Il Cdm invierà armi all’Ucraina. Pronte le misure anti choc energetico

Mario Draghi ha riunito nuovamente il Cdm per allineare a quella degli alleati la risposta italiana alla guerra della Russia contro l'Ucraina inviando mezzi ed equipaggiamenti militari e allo stesso tempo per mettere al riparo il sistema dell'energia dal rischio che la Russia venga meno ai suoi impegni e tagli le forniture di gas. Le contromisure per evitare uno choc energetico il premier le aveva annunciate già venerdì alle Camere, dove tornerà oggi per aggiornarle sull'evoluzione della crisi. Siamo in guerra, bisogna essere pronti a fare tutto il necessario, a fare sacrifici, è il messaggio che porterà Draghi, che chiederà alle Camere un primo via libera all'invio di armi a un Paese impegnato in un conflitto. Il delicato passaggio ha messo in fibrillazione i partiti e ha sollevato malumori soprattutto tra Lega M5S ma il decreto passa all’unanimità in Cdm, anche perché prevede che ogni atto che coinvolga l'arsenale militare sia preceduto da un passaggio alla Camera e al Senato. Prima di riunire i Ministri il presidente del Consiglio ha sentito Giuseppe Conte e Matteo Salvini: il leader del M5S ha assicurato al premier pieno appoggio sul fronte dell'approvvigionamento militare mentre sul fronte dell'energia ha invitato a “investimenti massicci” sulle rinnovabili, concetto ribadito poi in Cdm dal capodelegazione Stefano Patuanelli. La riunione del Cdm è stata rapida, meno di un'ora, e dai Ministri leghisti non sono state sollevate obiezioni: “Ha detto tutto Salvini”, spiegano, dopo che il leader della Lega ha assicurato il sostegno del suo partito “qualsiasi proposta” farà il Governo. 

Per non farsi “trovare impreparati” sull'energia se la situazione dovesse ulteriormente peggiorare, il Governo si muove su più fronti: da Bruxelles Roberto Cingolani ha assicurato che “nel brevissimo termine, nell'ordine di settimane, non c’è nessun problema di approvvigionamento” del gas, Luigi Di Maio è volato ad Algeri insieme all'Ad di Eni Claudio Descalzi per assicurarsi un aumento delle forniture da partner internazionali diversi da Mosca. L'Algeria “da sempre fornitore affidabile, ha un ruolo fondamentale”, dice il titolare della Farnesina, incassando l'ok all'aumento delle forniture, ma bisogna attuare una “strategia per il breve, il medio e il lungo termine” dice ancora Cingolani “per sganciarci dalla dipendenza del gas russo”. Il decreto prepara così il terreno per far scattare razionamenti dei consumi nelle centrali elettriche e nel settore termoelettrico in modo immediato e a prescindere dal livello di emergenza, razionamenti che passano per la “massimizzazione” dell'impiego delle centrali a olio o carbone (e l'applicazione dei limiti di Co2 europei, meno restrittivi di quelli nazionali). In questo caso Cingolani agirà con “provvedimenti e atti di indirizzo” dei quali dovrà comunque informare il Cdm alla prima riunione utile. Il decreto circoscrive l'utilizzo a pieno regime delle vecchie centrali più inquinanti a quelle “in condizioni di regolare esercizio”, come potrebbero essere gli impianti di Enel di La Spezia o di A2a a Monfalcone, che già a dicembre erano stati riaccesi e poi rispenti per un paio di settimane. 

Pronta una risoluzione unitaria sulla guerra in Ucraina: armi e aiuti a Kiev

Cessate il fuoco e ritiro delle truppe russe, assistenza “di qualsiasi natura” all'Ucraina, anche con “apparati e strumenti militari”, per consentirle la “legittima difesa”, sostegno alle sanzioni contro la Russia e alla “aspirazione europea” di Kiev. Sono i punti principali della risoluzione su cui i rappresentanti dei gruppi parlamentari hanno trovato l'intesa unanime e che sarà votata oggi dopo l'informativa del premier Mario Draghi alle Camere. Approvando la risoluzione, Senato e Camera impegneranno il Governo a “esigere dalle autorità russe l'immediata cessazione delle operazioni belliche e il ritiro di tutte le forze militari che illegittimamente occupano il suolo ucraino, ripristinando il rispetto della piena sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina”. E poi: “Assicurare sostegno e solidarietà al popolo ucraino e alle sue istituzioni attivando, con le modalità più rapide e tempestive, tutte le azioni necessarie a fornire assistenza umanitaria, finanziaria, economica e di qualsiasi altra natura, nonché apparati e strumenti militariche consentano all'Ucraina di esercitare il diritto alla legittima difesa e di proteggere la sua popolazione”. Il Governo dovrà poi “sostenere ogni iniziativa multilaterale e bilaterale utile a una de-escalation e alla ripresa di un percorso negoziale tra Kiev e Mosca, anche raccogliendo la disponibilità della Santa Sede a svolgere un'opera di mediazione” e “raccogliere l'aspirazione europea dell'Ucraina rafforzando in ogni campo la cooperazione Ue-Ucraina”.

Inoltre dovrà “attivare un programma straordinario di accoglienza dei profughi ucraini, semplificando le procedure per il riconoscimento dello status di rifugiato applicando la Direttiva europea sulla protezione temporanea”. Il Parlamento inoltre impegnerà il Governo a “sostenere in sede europea l’ulteriore sospensione del patto di stabilità e l’istituzione di un fondo europeo compensativo per gli Stati maggiormente penalizzati dalle sanzioni”, a provvedere a misure di sostegno per le imprese penalizzate e ad “attivare strategie di diversificazione degli approvvigionamenti energetici, d’investimenti sulle energie rinnovabili e di utilizzo delle sorgenti di energia del Paese”. Inoltre il Governo sarà chiamato ad “attivare le misure necessarie a preservare le infrastrutture strategiche del Paese da eventuali attacchi informatici o di altra natura, anche tenendo conto delle indicazioni contenute nelle Relazioni del Copasir alle Camere”, a “sostenere l'urgenza di un netto rafforzamento della politica estera e di sicurezza comune europea, anche attivando le riforme procedurali necessarie, e a “mantenere uno stretto e permanente coordinamento con i Paesi del G7, dell'Alleanza Atlantica e dell'Unione Europea, condividendo iniziative a supporto dell'Ucraina e contromisure efficaci e sostenibili, incluse sanzioni, all'aggressione russa”. 

L’Aula del Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per le comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi sugli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina.

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il ddl per l’istituzione della Giornata in memoria delle vittime dell'amianto, il ddl sulle imprese sociali di comunità, il ddl sull’inserimento dello sport in Costituzione e il ddl di modifica della disciplina della Corte dei conti. Con la Salute si confronterà sul decreto legge per fronteggiare l’emergenza Covid-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore. La Giustizia, con la Finanze, svolgerà delle audizioni sul disegno di legge per la riforma della giustizia tributaria. A seguire esaminerà il ddl sull’equo compenso per le prestazioni professionali, il ddl relativo alla tutela degli animali, il ddl sulla riproduzione fonografica e audiovisiva degli atti processuali, il disegno di legge sui tempi del procedimento penale e il ddl relativo al diritto alla conoscenza delle proprie origini biologiche. 

La Commissione Bilancio esaminerà il cosiddetto decreto sostegni ter. La Finanze si confronterà sulla prima relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), riferita all'anno 2021. La Istruzione alle 14.30 ascolterà il Ministro della cultura Dario Franceschini in merito alla Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), riferita all'anno 2021. A seguire svolgerà delle audizioni sui ddl per l’insegnamento dell'educazione economica e finanziaria, esaminerà le Ordinanze ministeriali sugli esami di Stato per il primo e secondo ciclo istruzione e per la nomina delle Commissioni, il ddl per l’iscrizione contemporanea a due corsi d’istruzione superiore e il ddl per la promozione dei cammini come itinerari culturali. La Lavori pubblici esaminerà la delega al Governo in materia di contratti pubblici. 

La Agricoltura svolgerà delle audizioni, assieme alla Salute, sulla diffusione in Italia della peste suina africana e alcune sull’affare assegnato sulle problematiche relative alla riforma del sistema delle Indicazioni Geografiche (IG). Esaminerà il ddl sui prodotti agroalimentari da filiera corta, il ddl relativo alle professioni di enologo ed enotecnico e il ddl per il riconoscimento dell’agricoltore come custode dell'ambiente e del territorio. La Industria alle 13.00, assieme alla rispettiva della Camera, ascolterà il Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti in merito alla relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), riferita all'anno 2021. Concluderà il ciclo di audizioni sulla legge annuale per la concorrenza; nello specifico ascolterà i rappresentanti di Federcarrozzieri, Poste Italiane, Italian Academy of the Internet Code, Associazione nazionale imprese ICT, Cloud Infrastructure Services Providers in Europe, Associazione italiana per l’Information and Communication Technology, Assofranchising, Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni e Associazioni dei consumatori. La Lavoro svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui canali d’ingresso nel mondo del lavoro e sulla formazione professionale dei giovani: stage, tirocinio e apprendistato. La Territorio esaminerà il disegno di legge sulla rigenerazione urbana. La Politiche dell’Ue tornerà a esaminare la legge di delegazione europea 2021.

L’Aula della Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 11.00 per lo svolgimento delle interpellanze e interrogazioni e alle 15.30, ascolterà le Comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi sugli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina.

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, la Giustizia svolgerà delle audizioni sulla riforma dell'ordinamento giudiziario e sulle disposizioni in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Csm. Discuterà le pdl per il contrasto delle occupazioni abusive di immobili e la Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). La Esteri, con la Difesa, esaminerà il decreto sulla crisi in Ucraina. La Cultura, assieme alla Lavoro, esaminerà e svolgerà alcune audizioni sulle pdl recanti disposizioni in materia di tirocinio curricolare. Si confronterà poi sulle ordinanze ministeriali sugli esami di Stato per il primo e secondo ciclo istruzione e per la nomina delle commissioni d'esame. 

La Ambiente svolgerà delle audizioni sulla risoluzione per la qualità dell'aria e di contrasto al cambiamento climatico. La Trasportialle 12.00 ascolterà la Viceministra delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Teresa Bellanova sulle ripercussioni dell'aumento dei prezzi sul settore dell'autotrasporto, e i rappresentanti di Anita, Cna Fita, Confartigianato Trasporti, Sistema Trasporti, Confcooperative, Fedit, Legacoop produzione e servizi, Sna Casartigiani, Trasportounito Fiap e Claai sulle ripercussioni dell'aumento dei prezzi sul settore dell'autotrasporto. 

La Lavoro ascolterà i rappresentanti dell'Associazione nazionale navigator (A.N.NA.) sulle problematiche relative ai contratti di lavoro dei navigator e quelli Federtrasporti nell'ambito della discussione delle risoluzioni per promuovere il lavoro di qualità nel settore della logistica. Dibatterà sulla relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), riferita all'anno 2021 e riprenderà la discussione sull’Atto europeo per il miglioramento delle condizioni di lavoro nel lavoro mediante piattaforme digitali. La Affari Sociali riprenderà il ciclo di audizioni nell'ambito dell'indagine conoscitiva in materia di distribuzione diretta dei farmaci per il tramite delle strutture sanitarie pubbliche e di distribuzione per il tramite delle farmacie convenzionate con il SSN. La Agricoltura esaminerà la pdl sui danni provocati dalla fauna selvatica e la relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), riferita all'anno 2021. 



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