È verosimile che anche oggi il mondo parlamentare sarà attraversato da una serie di scossoni e fibrillazioni dopo che ieri si è assistito a una delle giornate più lunghe della Seconda Repubblica. Al Senato, proseguirà l’esame dell’Italicum che sembrerebbe ormai in discesa dopo l’approvazione, ieri mattina, del maxi-emendamento (da molti già soprannominato “Espositum”, dal nome del suo primo firmatario, il senatore dem Stefano Esposito) che, in un colpo solo, ha eliminato circa 35.000 emendamenti che avrebbero allungato non poco l’iter di approvazione della legge. Hanno votato a favore 175 senatori, tra cui molti di Forza Italia (ad esclusione di circa dieci fittiani) mentre quasi tutta la minoranza dem ha espresso voto contrario anche se con alcuni distinguo. E, mentre il Presidente del Consiglio inaugurava a Davos la kermesse del World Economic Forum con un discorso sulla leadership, l’ex segretario Bersani, che ha chiesto rispetto per chi dissente dalla linea di Renzi, chiamava a raccolta ieri pomeriggio circa 140 parlamentari che non si riconoscono nelle posizioni del segretario. Qualcuno già parla di una nuova maggioranza che renderebbe indispensabile il partito dell’ex Cavaliere per la tenuta della compagine governativa, ma è probabilmente prematuro, soprattutto alla luce delle manovre che porteranno, verosimilmente la prossima settimana, all’elezione del successore di Giorgio Napolitano. Certo è che, qualora l’Italicum superasse indenne le forche caudine del Senato, il nuovo sistema bipartitico che giocoforza sarebbe introdotto dalla nuova legge elettorale rappresenterà il preludio alla nascita della Terza Repubblica. Per quanto riguarda i lavori delle commissioni, i senatori che si occupano di Finanze ascolteranno le comunicazioni del vice-ministro dell’Economia Casero relativamente all’attuazione della delega al governo in materia fiscale. Particolarmente fitta l’agenda della commissione Industria che dovrà invece inviare alla commissione Lavoro osservazioni riguardanti la normativa sul contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti e sugli ammortizzatori sociali/ricollocazione dei disoccupati. Allo stesso tempo, invierà alla commissione Territorio un parere sul collegato ambientale (contenente in particolare norme sulla green economy). È anche prevista una riunione congiunta con la commissione Difesa per valutare l’istituzione di una commissione di inchiesta sugli illeciti connessi al commercio di armamenti. La commissione Sanità si occuperà delle problematiche sanitarie e ambientali causate dall’eternit con i colleghi della commissione Territorio. Quest’ultima si riunirà inoltre con i senatori della Commissione Giustizia per il seguito dell'esame del disegno di legge sui delitti ambientali.
L’attività dei deputati si concentrerà sul seguito della discussione del disegno di legge di riforma costituzionale che rappresenta, assieme all’Italicum e al voto sul capo dello Stato, il banco di prova di intese presenti e future. Le votazioni sulle modifiche da apportare all’architettura istituzionale del Paese catalizzano l’attenzione dei deputati, nonostante all’ordine del giorno della Camera sia previsto, tra le altre cose, l’esame delle proposte di legge sulla responsabilità civile dei magistrati e il seguito della discussione di alcune mozioni tra cui quelle riguardanti l'impatto ambientale della centrale termoelettrica a carbone di Civitavecchia. L’attività delle commissioni avrà come filo conduttore la conversione del Decreto Legge Mille proroghe. Le commissioni Affari costituzionali e Bilancio lo esamineranno congiuntamente, iniziando il vaglio dei circa mille emendamenti presentati. La Commissione Affari sociali si occuperà della delega al governo per la riforma del terzo settore e dell’impresa sociale, mentre in Attività produttive, dopo le interrogazioni su diverse realtà industriali del Paese (tra cui Bredamenarinibus e Firema), saranno esaminati i provvedimenti sull’anti-contraffazione dei prodotti di origine italiana e sul commercio equo e solidale. Particolarmente ricca anche l’agenda della commissione Ambiente: dopo le interrogazioni sullo sviluppo di impianti di generazione elettrica da fonti rinnovabili, i deputati dovranno decidere se effettuare un’indagine conoscitiva sulle concessioni autostradali ed esamineranno il provvedimento che delega il governo per il riordino delle disposizioni in materia di protezione civile.
Sul versante della Presidenza della Repubblica, sono cresciute, almeno fra i parlamentari di area moderata, le quotazioni dell’ex ministro della Difesa, il liberale Antonio Martino, indicato come candidato di bandiera di Forza Italia e Nuovo Centrodestra per le prime votazioni. Sarà questo nome a suggellare un nuovo corso nei rapporti fra l’ex Cavaliere e il suo ex delfino?