Quella che si apre oggi al Senato sarà una settimana politicamente molto importante poiché vedrà sia l’Aula discutere e approvare per l’ultima volta la riforma costituzionale, che poi passerà alla Camera per il voto definitivo il prossimo aprile, sia una delicatissima assemblea del gruppo parlamentare del Partito Democratico sulle Unioni Civili. Al momento il ddl Cirinnà non cambia e l'orientamento ufficiale sembra essere quello di non toccare il provvedimento; ma sotto traccia le cose si muovono e lo stesso presidente del gruppo Luigi Zanda monitora in continuazione il lavoro di una squadra di mediatori che sta studiando una qualche limatura del testo allo scopo di proporre una distinzione ancor più netta tra le unioni civili e il matrimonio, anche per evitare i rischi di costituzionalità paventati dai cattolici Pd e dai centristi. Netta invece la posizione dell’ala sinistra del Pd che per ora non vuole sentir parlare di correzioni. Rimane il fatto che la questione è molto delicata e che quello di oggi sarà un primo momento di una discussione che proseguirà fino alla decisione risolutiva il prossimo 26 gennaio, pochi giorni prima dell’arrivo del provvedimento in aula.
L’Assemblea di Palazzo Madama tornerà, quindi, a riunirsi a partire dalle 15:00 di oggi con la discussione sul ddl riforme costituzionali che terminerà nella giornata di mercoledì, quando, a partire dalle 17, vi saranno le dichiarazioni e il voto finale del provvedimento.
Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali concluderà nella mattina di oggi la discussione sul ddl "riforme costituzionali”. La Commissione Finanze audirà, in sede congiunta con la Commissione Finanze della Camera, Giuseppe Maria Berruti e Carmine Di Noia, candidati a diventare componenti della CONSOB. La Commissione Istruzione proseguirà l’esame del ddl in materia di ricercatori a tempo determinato, del ddl per il sostegno della formazione e della ricerca nelle scienze geologiche, audirà il Ministro Dario Franceschini sulla riorganizzazione del Mibact, sul FUS e sulle Fondazioni lirico-sinfoniche, ed ascolterà i rappresentati di Italia Nostra ed esperti in progetti realizzati sul territorio, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui luoghi dell'abbandono.
La Commissione Lavori pubblici proseguirà l’esame del dpcm per la privatizzazione di Ferrovie dello Stato italiane Spa e, in sede riunita con la Commissione Industria, audirà informalmente i vertici di Vivendi nell’ambito dell’affare assegnato sui nuovi assetti societari di Telecom Italia S.P.A. La Commissione Industria inizierà l’esame degli oltre mille emendamenti depositati al ddl concorrenza ed audirà i rappresentanti dei sindacati, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle prospettive del settore della chimica in Italia. Inoltre, in sede riunita con la Commissione Territorio, inizierà il confronto sul dl Ilva, approvato la settimana scorsa dalla Camera dei Deputati. La Commissione Politiche dell'Unione Europea esaminerà gli Atti comunitari sottoposti a parere di sussidiarietà, in merito alla portabilità transfrontaliera dei servizi di contenuti online nel mercato interno e al sistema comune di imposta sul valore aggiunto.
L’Assemblea della Camera dei Deputati tornerà a riunirsi a partire dalle 10.30 di oggi per le votazioni del dl territorio, il cui esame è stato interrotto all’articolo 4; seguiranno i voti della pdl sulla tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato, e delle mozioni sul contrasto delle infezioni in ambiente ospedaliero e sanitario; al termine, inizierà la discussione generale della pdl sul reato di omicidio stradale.
Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali, in sede riunita con la Bilancio, proseguirà per tutta la settimana l’esame del decreto-legge “Mille proroghe” in vista del termine per la presentazione degli emendamenti che è stato fissato per la giornata di giovedì alle 12:00. La Commissione Giustizia proseguirà l’esame del ddl di delega al Governo sulle disposizioni per l’efficienza del processo civile, inizierà a confrontarsi sulle pdl in materia di traffico di organi destinati al trapianto nonché di trapianto del rene tra persone viventi e sulle determinazione e il risarcimento del danno non patrimoniale.
In Commissione Finanze, in sede riunita con la Attività Produttive, saranno ascoltati informalmente i rappresentanti dell'Associazione bancaria italiana (ABI) nell'ambito della discussione della risoluzione sulle iniziative per il mantenimento dello strumento del fattore di supporto delle piccole e medie imprese (SME Supporting Factor), e in materia di requisiti patrimoniali degli enti creditizi. La Commissione Cultura proseguirà i lavori sul nuovo testo unificato della pdl sulla tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale, mentre la Commissione Ambiente continuerà ad esaminare la pdl sulla gestione pubblica e la ripubblicizzazione del servizio idrico.
La Commissione Trasporti proseguirà l’esame del dpcm per la privatizzazione di Ferrovie dello Stato italiane Spa. La Commissioni Attività Produttive svolgerà alcune audizioni informali nell’ambito dell’esame della risoluzione sulle attività di home restaurant. Infine, la Commissione Affari Sociali riprenderà l’esame delle pdl per l’istituzione e la disciplina del Registro nazionale e dei registri regionali dei tumori, e delle risoluzioni sulle iniziative in materia di vaccinazioni.
Rimane estremamente alta la tensione dopo le polemiche dei giorni scorsi tra il Governo italiano e la Commissione europea e lo scambio di battute al vetriolo tra il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Presidente Ue Jean-Claude Juncker; ieri il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, è intervenuto al Consiglio Affari esteri con un appello al buon senso e alla distensione. Ma quello che sembra chiaro è che ci sia forte preoccupazione dei vertici delle istituzioni europee per l’incrinarsi dei rapporti con l'Italia. Secondo fonti Ue, Juncker era e resterà amico di Matteo Renzi ed il miglior alleato dell'Italia, ma ha sostanzialmente perso la pazienza a causa dei troppi e ripetuti malintesi, nati principalmente perché "Bruxelles non ha un interlocutore per dialogare con Roma sui dossier più delicati", un rilievo, questo, che il Governo italiano non potrà ignorare.