Politico incorona Meloni “la più potente d'Europa”

Politico ha nominato Giorgia Meloni persona più potente d’Europa per il 2025, definendola interprete dello zeitgeist radicale tra Europa e USA. In pochi anni, è passata da figura marginale a leader credibile per Bruxelles e Washington, sostenendo l’Ucraina e minimizzando la retorica anti-Ue. La sua ascesa coincide con la crisi migratoria, grazie ad accordi storici con Tunisia ed altri Paesi. Con il calo di influenza di Parigi e BerlinoMeloni consolida il suo ruolo internazionale, ma resta da capire se manterrà il dialogo con Ue e Nato o adotterà politiche più radicali.

Mattarella, Meloni e il Parlamento accolgono Re Felipe VI di Spagna

La visita di Stato di Felipe VI di Spagna in Italia è iniziata con un incontro al Quirinale con Sergio Mattarella, seguito da un pranzo di lavoro con la premier Giorgia Meloni a Villa Pamphilj e dalla storica presenza del sovrano davanti al Parlamento italiano riunito. Durante il colloquio al Quirinale, Mattarella ha sottolineato i “rapporti profondi” tra Italia e Spagna, evidenziati da un interscambio di 66 miliardi nel 2023. I due leader hanno discusso di relazioni bilaterali, crisi internazionali e sfide europee. Re Felipe ha poi ringraziato per la solidarietà mostrata dopo la tragedia di Valencia.

Al pranzo con Meloni si è parlato di cooperazione economica e culturale, di relazioni strategiche con America LatinaAfrica e di gestione del fenomeno migratorio. La giornata si è conclusa con il discorso di Felipe VI a Montecitorio, la prima volta per un sovrano davanti a Camera e Senato riuniti. In italiano, il re ha espresso gratitudine a Mattarella, definendolo “un punto di riferimento per l’Italia”, e ha auspicato una maggiore collaborazione tra Italia e Spagna per dare voce ai Paesi del Sud Europa in ambito UE.

Donald Trump elogia Giorgia Meloni

Trump elogia Meloni definendola “leader fantastica” e rafforzando l’idea di un ruolo italiano come ponte tra UE e USAMeloni ringrazia via Facebook. Nominato “persona dell’anno” dal Time, Trump è lodato per la “rinascita politica” nonostante scandali, indagini e un attentato. Ha vinto Stati indecisi, il voto popolare e riorganizzato il partito repubblicano. Critica l’escalation in Russia ma sostiene l’Ucraina per negoziare la pace. Su Gaza, aveva chiesto a Netanyahu di chiudere il conflitto prima del suo insediamento.

Il Governo accelera sulla manovra. Salta il taglio dell'Irpef 

La legge di bilancio non prevede al momento un ulteriore taglio dell’Irpef, concentrandosi invece su modifiche mirate come l’Ires premiale per incentivare imprese a reinvestire e assumere, e l’aumento del tetto di reddito per la flat tax, richiesto dalla Lega, che sale da 30mila a 35mila euro. Durante una riunione con gli alleati, Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti hanno definito le priorità per chiudere la manovra entro Natale, compatibilmente con risorse limitate. Non c’è spazio per ridurre la seconda aliquota Irpef dal 35% al 33%, ma Fratelli d’Italia ottiene la flat tax al 5% sugli straordinari degli infermieri e sgravi per nuovi artigiani e commercianti. La Lega, nonostante la sconfitta sul canone Rai, ottiene l’annullamento delle multe per mancata vaccinazione Covid. Tra le novità, l’esenzione dal blocco del turn over per Forze dell’ordine, enti locali e ricercatori, e un sostegno economico per specializzandi non medici. In Commissione potrebbero essere introdotte ulteriori misure, come la dote familiare da 500 euro per attività extrascolastiche, il voucher per scuole paritarie e l’aumento delle detrazioni scolastiche fino a 8mila euro, mentre il percorso della manovra prosegue con nuove riunioni e votazioni imminenti.

La Cassazione dà il via libera al referendum abrogativo sull'Autonomia

La Cassazione dà il via libera al referendum per l'abrogazione totale dell'Autonomia differenziata, mentre boccia la richiesta di abrogazione parziale. La decisione definitiva spetta alla Corte Costituzionale, attesa entro il 20 gennaio, con motivazioni depositate entro il 10 febbraio. Disco verde anche per altri cinque quesiti, tra cui la riduzione da 10 a 5 anni per ottenere la cittadinanza italiana e quesiti sul Jobs Act, contratti a termine e appalti. I comitati promotori esultano, ma il ministro Calderoli difende la riforma: “L'autonomia differenziata unisce, non divide”. Concordano il presidente del Veneto Zaia e il governatore lombardo Fontana. Le opposizioni attaccano: per Schlein (Pd) il Governo deve fermarsi, per Conte (M5S) è “un colpo a un progetto scellerato”. Magi (Più Europa) prevede una “primavera referendaria” per riformare la legge sulla cittadinanza e fermare la riforma Meloni.

Il Presidente Fontana richiama il Governo sui troppi decreti

Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha ribadito la necessità di ridurre l’uso eccessivo dei decreti governativi, puntando su strumenti regolamentari alternativi e riforme del regolamento parlamentare. Durante il saluto natalizio alla stampa, ha rilanciato il dibattito su premierato e Autonomia, auspicando un intervento sulla Costituzione per chiarire le competenze tra Stato e Regioni. Fontana ha anche sollecitato l’elezione dei giudici costituzionali, confidando in un accordo entro gennaio, e ha minimizzato i contrasti tra Salvini e Tajani, dichiarandosi fiducioso sulla stabilità del governo.

Tensione nel campo largo, scintille Pd tra e M5S

Le critiche di Giuseppe Conte al Pd hanno innescato uno scontro, con l’eurodeputata Pina Picierno che ha accusato il M5S di posizioni simili alla Lega sull’Ucraina. Conte ha replicato durante un convegno sulla Salva-Milano, criticando i dem per il sostegno alla legge e invitandoli a schierarsi “dalla parte progressista”. Le tensioni includono divergenze sul fondo per la guerra dell’UE, che il M5S propone di destinare all’automotive. Pur collocandosi tra i progressisti, Conte rifiuta l’etichetta di “sinistra”, definendola “stantia”.

Tensione sulla norma pro no vax. Possibili modifiche al ddl sicurezza

Nuove tensioni nella maggioranza sulla norma del decreto proroga termini che cancella le multe ai non vaccinati contro il CovidForza Italia critica la misura, difendendo il valore della prevenzione, mentre Fratelli d’Italia la sostiene, definendo l’obbligo vaccinale una “sconfitta dello Stato”. Dubbi economici vengono sollevati anche da Noi Moderati. Intanto, il Governo valuta modifiche al ddl Sicurezza su temi come Sim ai migranti e madri detenute, con la Lega già in allerta per possibili nuove frizioni.

Grillo attacca Conte su simbolo e il secondo voto della Costituente

Giuseppe Conte, dopo l’approvazione del nuovo Statuto che elimina il ruolo del garante, invita alla coesione nel Movimento 5 Stelle, affermando che “non è più l’epoca delle cacciate”. Tuttavia, i toni si inaspriscono contro la minaccia di Beppe Grillo di impugnare il simbolo del M5S: Conte avverte che ogni azione legale sarà contrastata con fermezza. Grillo, convinto della sua proprietà del contrassegno, potrebbe avviare una battaglia in tribunale, mentre emergono accuse sulle modalità di voto della Costituente, che Conte respinge come “falsità”. Nel frattempo, il fondatore prepara un nuovo progetto politico, alimentando il rischio di una scissione nel Movimento.

I sondaggi della settimana

Negli ultimi sondaggi realizzati dall’Istituto SWG il 9 dicembre , tra i partiti del centrodestra si nota un passo indietro di Fratelli d’Italia con -0,3%. Il partito di Giorgia Meloni si conferma primo partito italiano con il 28,8%. In seconda battuta il PD con il 22,4%. Terza forza nazionale in leggero calo il Movimento 5 Stelle (11,5%). Nella galassia delle opposizioni, AVS subisce un leggero aumento al 6,9%, mentre i centristi sono rilevati singolarmente con Azione (3,2%)IV (2,4%) e +Europa (2,0%). Chiudono il quadro settimanale le rilevazioni sul movimento di Cateno de Luca Sud Chiama Nord stabile al 1,0% Noi Moderati in leggero calo al 1,2%.

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La stima di voto per la coalizione di centrodestra (FdI, Lega, FI e NM), registra un leggero calo dello 0,4%. Il centrosinistra (Pd, All. Verdi Sinistra) registra il 29,3% delle preferenze; fuori da ogni alleanza, il M5S registra un leggero calo (11,5%). A chiudere il Centro in leggero aumento con il 7,6%.

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