Da Israele Draghi rilancia l’azione su Ucraina ed energia
Mario Draghi da Gerusalemme dove ha incontrato il primo ministro israeliano Naftali Bennet è tornato a parlare di Ucraina auspicando il suo ingresso nell’Ue. Il premier, in vista della missione a Kiev di giovedì con Emmanuel Macron e Olaf Scholz, continua a spendersi in prima persona perché “si giunga quanto prima a un cessate il fuoco e a negoziati di pace nei termini che l'Ucraina riterrà accettabili”. Il presidente del Consiglio conta molto sulla mediazione del Governo israeliano, che ha buone relazioni sia con l'Ucraina che con la Russia e insiste anche perché si arrivi rapidamente a una soluzione della crisi del grano: “Dobbiamo operare con la massima urgenza dei corridoi sicuri. Abbiamo pochissimo tempo, perché tra poche settimane il nuovo raccolto sarà pronto e potrebbe essere impossibile conservarlo”. Nel giorno in cui Gazprom annuncia un taglio del 40% delle forniture di gas verso l’UE e in particolare verso la Germania, Draghi ha parlato con Bennet anche delle politiche energetiche: il primo Ministro israeliano si dice pronto “ad aiutare l'Ue e l'Italia con il gas naturale” presente nel Paese.
Draghi, dal canto suo, racconta al suo omologo le politiche economiche adottate per calmierare i prezzi dell'energia, raccogliendo l'interesse di Bennett per la tassa sugli extraprofitti e non solo. La Ministra dell'energia Karine Elharrar-Hartstein, anche lei presente al pranzo, è alla ricerca d’investimenti da parte di aziende italiane ed europee, in particolare sul fronte dell'esplorazione di gas: “Vogliamo cooperare anche sul fronte delle rinnovabili, ad esempio sull'idrogeno verde. Ho scritto al ministro Roberto Cingolani per incontrarlo, spero ci possa essere presto un memorandum of understanding”. C'è pure il tempo per parlare di politica. La maggioranza che sostiene Bennett è in bilico e il primo ministro di Tel Aviv ringrazia pubblicamente Draghi “per i consigli” dati, data la sua “grande esperienza”: “Sia io che te siamo arrivati al governo in modo insolito e guidiamo Governi insoliti e abbiamo aiutato i nostri Paesi a ritrovare la stabilità economica e siamo determinati a proseguire per la prosperità dei nostri popoli”.
A due giorni dalle amministrative è di nuovo tensione nella maggioranza
A due giorni dal voto delle amministrative è di nuovo tensione nella maggioranza. Lega e Iv al Senato rimettono in discussione la riforma del Csm, tanto da far dire a Enrico Letta: “Se si continua così si ponga la fiducia”. E il calendario delle prossime settimane lascia prefigurare nuovi scogli nella road map del governo Draghi fra i tanti provvedimenti all'esame delle due Camere: si va dalla concorrenza al decreto aiuti, passando la settimana prossima per la risoluzione sull'Ucraina, e per quei temi economici su cui i partiti esercitano forti pressioni, come pensioni e salario minimo. I nuovi equilibri nelle coalizioni stanno accelerando le spinte centrifughe che, in particolare dentro Lega e M5S, alimentano le tentazioni di uscire dal Governo, un rischio con cui convive sin dall'inizio questo esecutivo, nato all'insegna dell'emergenza. Finora Mario Draghi e i suoi Ministri sono riusciti a trovare una sintesi con i gruppi salvando vari dossier, dagli appalti alla delega fiscale, e mai come ora serviranno diplomazia ed equilibrio per evitare le mine nascoste fra gli emendamenti. L’ha sperimentato Marta Cartabia: Lega e Iv hanno respinto la sua richiesta di ritirare le proposte di modifica alla riforma del Csm che, dopo il fallimento del referendum, è destinata a passare sul filo e con la maggioranza spaccata. Nell'esame del decreto aiuti, M5S e Leu tenteranno di scongiurare la realizzazione del termovalorizzatore a Roma, anche se la loro posizione è di minoranza nelle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Il M5S tenterà anche di rilanciare la discussione sul superbonus e questo nonostante le profonde perplessità di Mario Draghi.
Dopo il lungo braccio di ferro sui balneari al Senato, il ddl concorrenza è ripartito alla Camera ed è questione di giorni prima che si apra un nuovo fronte, non meno caldo, sulle licenze dei taxi. Il Governo lo considera il provvedimento chiave per gli obiettivi del Pnrr, quindi inevitabilmente crea una certa apprensione la presa di posizione della Lega che ha già chiesto di stralciare l'articolo 8, ossia la delega in materia di servizi pubblici locali. Martedì 21 giugno il Premier Mario Draghi dovrà poi presentarsi alle Camere per le comunicazioni prima del vertice europeo che riguarderà ancora una volta la guerra in Ucraina; il passaggio è diventato cruciale da quando un mese fa Giuseppe Conte ha chiesto “un aggiornamento” della risoluzione adottata all'inizio della guerra sull'invio di armi a Kiev. Un'altra prova per la maggioranza sarà il salario minimo, progetto di legge che prosegue a singhiozzo in Commissione Lavoro al Senato: la proposta del M5S è avversata da Forza Italia e dalla Lega che, in parallelo, vuole riaprire la partita sulle pensioni; il lavoro sarà un tema dominante negli ultimi mesi di legislatura. Il taglio del cuneo fiscale è l'obiettivo del Governo che ha resistito alle richieste di scostamento da parte di vari gruppi e, dopo la lunga serie di decreti, sta studiando una misura strutturale per ridare potere d'acquisto ai cittadini più colpiti dagli effetti della guerra e del caro energia, una mossa con costi stimati di 10 miliardi, che potrebbe essere avviata prima dell'estate. Almeno su questo, la maggioranza dovrebbe registrare una certa compattezza.
Salvini dà un ultimatum a Draghi: attendo risposte entro settembre
La Lega attende risposte da Mario Draghi sui temi che stanno a cuore agli italiani entro il prossimo mese di settembre. Il presidente del Consiglio “deve sapere che ci sono temi su cui non siamo disposti a transigere”. L’ha detto Matteo Salvini in un’intervista al Corriere della Sera: “Abbiamo deciso di appoggiare il Governo perché era necessario non lasciare il Paese nelle mani di Pd e 5 Stelle che lo stavano sfasciando. Ora tutti quei dirigenti e militanti (compresi Zaia e Fedriga) che credevano in Draghi e in questo Governo, col perseverare degli errori di Speranza e Lamorgese, di Bianchi e Giovannini, mi chiedono di rifletterci bene”. Salvini è molto chiaro: “Attendo risposte entro l'estate. Temo un autunno molto difficile. Ci sono tre mesi per sminare il terreno”. Le decisioni verranno prese a settembre, “torneremo sul pratone di Pontida il 18 settembre. Per quella data vogliamo risposte”: il Governo “deve fare di più altrimenti delude i ceti produttivi che un tempo apparivano entusiasti di Draghi. Il risultato è che i nostri elettori preferiscono stare a casa. Sindaci e militanti mi segnalano una crescente insofferenza verso un Governo che appare sbilanciato a sinistra su troppi temi.”
Salvini ha dettato l'agenda: bisogna “fare la pace fiscale, a beneficio non dei grandi evasori ma di tanti cittadini perbene che non sono riusciti a pagare le tasse per colpa della crisi. Stanno per partire cartelle esattoriali per 16 milioni d’italiani, molte delle quali sotto i 10 mila euro. Draghi lo sa? Poi bisogna superare definitivamente la Fornero trovando l'accordo su quota 41 entro la fine dell'anno. Quindi, sigillare i confini visto che dall'inizio dell'anno si contano già 22 mila arrivi. Difendere il potere d'acquisto di salari e pensioni. Tutelare l'ordine pubblico nelle grandi città. Confermare il taglio delle accise e i fondi contro il caro energia”. Quanto al successo di FdI alle amministrative Salvini ha chiarito “beneficia dell'essere all'opposizione. Noi abbiamo preferito responsabilmente farci carico dei problemi degli italiani. Un esempio: se noi fossimo stati all'opposizione ci sarebbe stata una stangata sulla casa degli italiani, sarebbe aumentata la pressione fiscale, sarebbero passati lo ius soli e il ddl Zan. Ci siamo sacrificati per buone cause”.
L’Aula del Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 15.30 per la discussione della delega al Governo per la riforma dell’ordinamento giudiziario e del CSM già approvata dalla Camera dei deputati.
Le Commissioni del Senato
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il ddl sulla disciplina Corte dei conti. Con la Istruzione, dibatterà sul decreto per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). A seguire, si confronterà sullo schema di decreto legislativo sulla cibersicurezza. La Giustizia concluderà l’esame della delega al Governo per la riforma dell’ordinamento giudiziario e del CSM. La Difesa esaminerà la pdl per la revisione del modello di Forze armate e svolgerà delle audizioni sul disegno di legge per la revisione del modello di Forze armate e di delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale.
La Bilancio, con la Politiche dell’Ue, dibatterà sull’affare assegnato relativo alla prima relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e riferita all'anno 2021. La Finanze discuterà lo schema di decreto legislativo sul quadro generale per la cartolarizzazione, lo schema di decreto legislativo per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni relative alle commissioni applicate sui pagamenti transfrontalieri nell'Unione europea e alle commissioni di conversione valutaria, e lo schema di decreto legislativo per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni relative ai fondi europei per il venture capital. A seguire esaminerà la pdl sui limiti dimensionali delle banche popolari e dell'esercizio dell’attività delle banche di credito cooperativo.
La Agricoltura proseguirà il ciclo di audizioni sulle problematiche relative allo sviluppo e alla diffusione degli impianti fotovoltaici nelle aree agricole, dibatterà sull’affare assegnato sulle problematiche riguardanti aspetti di mercato e tossicologici della filiera del grano duro ed esaminerà il ddl sui tartufi, il ddl per la definizione della relazione tecnica del tecnologo alimentare, il ddl per la trasparenza delle pratiche commerciali della filiera agrumicola, il ddl sul settore florovivaistico, il ddl 2023 per il riconoscimento dell'agricoltore come custode dell'ambiente e del territorio), il ddl sulle professioni di enologo ed enotecnico e il ddl per il sostegno dell'agroecologia. La Industria ascolterà i rappresentanti di Confindustria, Utilitalia e ReCommon nell'ambito dell'esame dell'Atto UE sulla sicurezza dell’approvvigionamento e prezzi energia accessibili; inoltre, esaminerà il ddl per la disciplina della professione di guida turistica e il ddl sull’inquadramento ai fini previdenziali e assistenziali degli esercenti attività di perito assicurativo. La Lavoro dibatterà sul ddl sul salario minimo orario e sullo schema di decreto legislativo sul prodotto pensionistico individuale paneuropeo (PEPP).
La Salute, con l’Agricoltura, svolgerà delle audizioni sullo schema di decreto legislativo relativo al sistema d’identificazione e registrazione degli operatori, degli stabilimenti e degli animali. Con la Territorio svolgerà delle audizioni sullo schema di decreto legislativo relativo al commercio, importazione e conservazione di animali della fauna selvatica ed esotica. La Territorio esaminerà il ddl per la riduzione dell'inquinamento da sostanze poli e perfluoroalchiliche (PFAS) e per il miglioramento della qualità delle acque destinate al consumo umano, il ddl sulla rigenerazione urbana e l’affare assegnato sul tema dello scioglimento dei grandi ghiacciai alpini. La Politiche dell’Ue proseguirà il confronto sulla legge di delegazione europea 2021 ed esaminerà la relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2022 e la relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea e relativa all'anno 2021.
L’Aula della Camera
L’Assemblea della Camera tonerà a riunirsi alle 9.30 per esaminare le mozioni per la riorganizzazione dell'assistenza sanitaria territoriale e le mozioni per la prevenzione e cura delle malattie oncologiche, anche nel quadro del Piano europeo di lotta contro il cancro. Come di consueto alle 15.00 svolgerà interrogazioni a risposta immediata. A seguire si confronterà sulle mozioni per incrementare le misure per il contrasto della peste suina africana e per il sostegno della filiera suinicola.
Le Commissioni della Camera
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il decreto per lo svolgimento contestuale delle elezioni amministrative e dei cinque referendum sulla giustizia di giugno e si confronterà sulle pdl sull’ordinamento e poteri della città di Roma, capitale della Repubblica e sulla pdl sulla cittadinanza. La Giustizia dibatterà sulla pdl relativa alla coltivazione, cessione e consumo della cannabis e dei suoi derivati. La Esteri, assieme all’Attività Produttive, ascolterà i rappresentanti di Edison e Snam sulle risoluzioni relative alla partecipazione dell'Italia al progetto per la realizzazione del gasdotto EastMed. La Finanze riprenderà il confronto sulla delega fiscale. La Cultura esaminerà, con la Lavoro, la pdl di delega al Governo in materia di spettacolo e delibererà una indagine conoscitiva sull'uso dei certificati digitali di unicità. La Trasporti esaminerà il documento sulle strategie per infrastrutture, mobilità e logistica sostenibili e resilienti.
La Attività Produttive riprenderà l’esame della legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021 approvata dal Senato due settimane fa. La Lavoro svolgerà delle audizioni sul prodotto pensionistico individuale paneuropeo (PEPP). La Affari Sociali, con l’Agricoltura, esaminerà gli schemi di decreto legislativo relativi alle malattie per la prevenzione e il controllo delle malattie animali che sono trasmissibili agli animali o all'uomo. Si confronterà sulla pdl per l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull'uso dell'amianto e sulla bonifica dei siti contaminati sulla pdl di disciplina delle attività funerarie e cimiteriali, della cremazione e della conservazione o dispersione delle ceneri e sugli schemi di decreti per l’adeguamento della normativa nazionale sui dispositivi medici. L’Agricoltura esaminerà la pdl per il contrasto del bracconaggio ittico nelle acque interne e la pdl per l’istituzione degli istituti regionali per la fauna selvatica e per il contenimento dei danni provocati dalla fauna selvatica.