Nella settimana che è trascorsa il Parlamento ha approvato le risoluzioni sull'amministrazione della giustizia. Il Senato, in attesa del confronto sui due grandi decreti come il mille proroghe e il salva banche, ha approvato l’istituzione di una commissione d'inchiesta parlamentare sul femminicidio, il ddl per l'istituzione della giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo e la mozione sulle pensioni minime. L’Aula della Camera invece ha discusso e approvato la risoluzione sulla Relazione sulle infiltrazioni mafiose e criminali nel gioco lecito e illecito , la pdl sull’home restaurant e le mozioni sulla gestione dei flussi migratori. Sullo sfondo dei lavori parlamentari la nuova emergenza terremoto e maltempo che ha coinvolto tutto il centro Italia, e la richiesta, da parte della Commissione Europea, di una correzione dei conti italiani dello 0,2% del pil, pari a circa 3,2 miliardi pena l’apertura di una procedura d'infrazione per debito eccessivo. Tutti questi temi saranno centrali nel dibattito politico ma per forze di cose vi si aggiungerà la sentenza della Corte Costituzionale sull’Italicum, prevista per martedì prossimo e attesa ormai da diversi mesi, che segnerà l’ennesima svolta della legislatura e l’inizio di un percorso di riforma organica della legge elettorale per entrambi i rami del Parlamento.

Nella giornata di oggi l’Assemblea del Senato e le Commissioni non si riuniranno. Nell'arco di questa settimana, l’Aula di palazzo Madama ha approvato la proposta per l’istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio, la pdl per l'istituzione della giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, e la richiesta di dichiarazione d'urgenza sulla proposta di legge costituzionale, già approvata dalla Camera, di modifiche allo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol in materia di tutela della minoranza linguistica ladina.

Successivamente l’aula ha discusso e approvato la mozione presentata dal Partito Democratico sulle pensioni minime. Nello specifico il Governo viene impegnato a introdurre un sistema di perequazione basato sugli scaglioni d'importo, a valutare la possibilità di utilizzare un diverso indice per la rivalutazione delle pensioni così da garantire una maggiore rappresentatività alla struttura dei consumi dei pensionati e proteggere il potere d'acquisto del trattamento previdenziale e a valutare la possibilità, tenendo conto dei vincoli di bilancio, di recuperare parte della mancata indicizzazione ai fini della rivalutazione con una tantum del montante nel 2019. Infine l'Aula ha approvato l'inserimento nel calendario di un'informativa urgente del Ministro dell'economia Pier Carlo Padoan sulla lettera dell’Europa che invita l'Italia ad adottare una manovra correttiva dei conti pubblici.

Nella giornata di ieri, in Commissioni Affari costituzionali, è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti al decreto mille proroghe. Sono oltre 1200 le proposte di modifica che sono state presentante al decreto varato nelle scorse settimane dal Consiglio dei ministri presieduto dal premier Paolo Gentiloni. Gli emendamenti riguardano numerosi capitoli: si va dalla sanità ai provvedimenti per il terremoto fino alle modifiche al piano di riforma pensioni per quel che concerne Opzione Donna, Anticipo pensionistico sociale e cumulo gratuito dei contributi versati in diverse casse previdenziali. Ma toccano anche la parte riguardante l’editoria, la pubblica amministrazione, la scuola e il pubblico registro automobilistico. Contrariamente a quanto trapelato nei giorni scorsi, al momento il Governo e il relatore Stefano Collina non hanno presentato nessuna proposta di modifica al testo, anche se appare scontato un loro intervento nelle prossime ore. Secondo quanto è stato deciso la discussione sugli emendamenti dovrebbe iniziare martedì prossimo anche se è possibile che le votazioni slittino di qualche giorno così da consentire alla Commissione di esaminare alcuni provvedimenti come quello sul cyberbullismo e sui minori non accompagnati già calendarizzati per l’Assemblea.

Questa settimana verrà ricordata anche per l’ennesima fumata nera sul ddl concorrenza che ormai da mesi giace alle soglie dell’Aula del Senato senza essere né calendarizzato né discusso. Facendo seguito alle incoraggianti dichiarazioni del Ministro dello sviluppo economico nella giornata di martedì si sarebbe dovuta svolgere una riunione fra Governo e maggioranza per confrontarsi sulle tempistiche per la ripresa dell’esame del provvedimento ma soprattutto per affrontare i numerosi nodi politici che di fatto ne hanno decretato l’arresto. La riunione, alla quale avrebbero dovuto partecipare i capigruppo di maggioranza di Camera e Senato, irelatori e i ministri per lo Sviluppo economico Carlo Calenda e dei Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro, è stata prima spostata a giovedì e poi rinviata alla settimana prossima. Il risultato è quindi l’ennesimo rinvio della ripresa di una discussione di una legge, presentata ormai più di anni fa, che doveva essere il fiore all’occhiello della maggioranza ma che invece si è trasformata in una storia apparentemente senza fine.

Nella giornata di mercoledì entrambi i rami del Parlamento hanno approvato le rispettive risoluzioni sulle comunicazioni del Ministro della giustizia Andrea Orlando sull'amministrazione giudiziaria. Nel suo intervento il Guardasigilli ha innanzitutto ribadito i progressi compiuti dal sistema giudiziario italiano che lo avvicinano alla media europea: un dato emblematico è il forte calo delle pendenze nei tribunali che nel giro di tre anni sono passate da 5.200.000 a 3.800.000. Prima di soffermarsi sugli importanti risultati, sul piano interno ma soprattutto europeo e internazionale, per quanto riguarda la lotta al terrorismo internazionale, il Ministro ha ribadito l’importanza, in termini di giustizia, di leggi come quella sulle unioni civili o l’assistenza ai disabili, ma anche l’indennizzo alle vittime di violenza e la legge sul caporalato. Ciò nonostante ha ricordato che molto deve essere ancora fatto, soprattutto in merito alle due questioni più dolenti della legislazione italiana: le intercettazioni e la prescrizione. Concludendo ha poi ricordato che in questi anni sono stati recuperati oltre un miliardo e 700 milioni e che parte di queste risorse sono state impiegate per far fronte al rafforzamento degli interventi strutturali per l' organizzazione degli uffici e che, anche grazie a quanto previsto dall’ultima legge di bilancio, sarà possibile intervenire sulle forti carenze legate non solo per quanto riguarda il personale amministrativo ma anche per colmare almeno una parte degli organici magistratuali scoperti.

Passando all’altro ramo del Parlamento, oggi l’ Assemblea della Camera si riunirà alle 9.30 per lo svolgimento delle interpellanze urgenti. Questa settimana, l’Aula di Montecitorio ha discusso e approvato, con 374 voti favorevoli e nessun contrario, la risoluzione sulla Relazione sulle infiltrazioni mafiose e criminali nel gioco lecito e illecito approvata dalla Commissione antimafia. La risoluzione pone l’accento sulla necessità di prevedere barriere più efficaci per la partecipazione a gare o a procedure a evidenza pubblica e il rilascio, il rinnovo e il mantenimento di concessioni in materia di giochi pubblici, a rivedere e rafforzare l'apparato sanzionatorio penale e amministrativo e a rafforzare le misure antiriciclaggio e antimafia attraverso la tracciabilità delle vincite al gioco. Suggerisce inoltre la creazione di una nuova governance del settore con un’azione di vigilanza rafforzata, la riorganizzazione dei controlli e l’adozione di misure armonizzate a livello europeo nel settore del gioco d’azzardo a distanza.

Successivamente l’Aula ha approvato con 326 voti favorevoli, 23 contrari e 27 astenuti la proposta di legge relativa all’attività di ristorazione in abitazione privata. Il provvedimento, che ora passa all’esame del Senato, fissa alcuni paletti, soprattutto di natura fiscale, per evitare che quella dei cuochi domestici diventi un’attività professionale nascosta. E quindi: un massimo di 500 coperti per anno solare, un guadagno annuo non superiore a 5mila euro, l'uso di piattaforme digitali per l’organizzazione e la prenotazione di eventi gastronomici e loro pagamento esclusivamente attraverso sistemi elettronici. Inoltre definisce i requisiti igienico-sanitari a tutela del consumatore, la priorità agli ingredienti a Km 0 in grado di favorire un'alimentazione sostenibile e la valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche locali.

Infine l’Aula di Montecitorio ha discusso e approvato le mozioni sulla gestione dei flussi migratori. Nello specifico il Governo viene impegnato a proseguire la realizzazione di un sistema di accoglienza diffuso sul territorio, a rendere i rimpatri e le espulsioni effettivi anche valutando l'efficacia dei sistemi attuali di trattenimento ed esaminando la possibilità di una loro riforma, a velocizzare le procedure relative all'esame delle domande di protezione internazionale ma anche a proseguire nel lavoro presso lei stituzioni europee per rilanciare una politica condivisa sull'asilo e sulla revisione del regolamento Dublino III, a proseguire il rafforzamento degli accordi bilaterali con i Paesi del Mediterraneo e a incrementare la cooperazione internazionale con i Paesi africani. Al Governo viene inoltre chiesto di assumere iniziative per una formazione specifica sia del personale delle Commissioni territoriali sia dei magistrati, ad assicurare la doverosa attenzione verso i minori non accompagnati, le vittime di tratta e le persone in condizione di vulnerabilità sociale, e a favorire la partecipazione dei richiedenti asilo in attesa di risposta a iniziative di pubblica utilità.

 



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