L’Italia, sempre più lontana da Mosca, firma un accordo con l’Algeria per il gas 

Nove miliardi di metri cubi di gas dall'Algeria all'Italia, 3 subito e altri 6 a partire dall'anno prossimo: questo l'accordo che l'Italia ha firmato con l'Algeria per tentare di raggiungere una minore dipendenza dal gas Russo. Una risposta “significativa”, ma non l'ultima, dice il presidente del Consiglio Mario Draghi che conferma chiaramente la nuova direzione per gli approvvigionamenti energetici dopo l’attacco della Russia all'Ucraina, una strategia che porterà il premier nelle prossime settimane a una serie di missioni in Africa, dal Congo, all'Angola al Mozambico: “Subito dopo l'invasione dell'Ucraina, avevo annunciato che l'Italia si sarebbe mossa con rapidità per ridurre la dipendenza dal gas russo” dice Draghi al termine dei colloqui con il presidente della Repubblica algerina Abdelmadjid Tebboune, “gli accordi di oggi sono una risposta significativa a quest’obiettivo strategico, ne seguiranno altri”. 

La firma dell'accordo siglato da Draghi, dal numero uno di Eni Claudio Descalzi e dal presidente di Sonatrach Toufik Hakkarconsentirà a Eni di aumentare le quantità di gas trasportate dall'Algeria attraverso il gasdotto TransMed/Enrico Mattei a partire dal prossimo autunno. L'intesa consentirà di aumentare “gradualmente volumi crescenti di gas a partire dal 2022, fino a 9 miliardi di metri cubi di gas all'anno nel 2023-24. I nostri Governi hanno firmato una dichiarazione d'intenti sulla cooperazione bilaterale nel settore dell'energia. A questa si aggiunge l'accordo tra Eni e Sonatrach per aumentare le esportazioni di gas verso l'Italia. L'Italia è pronta a lavorare con l'Algeria per sviluppare energie rinnovabili e idrogeno verde. Vogliamo accelerare la transizione energetica e creare opportunità di sviluppo e occupazione”, aggiunge Draghi, accompagnato nella missione algerina dai ministri degli Esteri Luigi Di Maio e da quello della Transizione ecologica Roberto Cingolani.

Lega e FI pronti a battaglia su fisco, mercoledì vedranno Draghi

Domani il premier Mario Draghi incontrerà congiuntamente Lega e FI. Matteo SalviniAntonio Tajani e i capigruppo di Camera e Senato chiederanno “che non si creino le condizioni per l'aumento delle tasse”, ribadiscono in una nota comune; entrambi sperano in una mediazione di Palazzo Chigi, che al momento non è scontata viste le continue tensioni non solo sul fisco ma anche sulla riforma della giustizia che mettono sempre più in pericolo la tenuta del Governo. Ma è la Lega ad alzare i paletti più alti: per il Carroccio sarebbe inaccettabile la possibilità che il Governo metta la fiducia sulla delega fiscale, pena, uno strappo che ora non si esclude più tra i parlamentari leghisti. 

A denunciare la fiducia come un'opzione indegna è pure Giorgia Meloni perché sarebbe “la prima volta nella storia della Repubblica su una legge delega”: “Il Governo si è scritto la delega da solo, vuole mettere la fiducia in Parlamento quindi rendere nullo il lavoro del Parlamento e poi scriversi anche i decreti attuativi”. La denuncia, inevitabile per Fratelli d'Italia all'opposizione, mette in difficoltà i leghisti. Un provvedimento blindato dalla fiducia non piace nemmeno a FI, che però mostra toni più concilianti. Quello che è certo è che al momento un accordo non c’è e il rischio concreto è che si vada al muro contro muro se entrambe le parti non si sentiranno rassicurate. 

Il voto francese divide il centrodestra. Solo la Lega con Le Pen

Tre partiti con tre posizioni diverse: il primo turno delle presidenziali francesi spacca il centrodestra in tre parti, con il solo Matteo Salvini ad appoggiare apertamente Marine Le Pen. Sul fronte opposto, invece, seppure con toni diversi, questo voto registra il riavvicinamento tra il Pd e il Movimento Cinque Stelle. Ma è nel centrodestra, la divisione più lampante: stavolta la frattura profonda si apre all'interno del cosiddetto “centrodestra di governo”, cioè tra Lega e Forza Italia. Già domenica sera, a caldo, quando lo spoglio non era ancora ultimato, il segretario federale Matteo Salvini lodava la performance della sua alleata a Bruxelles: “Molto bene Marine, siamo felici del tuo successo e orgogliosi del tuo lavoro, del tuo coraggio, delle tue idee e della tua amicizia”, twittava in serata. 

Ieri il distinguo prevedibile di Silvio Berlusconi che di fatto assicura il suo endorsement al Presidente uscente, definendolo “un europeista, un moderato, un uomo che guarda l'Occidente”. Quindi, l'ex premier rileva con rammarico che “l'indebolimento della destra moderata porterà alla vittoria di un leader sostenuto dalla sinistra”. Infine, Giorgia Meloni che dal Vinitaly di Verona decide di stare nel mezzo, prendendo platealmente le distanze non solo, ovviamente, da Macron ma anche da Marine Le Pen: “Io guido la famiglia dei conservatori europei. In Francia non ci sono al ballottaggio candidati che rappresentano il mio partito”. Esulta invece Enrico Letta: a suo giudizio, l'esito del primo turno francese “è incoraggiante”, perché “dimostra che nello scontro tra sovranisti ed europeisti a partire in vantaggio è chi crede in un'Europa più unita e forte, non chi punta a sfasciarla”. 

L’Aula del Senato

Nella giornata di oggi e per tutto l’arco di questa settimana l’Assemblea del Senato non si riunirà. I lavori di palazzo Madama riprenderanno martedì 20 aprile alle 14.00 con il confronto sul Documento di economia e finanza 2022 (Def).

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali dibatterà, in sede di comitato ristretto, il disegno di legge sulla rappresentanza d’interessi. A seguire esaminerà il disegno di legge per il riconoscimento dell’insularità, il ddl relativo alle spese per i minori in comunità, il ddl per l’istituzione della Giornata in memoria delle vittime dell'amianto, il ddl di modifica della disciplina della Corte dei conti, del ddl per l’istituzione della Giornata nazionale in memoria degli immigrati vittime dell'odio razziale e dello sfruttamento sul lavoro e del disegno di legge per l’equilibrio di genere nelle cariche pubbliche. La Giustizia, con la Finanze, svolgerà delle audizioni sul disegno di legge per la riforma della giustizia tributaria. Esaminerà, poi, lo schema di decreto legislativo recante modifiche al codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, il ddl per la modifica della geografia giudiziaria e il ddl sulla magistratura onoraria. 

La Difesa, proseguirà il ciclo di audizioni sull'affare assegnato sulle prospettive dell'export italiano di materiali per la difesa e la sicurezza. La Commissione Bilancio, assieme alla rispettiva della Camera, svolgerà delle audizioni sul Documento di economia e finanza (Def). Nello specifico oggi alle 9.15 audirà quelli di CGIL, Cisl, Uil, Ugl, Confindustria, Anci, Upi e Conferenza Regioni e Province autonome; alle 20.00 ascolterà il Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco. A seguire dibatterà sul decreto legislativo recante attuazione della direttiva sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi e sullo schema di decreto ministeriale per l’individuazione dei beneficiari delle risorse del Fondo nazionale integrativo comuni montani. 

La Finanze, assieme all’Industria, esaminerà e svolgerà diverse audizioni sul decreto recante misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi Ucraina, il cosiddetto decreto taglia prezzi. Nello specifico alle 11.00 ascolterà i rappresentanti di Garante per la sorveglianza dei prezzi, Confimi Industria, Asstel, Assotelecomunicazioni, Agcm, Art, Arera, Protezione Civile, Conferenza delle Regioni, ANCI e UPI, Confindustria e Associazione italiana Confindustria Alberghi. Alle 14.00 sarà la volta di quelli di Assocarta, Assofond, Assovetro, Federacciai, Unionplast, Federmetano, Assogasmetano, AIPE, Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Gse e Unem. La Istruzione svolgerà delle audizioni sull'impatto della pandemia sugli studenti delle scuole secondarie, esaminerà il ddl sulle competenze non cognitive e il ddl per la promozione dei cammini come itinerari culturali. La Lavori pubblici proseguirà le audizioni sul ddl per il riordino delle disposizioni legislative in materia di costruzioni e, con l’Industria, dibatterà sul decreto legislativo recante attuazione della direttiva sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi. 

La Agricoltura ascolterà il presidente dell'Istituto di Servizi per Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) sulle iniziative promosse dall'Istituto contro l'aumento dei costi delle materie prime e per contrastare gli effetti del Covid-19. La Lavoro esaminerà la proposta di direttiva Ue relativa al miglioramento delle condizioni di lavoro nel lavoro mediante piattaforme digitali. La Salute esaminerà gli Atti europei sul certificato COVID digitale europeo. La Territorio esaminerà e svolgerà diverse audizioni sul ddl per la riduzione dell'inquinamento da sostanze poli e perfluoroalchiliche (PFAS) e per il miglioramento della qualità delle acque destinate al consumo umano. Dibatterà poi sul disegno di legge sulla rigenerazione urbana, sul ddl per l’estensione al settore agricolo e agroalimentare delle competenze della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali a esse correlati. La Politiche dell’Ue proseguirà il confronto sulla legge di delegazione europea 2021.

L’Aula della Camera

Dopo che ieri il Governo ha posto la questione di fiducia, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 16.20 per votare il decreto per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, oggi la Affari Costituzionali, con la Affari Sociali, ascolterà i rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome sulle tematiche relative all'accoglienza dei profughi ucraini. La Giustizia proseguirà il confronto sulla legge delega per la riforma dell'ordinamento giudiziario, per l'adeguamento dell'ordinamento giudiziario militare, nonché disposizioni in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Csm e svolgerà delle audizioni sulle pdl sull’incompatibilità dell'esercizio della professione di avvocato. 

La Ambiente ascolterà i rappresentanti di Anac, General Soa, Rete professioni tecniche, Alleanza delle cooperative italiane, Upi, Utilitalia, Union Soa, Autostrade per l'Italia e Ance sulle pdl di delega al Governo in materia di contratti pubblici, esaminerà lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nella regione Lazio. La Trasporti, alle 12.00 ascolterà i rappresentanti di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil sulla situazione di Tim e sui suoi riflessi sulla realizzazione dell'infrastruttura nazionale di rete in fibra. Si confronterà, poi, sul Documento di economia e finanza 2022 (Def). La Lavoro ascolterà il presidente dell'INPS Pasquale Tridico nell'ambito dell'esame delle proposte di legge sulle prestazioni di lavoro accessorio. La Affari Sociali esaminerà il decreto per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia da COVID-19. La Agricoltura svolgerà delle audizioni sulle risoluzioni per il contrasto alla diffusione del Bostrico tipografo.



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