea l'importanza di un lavoro dignitoso, sicuro e ben retribuito, strumento di libertà e non di sfruttamento. Richiama l'attenzione sulle morti e infortuni sul lavoro, definendoli una "piaga intollerabile", affermando che la vita delle persone vale più di ogni profitto. Nonostante la crescita occupazionale, Mattarella evidenzia la frammentazione salariale, con salari bassi legati a precarietà e part-time involontario, minacciando la coesione sociale.

Il Presidente denuncia anche lo sfruttamento degli immigrati e la persistente disparità di genere nei salari, invitando le istituzioni a rendere la parità retributiva una realtà. Infine, mette in guardia contro il rischio che il ddl sull'autonomia differenziata possa ostacolare la libera circolazione e il diritto al lavoro, invitando alla riflessione sulle possibili disuguaglianze.

Il M5S e Avs sono preoccupati dell’asse Renzi-Schlein e chiedono un chiarimento

“Ogni giorno noi siamo all'attacco della maggioranza e dobbiamo difenderci dagli alleati”. Il riferimento è alla "telenovela estiva" dell'abbraccio tra Renzi e Schlein, visto come un segnale politico da M5S e Avs. L'apertura di Schlein a Renzi solleva dubbi, soprattutto dopo che quest'ultimo ha parlato di un possibile "disegno" politico. Conte e Bonelli chiedono chiarimenti dopo le regionali. Nonostante le rassicurazioni di Renzi, le diffidenze rimangono, ma ci sono segnali di disgelo: i leader della coalizione si riuniranno il 25 ottobre e hanno presentato una mozione su Stellantis e una proposta di legge sulla riduzione dell'orario di lavoro.

Scontro tra Meloni e Schlein sulla sanità. Giorgetti rassicura sulla manovra

Già si accende lo scontro tra maggioranza e opposizione sulla sanità. La premier Giorgia Meloni accusa le “mistificazioni” e rivendica un “record storico” con l'aumento del Fondo sanitario nazionale a 136,48 miliardi nel 2025 e 140,6 miliardi nel 2026. Tuttavia, la segretaria del Pd Elly Schlein contesta questi numeri, evidenziando che la percentuale sul Pil è scesa di mezzo punto dal 2010, la più bassa in 15 anni. Anche Giuseppe Conte critica, affermando che il “record” non conforta i 4,5 milioni di italiani che non possono curarsi.

Le agenzie di rating S&P Global Ratings e Fitch si esprimeranno a mercati chiusi. Antonio Patuelli, presidente dell'Abi, definisce il contributo delle banche come un “sacrificio sopportabile”. Le opposizioni, però, denunciano che non ci sono nuove tasse per banche e assicurazioni, ma solo prestiti che ricadranno sui cittadini. Con la manovra in Parlamento, la fase degli emendamenti porterà ulteriore tensione. Anche se si esclude la linea degli “emendamenti zero”, è in atto una moral suasion per limitare le richieste.

I sondaggi della settimana

Negli ultimi sondaggi realizzati dall’Istituto SWG il 14 ottobre, tra i partiti del centrodestra si nota un passo indietro di Fratelli d’Italia con -0,2%. Il partito di Giorgia Meloni si conferma primo partito italiano con il 29,3%. In seconda battuta il PD con il 22,3%. Terza forza nazionale in leggero aumento il Movimento 5 Stelle (11,7%). Nella galassia delle opposizioni, AVS arretra al 6,8%, mentre i centristi sono rilevati singolarmente con Azione (2,7%)IV (2,3%) e +Europa (1,8%). Chiudono il quadro settimanale le rilevazioni sul movimento di Cateno de Luca Sud Chiama Nord in leggero aumento al 1,3% Noi Moderati stabile al 1,1%.

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La stima di voto per la coalizione di centrodestra (FdI, Lega, FI e NM), registra un lieve aumento dello 0,2%. Il centrosinistra (Pd, All. Verdi Sinistra) in crescita calo il 29,1% delle preferenze; fuori da ogni alleanza, il M5S registra un lieve aumento (+0,3%). A chiudere il Centro subisce un calo dello 0,1%.

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  1. Si apre il primo Consiglio Ue. L’immigrazione sarà al centro del dibattito
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