L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi a partire dalle 16.30 per iniziare il confronto sul decreto "Ilva", già approvato dalla Camera e su cui il Governo si appresta ad apporre la questione di fiducia. Nella serata di ieri si è riunita la bicameralina del Partito Democratico sulle Unioni Civili: ci sarebbe una sostanziale convergenza di tutte le anime dem sulle modifiche agli articoli 2 e 3 del ddl Cirinnà che mirano a eliminare i riferimenti al matrimonio dal testo delle unioni civili; non c'è invece intesa sul nodo delle stepchild; restano le distanze ma tra gli emendamenti presentati si sarebbe individuato come base per una possibile mediazione quello presentato da Andrea Marcucci sulla pre-adozione. La bicameralina tornerà a riunirsi prima dei voti di merito in aula al Senato, previsti per la prossima settimana. Tra i mediatori al lavoro si confida che a ridosso delle votazioni in aula, una volta archiviata la risonanza mediatica sul Family Day di sabato, si possa stringere con maggiore serenità verso un'intesa.
Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali proseguirà il confronto sull’istituzione di una commissione di inchiesta parlamentare sui costi delle società partecipate; continuerà poi l’esame del ddl sulla cittadinanza e del ddl sulla lingua dei segni. La Commissione Giustizia esaminerà diversi provvedimenti fra cui il ddl sulla prescrizione del reato, il ddl sulla diffamazione e il ddl sul concorso esterno in associazione mafiosa. La Commissione Bilancio esaminerà il dm sullo schema tipo di bilancio consolidato delle amministrazioni pubbliche.
La Commissione Finanze si confronterà sullo schema di decreto ministeriale per l'individuazione delle lotterie nazionali da effettuare nell'anno 2016 e proseguirà l’esame del testo conclusivo dell’indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e fisco. La Commissione Cultura proseguirà l’esame del ddl in materia di ricercatori a tempo determinato e del ddl per il sostegno della formazione e della ricerca nelle scienze geologiche. La Commissione Lavori pubblici esaminerà, nell’ambito degli atti preparatori della legislazione comunitaria, l’atto sulla portabilità transfrontaliera dei servizi di contenuti online nel mercato interno. La Commissione Industria, in attesa del parere della Commissione Bilancio sugli oltre mille emendamenti depositati al ddl "concorrenza", nella mattinata concluderà l’esame del decreto Ilva in sede riunita con la Territorio.
L’Assemblea della Camera dei Deputati tornerà a riunirsi a partire dalle 9.00 per lo svolgimento delle interpellanze. Successivamente sarà avviata la discussione generale delle mozioni sul rilancio del Mezzogiorno. Dalle 15 sono previste le votazioni delle mozioni sul rilancio del Mezzogiorno e del ddl responsabilità professionale del personale sanitario; al termine saranno esaminate le mozioni sul corretto utilizzo dei dispositivi di rilevazione automatica della velocità e la destinazione dei proventi derivanti dal sistema sanzionatorio, e le mozioni sulla candidatura di Roma Capitale come sede delle Olimpiadi 2024. Successivamente sarà discusso il ddl di ratifica delle norme antiterrorismo.
Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali, in sede riunita con la Bilancio, proseguirà per tutta la settimana l’esame del decreto-legge “Mille proroghe” a cui sono stati presentati circa mille emendamenti, numero comunque drasticamente diminuito dopo il vaglio di ammissibilità effettuato dalle Presidenze delle Commissioni. La Commissione Giustizia proseguirà l’esame del ddl di delega al Governo sulle disposizioni per l’efficienza del processo civile. La Commissione Finanze proseguirà l’esame dello schema di dm per l'individuazione delle manifestazioni da abbinare alle lotterie nazionali da effettuare nell'anno 2016.
La Commissione Cultura svolgerà diverse audizioni informali nell'ambito dell'esame delle pdl sull’istituzione del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, e delle deleghe al Governo per la ridefinizione del sostegno pubblico all'editoria, argomento che sarà trattato anche in sede referente; proseguirà quindi i lavori sul nuovo testo unificato delle pdl sulla tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale e inizierà il confronto sul dlgs relativo al programma triennale 2016-2018 del Fondo per la tutela del patrimonio culturale. La Commissione Ambiente proseguirà la discussione della risoluzione sui criteri di assegnazione dei proventi delle aste per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra e su alcuni atti UE in materia di veicoli fuori uso, discariche di rifiuti, imballaggi e rifiuti di imballaggio, e sul piano d'azione dell'Unione europea per l'economia circolare. Riprenderà poi l’esame della pdl di iniziativa popolare in materia di sostenibilità e rifiuti zero.
La Commissione Trasporti, in sede di comitato ristretto, esaminerà la pdl sullo sviluppo del trasporto ferroviario delle merci e proseguirà il confronto sulla pdl per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica. La Commissione Attività Produttive ascolterà i vertici di Cassa Depositi e Prestiti sul Piano industriale 2016-2020. La Commissione Lavoro ascolterà informalmente i rappresentanti di CGIL, CISL, UIL, UGL e COBAS nell'ambito della discussione congiunta delle risoluzioni sulle iniziative in materia di occupazione in relazione agli sviluppi dell'innovazione tecnologica. Infine, la Commissione Agricoltura proseguirà l’esame, in sede di comitato ristretto, della pdl sulla disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino.
Nella giornata di ieri la maggioranza dei ministri dell'Interno dell'Ue, riunita in un Consiglio informale ad Amsterdam, ha chiesto alla Commissione Europea di attivare le procedure previste dall'articolo 26 del Codice delle frontiere di Schengen che permette di prorogare da sei mesi a due anni le misure di ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere interne, quando queste misure siano state adottate da uno o più Stati membri a causa di una "minaccia grave per l'ordine pubblico o la sicurezza interna". Hanno quindi reintrodotto temporaneamente i controlli alle frontiere sei Stati membri dell'Ue (Germania, Austria, Danimarca, Svezia, Francia, Slovenia) e la Norvegia, paese membro dello spazio Schengen ma non dell'Ue. Ma il vero punto di snodo saranno le valutazioni, che saranno definite entro il prossimo aprile, sull'esistenza di eventuali "carenze gravi" nei controlli alle frontiere esterne di Schengen in Grecia; la Commissione avverte che, se esse saranno accertate e se Atene non sarà riuscita nel frattempo a porvi rimedio, l'Esecutivo comunitario potrà presentare una proposta di raccomandazione al Consiglio Ue che solleciti il mantenimento dei controlli temporanei già reintrodotti alle frontiere interne fino a due anni in totale, sommando tre ulteriori proroghe di sei mesi. La posta in gioco è quindi molto alta, quello che si rischia è il fallimento degli accordi di Schengen che hanno finora garantito la libera circolazione.