Al Senato
Nella giornata di oggi l’Assemblea del Senato e le Commissioni non si riuniranno. Ieri la Commissione Bilancio ha perseguito l’esame della Legge di Bilancio 2018 il cui termine per la presentazione degli emendamenti è fissato oggi alle 12. Ma soprattutto, ha iniziato l’esame degli emendamenti decreto fiscale con l’obiettivo di concluderne l’esame entro mercoledì prossimo.
Alla Camera
Nella giornata di oggi l’Assemblea tornerà a riunirsi a partire dalle 9.30 per la discussione delle interpellanze urgenti, mentre le Commissioni non si riuniranno.
Approvate le mozioni per contrastare la violenza di genere
L’Aula di Montecitorio ha discusso e approvato diverse mozioni sulle iniziative per prevenire e contrastare la violenza contro le donne. Nello specifico il Governo è stato impegnato a cercare di mettere in rete e rendere efficiente il complesso sistema di strumenti e di tutele già presenti sul territorio nazionale per la prevenzione, il contrasto e la protezione delle donne vittime di violenza, a dare piena attuazione alla Convenzione di Istanbul, a rafforzare la prevenzione attraverso l'educazione nelle scuole e a favorire la piena attuazione del “codice Polite – Pari opportunità nei libri di testo”.
Così come a rendere operativo su tutto il territorio nazionale il “Percorso di tutela delle vittime di violenza”, a escludere definitivamente il reato di stalking da ogni forma di giustizia riparativa, a sostenere gli orfani di femminicidio e di crimini domestici, a investire ulteriori fondi per la formazione specifica del personale chiamato a interagire con la vittima, a giungere all'approvazione definitiva del piano d'azione contro la violenza sessuale e di genere, nonché a promuovere in sede internazionale l’adozione in tutti i paesi del G7 di un piano nazionale contro la violenza di genere.
Approvato definitivamente il Codice dello Spettacolo
Nel corso della settimana, l’Aula di palazzo Madama ha approvato definitivamente con 265 voti favorevoli, 13 contrari e 122 astenuti la delega al Governo per il codice dello spettacolo. La riforma incrementa sensibilmente le risorse del Fondo Unico per lo Spettacolo con 9,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019 e a 22.5 milioni a decorrere dal 2020; autorizza la spesa di 4 milioni di euro per attività culturali nei territori colpiti dal sisma del Centro Italia ed estende l’Art bonus a tutti i settori dello Spettacolo così da permettere la fruizione del credito d'imposta del 65% per favorire le erogazioni liberali.
Prevede anche la stabilizzazione della tax credit musica, l’aggiornamento della disciplina sulle fondazioni lirico-sinfoniche e la nascita del Consiglio superiore dello Spettacolo, organismo consultivo del Ministro dei beni culturali che sostituisce la Consulta per lo Spettacolo.
Approvata definitivamente la Legge Europea 2017
Successivamente l’Aula ha approvato in via definitiva con 247 voti favorevoli, 72 contrari e 44 astenuti le disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea ovvero la Legge europea 2017. La legge prevede il recepimento di una serie di norme che riguardano il trasporto delle merci, la giustizia e la sicurezza, la fiscalità, il lavoro, la tutela della salute e dell'ambiente, e le telecomunicazioni (roaming Ue). La Legge europea di quest'anno consente in particolare la definizione di tre procedure d'infrazione e una serie di casi Eu-Pilot (richieste d'informazione agli Stati al fine di prevenire possibili procedure d'infrazione).
La Legge introduce, tra l'altro, la riforma delle agevolazioni sui costi elettrici per le industrie energivore. Il nuovo meccanismo, sul quale la Commissione Ue si è già espressa favorevolmente, entrerà in vigore dal 2018 seguendo i criteri, basati su valore aggiunto e internazionalizzazione, che fisserà il ministero dello Sviluppo economico entro 30 giorni dall'approvazione definitiva della norma. Le risorse derivanti dal riordino complessivo del sistema delle agevolazioni sugli energivori e degli oneri rinnovabili per gli anni 2018-2020 sono destinate per un minimo del 50% alla riduzione diretta delle tariffe a carico delle famiglie e delle imprese non energivore. Un'altra proposta di modifica votata dall'Aula apre la strada al negoziato con l'Ue per rivedere le norme sul trattamento fiscale relativo ai cosiddetti gasivori.
La Commissione Europea pubblica le previsioni economiche d’autunno
Con le previsioni economiche d'autunno la Commissione Europea ha riconosciuto all'Italia i buoni risultati, sebbene inferiori alla media Ue, in termini di ripresa economica, e ha certificato il miglioramento dei conti e un calo del debito pubblico. Bruxelles conferma le stime del Governo italiano relative alla crescita economica del 2017 (+1,5%), mentre ne propone d'inferiori per il 2018 (1,3% secondo la Commissione, 1,5% secondo il Governo). Secondo il Ministro dell’economia Pier Carlo Padoan questo tipo di discordanza si verificherebbe ogni anno salvo poi dare ragioni alle previsioni del Governo italiano.
La Commissione però ha sollevato alcuni dubbi sulla correzione del bilancio. Il problema è che mentre il Governo prevede una correzione in termini strutturali pari allo 0,3% del pil, la Commissione europea calcola che la correzione sarà pari allo 0,1% del pil. La differenza è di circa 3,5 miliardi. Il fatto comunque richiederà un approfondimento e un confronto fra Ue e Governo ma che per il momento non porterà nessuna conseguenza procedurale.
Secondo le previsioni a sostenere la crescita in Italia sarebbe una solida ripresa della domanda interna e in particolare dei consumi, favoriti dall'aumento dell'occupazione stimolato dalla recente riforma del mercato del lavoro. Per il 2018, invece, la Commissione prevede una forte ripresa degli investimenti, sia nel settore pubblico sia in quello privato, che beneficia degli incentivi fiscali e di un ritorno alla profittabilità delle imprese. Inoltre, secondo la Commissione gli interventi del Governo nel settore bancario, fortemente sostenuti da Bruxelles, dovrebbero migliorare l'erogazione del credito e ridurre i rischi per il futuro, mentre le riforme strutturali adottate dovrebbero migliorare la crescita potenziale.
Secondo le stime l’occupazione nel 2017 dovrebbe crescere dell’1% mentre per il 2018 l’effetto dovrebbe essere migliorato nel caso venissero confermati gli incentivi all’assunzione inseriti dal Governo nella legge di Bilancio. Lo stato delle finanze pubbliche viene riconosciuto in miglioramento, con il deficit che scende al 2,1% nel 2017 e scenderà anche nel 2018: fino all'1,8% secondo la Commissione, mentre nella stima del Governo italiano il deficit all'1,6%. Bruxelles però sottolinea anche che la scarsa dinamica dei prezzi è uno dei fattori che rendono più difficile la strada per una riduzione più veloce del debito.