L'aula di Palazzo Madama riprenderà la discussione delle mozioni concernenti la situazione economica della Sardegna, i maltrattamenti sugli animali e la realizzazione della rete a banda ultra-larga. La commissione Affari costituzionali proseguirà l’esame dei ddl con cui si propone di modificare lo Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia. Nel pomeriggio il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, sarà ascoltato dalla commissione Finanze nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul sistema bancario italiano nella prospettiva della vigilanza europea. I rappresentanti dell'Enav saranno invece auditi dalla commissione Lavori pubblici sugli schemi di contratto di programma tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la società pubblica; nel pomeriggio proseguirà il dibattito sui disegni di legge sulla riforma della RAI. Le commissioni Industria e Ambiente audiranno i rappresentanti di “RETE Imprese Italia” nell'ambito dell'esame del “Pacchetto Unione dell'energia”. La commissione Sanità porterà avanti il confronto sul ddl relativo alla disposizione di corpi e tessuti post mortem.
La Camera si confronterà con il testo unificato con cui si intende riformare la disciplina dei reati a danno dell'ambiente, provvedimento giunto alla terza lettura ma che potrebbe aver bisogno di un ulteriore passaggio al Senato, viste le mille polemiche sulla norma che impedisce l’utilizzo della tecnica dell’air gun che potrebbe essere espunta dal testo. Nel pomeriggio il governo si presenterà a Montecitorio per un'informativa urgente sugli scontri avvenuti per le vie del centro di Milano il pomeriggio del 1° maggio. La commissione Affari costituzionali si confronterà con il disegno di legge di conversione del dl con cui si impone lo svolgimento contemporaneo del prossimo turno di elezioni amministrative e regionali. I rappresentanti dell'Autorità di regolazione dei trasporti saranno ascoltati dalla commissione Ambiente nell'ambito dell'indagine conoscitiva in materia di concessioni autostradali. La commissione Affari sociali porterà avanti la sua indagine conoscitiva sulle malattie rare: saranno auditi Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Fondazione Telethon, e il professor Bruno Dallapiccola, responsabile del progetto Orphanet-Italia.
Dopo una maratona parlamentare a colpi di questioni di fiducia, l'Italicum è legge. La nuova legge elettorale rischia però di acuire le divisioni interne al Partito democratico. Più dei numeri - alla fine sono una cinquantina, tra voti contrari, non votanti e astenuti, i dissidenti dem - è il senso di comunità che sembra smarrito dentro il Pd. Quello che però interessa a Matteo Renzi è “aver chiuso la partita”, incassato un risultato niente affatto scontato sul quale lui stesso aveva messo come posta in gioco la vita del governo e della legislatura. Intanto, la minoranza dem apre un nuovo fronte sulla scuola chiedendo al governo di ascoltare il mondo dell'istruzione sulla riforma e pressando per il decreto legge per i precari. Il dissenso all’interno del Pd, su ammissione del presidente Matteo Orfini, “è serio e pesante" anche se è vero che dei 61 voti contrari quelli del Pd saranno stati più o meno 43-44. Ai quali vanno aggiunti i due prodiani Sandra Zampa e Franco Monaco che non hanno votato “per dissenso sul merito” ed un'altra manciata di bersaniani che o non hanno votato o si sono astenuti. In quello che considera “un giorno storico”, Renzi non ha intenzione di mostrare la faccia feroce. Né nei prossimi giorni prenderà alcuna iniziativa contro i dissidenti. Il premier è convinto che con la minoranza si possa ricucire. E il primo segnale di dialogo è già in corso in commissione Cultura, dove, per ammissioni degli stessi renziani, la riforma della scuola sta subendo profonde modifiche rispetto ai punti più contestati: su tutti i nuovi poteri di nomina concessi ai presidi. In ogni caso, oggi Pippo Civati e Stefano Fassina, che dopo le regionali potrebbero annunciare l'addio, ma anche bersaniani come Alfredo D'Attorre e Miguel Gotor saranno in piazza accanto ai professori.