Mancano ormai quattro giorni al voto del referendum sulle riforme costituzionali. Per tale ragione le Assemblee e le Commissioni di Camera e Senato quest’oggi, come del resto per tutta la settimana, non si riuniranno.

Lunedì scorso l’Assemblea della Camera dei deputati ha approvato la legge di Bilancio 2017. La manovra economica, che ora passa ora all’esame del Senato, nel suo esame a Montecitorio è stata oggetto di 216 modifiche che però non hanno alterato il volto del provvedimento disegnato del Governo.

Volendo entrare nello specifico di alcune delle novità contenute nel ddl, in materia salute vanno ricordate in primo luogo le misure dirette a migliorare l’efficienza organizzativa del Servizio sanitario nazionale come ad esempio le disposizioni per definire e disciplinare l’Infrastruttura nazionale necessaria a garantire l’interoperabilità dei Fascicoli sanitari elettronici (FSE). Ma vengono inoltre previste nel 2017 misure sperimentali per migliorare e riqualificare il Servizio sanitario regionale, mediante l’incremento della quota premiale del finanziamento del SSN per le regioni che presentano un apposito programma integrativo dell’eventuale Piano di rientro; viene poi rideterminato il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato, che viene portato a 113.000 milioni di euro per il 2017 e a 114.000 milioni di euro per il 2018. Di questi, un miliardo viene riservato per il finanziamento di specifici Fondi rivolti alla spesa farmaceutica (medicinali innovativi, oncologici e vaccini) e alla stabilizzazione del personale Ssn.

Viene inoltre parzialmente revisionata la governance farmaceutica. Al momento rimane fissata al 14,85 per cento la percentuale d'incidenza della spesa farmaceutica sul FSN ma cambiano le percentuali delle sue componenti: la farmaceutica territoriale, che assume la denominazione di “tetto della spesa farmaceutica convenzionata”, scende dall’11,35 al 7,96 per cento mentre la farmaceutica ospedaliera, denominata “tetto della spesa farmaceutica per acquisti diretti”, sale dal 3,5 al 6,89 per cento. Sempre in ambito farmaceutico, l’AIFA dovrà adottare, entro il 31 marzo 2017, i criteri per la classificazione dei farmaci innovativi e a innovatività condizionata, e dei farmaci oncologici innovativi. Vengono poi previste alcune nuove norme sull’acquisto dei farmaci biologici a brevetto scaduto e una specifica disposizione per l’acquisto dei vaccini ricompresi nel nuovo Piano Nazionale Vaccini.

Inoltre viene garantita la continuità delle attività di ricerca negli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) e negli Istituti zooprofilattici sperimentali (IZS) grazie alla possibilità da parte loro di continuare ad avvalersi del personale addetto alla ricerca appartenente sia all'area dei ricercatori sia all'area professionalità della ricerca. Viene anche previsto, grazie ad alcune modifiche introdotte in Commissione, che le persone affette dal morbo di Alzheimer potranno concorrere al riparto del fondo per le non autosufficienze. Durante l’esame in Commissione non sono mancate fortissime polemiche da parte dei partiti di opposizione per l’approvazione di un emendamento del Partito Democratico, poi ribattezzato “Norma De Luca”, che prevede la cancellazione dell'incompatibilità della carica di Commissario per la sanità con altri incarichi istituzionali in Regione .

Per quanto riguarda le politiche sulla ricerca, la legge di bilancio 2017 incrementa di 25 milioni il Fondo ordinario per gli enti di ricerca vigilati dal MIUR (FOE), viene istituita una nuova Fondazione per la creazione di un’infrastruttura scientifica e di ricerca d'interesse nazionale, multidisciplinare e integrata nei settori della salute, della genomica, dell’alimentazione e della scienza dei dati e delle decisioni, e per la realizzazione del progetto scientifico e di ricerca “Human Technopole”. Ma vengono anche ridefiniti gli incentivi per il rientro in Italia di docenti e ricercatori residenti all’estero, rendendo strutturali le misure fiscali capaci di ridurre per un determinato periodo di tempo la base imponibile ai fini IRPEF e IRAP. Inoltre vengono incrementate le risorse per la partecipazione italiana ai Centri di ricerca europei e internazionali.

In tema di politiche sociali e per la famiglia vanno ricordate soprattutto le misure dirette a fornire un sostegno economico ai nuclei familiari. Con la manovra viene istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il “ Fondo di sostegno alla natalità”, riconosciuto un premio alla nascita o all’adozione di minore pari a 800 euro e previsto un buono per l’iscrizione in asili nido pubblici o privati o per l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini al di sotto dei tre anni affetti da gravi patologie. Viene poi incrementato lo stanziamento del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, e rinviato a un decreto interministeriale l’aggiornamento per il 2017 dei criteri per l’accesso alla misura di contrasto alla povertà, rinominato Sostegno per l’inclusione attiva (SIA), e la definizione delle modalità di prosecuzione della sperimentazione dell’assegno di disoccupazione (ASDI). Vanno infine ricordate le disposizioni che prevedono incentivi per l'acquisto di beni mobili strumentali per favorire la distribuzione gratuita di prodotti alimentari e non alimentari a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi. La misura riguarda gli enti pubblici e privati senza scopo di lucro, comprese le ONLUS, che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita di prodotti alimentari, di prodotti farmaceutici e di altri prodotti agli indigenti.

Per quanto riguarda la cultura, con la legge di Bilancio viene introdotta una specifica disciplina per facilitare l’ingresso in Italia di potenziali investitori che intendano effettuare una donazione a carattere filantropico di almeno 1mln a sostegno di un progetto di pubblico interesse nei settori, fra gli altri, della cultura e del recupero dei beni culturali e paesaggistici; si prevedono inoltre specifici interventi sulle Soprintendenze speciali di Roma e Pompei, e sugli istituti e luoghi della cultura di rilevante interesse nazionale, misure per sanzionare lavendita abusiva dei biglietti per le attività di spettacolo e viene prorogata, anche per coloro che compiono 18 anni nel 2017, la Card cultura per i giovani che potrà essere anche utilizzata per l’acquisto di musica registrata, nonché di corsi di musica, di teatro e di lingua straniera. Infine viene prevista la riduzione da 100 a 90 euro del canone RAI.

A meno di cento ore dal voto sul referendum costituzionale, dopo un lungo e meditato silenzio, l’ex Presidente del Consiglio e leader dell’Ulivo Romano Prodi ha deciso di rendere pubblica la propria intenzione a schierarsi e votare SI' al referendum di domenica prossima. Da Londra, dove si trova per motivi di studio, ha scritto meno di 3000 battute per spiegare prima i suoi lunghi silenzi , poi le ragioni del suo SI' alla riforma Renzi-Boschi. C'è un passaggio che più di altri chiarisce la decisione del Professore: "Quanto al contenuto della riforma voglio solo ricordare che la mia storia personale è stata tutta nel superamento delle vecchie decisioni che volevano sussistere nonostante i cambiamenti epocali in corso. Questo era l'Ulivo. La mia vicenda politica si è identificata nel tentativo di dare a questo Paese una democrazia finalmente efficiente e governante: questo è il modello maggioritario e tendenzialmente bipolare che le forze riformiste hanno con me condiviso e sostenuto. C'è chi ha voluto ignorare e persino negare quella storia, come se le cose cominciassero sempre da capo, con una leadership esclusiva, solitaria ed escludente. E c'è chi ha poi strumentalizzato quella storia rivendicando a sé il disegno che aveva contrastato".

Romano Prodi non è mai stato tentato dal no alla riforma Boschi; era deciso a non pronunciarsi prima del voto, ma alla fine invece è intervenuto sulla base di due convinzioni: la prima: legare il suo sì alla riforma della legge elettorale “Anche se le riforme proposte non hanno certo la profondità e la chiarezza necessarie, tuttavia per la mia storia personale e le possibili conseguenze sull'esterno, sento di dovere rendere pubblico il mio sì, nella speranza che questo giovi al rafforzamento delle nostre regole democratiche soprattutto attraverso la riforma della legge elettorale". La seconda risponde all’idea che votare sì al referendum contribuirebbe a dare stabilità in un momento nel quale sulle democrazie occidentali soffia il vento dei populismi. Quello di Prodi è un SI' a un cammino riformatore che però richiede inevitabilmente di essere raddrizzato, aperto e condiviso. Ma è anche un SI' non pienamente convito: "Mentre scrivo queste righe mi viene in mente mia madre che, quando da bambino cercavo di volere troppo, mi guardava e diceva: Romano, ricordati che nella vita è meglio succhiare un osso che un bastone".

 



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