La Lega alza i toni su sbarchi e decreto Cutro. Tensione nella maggioranza

È ancora scontro sull'immigrazione. Domani Giorgia Meloni vedrà a Palazzo Chigi i familiari delle vittime della tragedia di Cutro. Intanto Pd e il M5S chiedono all'esecutivo di riferire sulle presunte influenze russe all'origine del crescente flusso migratorio verso l'Italia. Il tema approderà al Copasir: “Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, che ho presieduto negli ultimi anni, aveva già evidenziato al Parlamento la politica della Russia”, ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Dall'Europa è arrivata una sponda al Governo sulla necessità di affrontare la questione con azioni concrete; la Commissione Ue ha presentato un piano che prevede un maggiore controllo delle frontiere, con un ruolo centrale a Frontex, e il coordinamento delle attività di ricerca e soccorso: “Finché ci saranno partenze su barche in pessime condizioni e qualche volta in pessime condizioni meteo ci saranno sempre perdite di vite”. 

Nella Lega c’è preoccupazione dopo l'allarme dei Servizi e i dati rivelati sul numero degli sbarchi nel 2023: “Non possiamo più dire che al governo c’è Lamorgese, ora occorre stringere sugli arrivi”, osserva un esponente del Carroccio. Mentre il Governo prepara la strategia da portare avanti al Consiglio UE del 23 marzo, il partito di via Bellerio lavora agli emendamenti da presentare al Senato dove è approdato il decreto-legge licenziato dal Cdm a Cutro. La battaglia alla Camera sulla stretta sui permessi di soggiorno è “congelata”, la Commissione Affari costituzionali ha sospeso l'esame della proposta di legge della Lega: “Proporremo in Senato degli emendamenti con i contenuti della nostra pdl”, promette il leghista Igor Iezzi. Intanto sul tema dell'immigrazione è tornato a parlare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Serve sempre maggiore impegno per gestire i flussi migratori, a cominciare dall'Ue. Cerchiamo un rapporto di collaborazione con i Paesi di origine e transito dei flussi di migranti ma sappiamo che la dimensione epocale e crescente del fenomeno migratorio non è affrontabile da un solo Paese, ma solo con una lucida e organica azione europea che affronti il problema con una azione sistemica”.

Oggi ci sarà il primo Premier Time e il primo confronto Meloni - Schlein

Oggi, dopo gli scossoni cominciati con le elezioni politiche di settembre e proseguiti con il congresso del Pd, i primi due partiti italiani vedranno le proprie leader confrontarsi in Aula. Dai banchi del Governo la premier Giorgia Meloni ascolterà l'interrogazione della sua rivale Elly Schlein, appena proclamata segretaria all'assemblea nazionale del Pd. Sarà il primo botta e risposta ravvicinato a Montecitorio e la segretaria ha scelto per l'occasione un cavallo di battaglia della sua campagna per le primarie: il salario minimo. Su questo fronte non si attendono sorprese, la posizione della Premier è ben ancorata al suo discorso per la fiducia, quando lo definì “uno specchietto per le allodole”.

Più incerta è la posizione sulla ratifica del Mes, tema che sarà posto dal Terzo polo, e su cui preme Bruxelles: non si escludono, in ambienti di maggioranza, dei segnali da parte del presidente del Consiglio che dovrebbero rappresentare dei passi in avanti verso l'Ue. In Aula sarà Luigi Marattin a chiederle “se e quando intenda presentare in Consiglio dei ministri il disegno di legge di ratifica della riforma del Trattato istitutivo del Mes”. Il Terzo Polo insiste sulla “tutela della credibilità internazionale” e ricorda: “L'Italia è l'unica a non aver ancora ratificato la riforma”. La premier deve anche tornare sulla questione che sta mettendo in tensione governo e maggioranza da tempo, quella dei migranti. A chiedere spiegazioni sarà Riccardo Magi di +Europa, che dalla Meloni vuol sapere “perché le autorità italiane non siano intervenute con propri assetti” in soccorso dell'imbarcazione con a bordo 47 migranti naufragata nella notte tra venerdì e sabato. Il M5S presenterà un’interrogazione sull'aumento dei mutui delle case. Bonelli dei Verdisolleciterà la presidente sulle politiche antisiccità, invitandola a chiarire se sia favorevole al nucleare a fissione in Italia.

I Sindacati bocciano la riforma del fisco e ipotizzano la mobilitazione

CgilCisl e Uil bocciano l'impianto della riforma sul fisco, contestando innanzitutto il metodo ma anche il merito. Domani il Governo presenterà il disegno di legge delega e intanto apre il giro d’incontri con le parti sociali ricevendo a Palazzo Chigi i sindacati. Questa mattina sarà la volta delle associazioni di impresa e categoria e degli ordini professionali. Al tavolo a Palazzo Chigi con il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, il viceministro Maurizio Leo e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano; per i sindacati la vice segretaria generale della Cgil Gianna Fracassi, il leader della Cisl Luigi Sbarra e il segretario confederale della Uil Domenico Proietti

Intanto il Governo rilancia sulla portata dell'intervento strutturale: “Una rivoluzione” dopo 50 anni dall'ultima riforma complessiva che risale agli anni '70. Ma i sindacati non ci stanno: finora, attaccano, e a 48 ore dalla convocazione del Cdm, non c'è stato un confronto vero, ma solo una “informativa”. E, in assenza di risposte, non solo sul fisco ma anche sugli altri temi aperti, dalle pensioni alla sicurezza sul lavoro, si dicono pronti a valutare iniziative di mobilitazione. Compresa la Cisl: dopo lo sciopero generale sulla legge di bilancio di Cgil e Uil i loro rapporti erano rimasti più freddi. ora le posizioni riconvergono verso l'unità di azione. La presa di posizione arriva alla vigilia del congresso della Cgil, che si apre oggi a Rimini, dove venerdì prenderà la parola dal palco anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e c’è attesa per il suo intervento. Il Governo, intanto, assicura “la massima apertura al dialogo e al confronto” durante tutto l'iter parlamentare di approvazione della delega fiscale e dei successivi decreti attuativi, considerando che ci sono due anni a disposizione. La questione, per i sindacati, è sul dialogo ma anche sui contenuti: di fatto non piace la riduzione delle aliquote Irpef, da 4 a 3 scaglioni, e l'estensione della flat tax

Schlein cerca una quadra sui capigruppo, solo dopo la segreteria

Elly Schlein e Stefano Bonaccini hanno stretto un patto di ferro, ma i sostenitori delle due liste sembrano meno convinti. Per il momento, slittano le convocazioni dei deputati e dei senatori che devono eleggere i capigruppo; ufficialmente, questo dipenderebbe anche dagli impegni ufficiali della segretaria Dem, ma, ufficiosamente, si fa capire che manca un accordo definito. Secondo alcuni esponenti Dem, infatti, ci sarebbe una parte di Base riformista, la corrente che si rifà a Lorenzo Guerini e che sosteneva la lista Bonaccini, che rivendicherebbe un capogruppo per sé, e Vittorio Alfieri sembrerebbe interessato a ricoprire l'incarico a Palazzo Madama al posto di Francesco Boccia che, per quanto espressione di Elly Schlein e in pole per diventare presidente dei senatori Pd, non incontrerebbe un gradimento significativo. In realtà, i sostenitori della nuova segretaria, qualora si verificasse l'ipotesi di un capogruppo bonacciniano, preferirebbero che questo toccasse alla Camera piuttosto che al Senato, visto che non si vorrebbe mettere in discussione la proposta di Boccia al vertice del gruppo. A Montecitorio si darebbe ormai per certa l'indicazione di Chiara Braga, mentre continuano a circolare i nomi di Giuseppe Provenzano e di Debora Serracchiani, che alcuni vorrebbero restasse alla guida dei deputati Dem. In standby, di conseguenza, è anche la segreteria che si dovrebbe costituire solo dopo l'elezione dei due capigruppo. 

Sulla segreteria molto dipenderà da quanto sarà ampia e cioè se sarà composta da 15 o 20 persone. Più sarà ampia, si sottolinea, più si darà spazio alla rappresentanza delle varie anime del Pd, a cominciare dai sostenitori di Bonaccini, qualora dovessero rinunciare all'idea di avere un proprio capogruppo. E poi si dovranno fare i conti anche con la rappresentanza che dovrebbe venire garantita ad Art.1 che, entro aprile, dovrebbe convocare la propria assemblea per trasformarsi da partito ad associazione politico-culturale e confluire anche formalmente nel Pd. In bilico, il ruolo di Brando Benifei come capodelegazione in Europa. 

Alla Camera

Dopo che ieri è stata approvata in prima lettura la proposta di legge su procedibilità d’ufficio e arresto in flagranza, l’Assemblea della Camera dei deputati tornerà a riunirsi alle 9.30 per esaminare le mozioni sulle iniziative di competenza in materia di processo penale in relazione al rispetto dei principi costituzionali, le mozioni in materia di agevolazioni fiscali per il settore edilizio e per l’efficienza energetica e le mozioni sulla vicenda nota come Qatargate. Come di consueto alle 15.00, alla presenza della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali esaminerà il decreto per la protezione temporanea per le persone provenienti dall'Ucraina e le pdl per l’inserimento in Costituzione dell’attività sportiva. La Esteri si confronterà poi su diverse proposte di trattati internazionali e sulle risoluzioni sulla situazione nel Nagorno-Karabakh. La Difesa ascolterà il Comandante del Raggruppamento Operativo Speciale dell'Arma dei carabinieri (ROS) Gen. Pasquale Angelosanto sui programmi di attività del Corpo per i temi d’interesse della Commissione e, con la Trasporti, esaminerà l’atto Ue sulla politica di cyberdifesa dell'UE. La Finanze svolgerà diverse audizioni sulla pdl per la promozione e lo sviluppo delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative mediante agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti. Alle 15.00, la Cultura ascolterà il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone sulle pdl per l’introduzione dell'insegnamento del diritto del lavoro e della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro nelle scuole secondarie. Con la Trasporti, esaminerà la pdl per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d'autore mediante le reti di comunicazione elettronica. 

La Ambiente dibatterà sulla proposta di deliberazione di un'indagine conoscitiva sull'impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia. La Trasporti si confronterà e svolgerà alcune audizioni sulla relazione relativa ai contratti di programma stipulati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con la società Rete Ferroviaria Italiana per il periodo regolatorio 2022-2026 (parte servizi e parte investimenti). Esaminerà la pdl per la modifica del Codice della strada in materia di sicurezza stradale dei ciclisti e la Legge quadro in materia di interporti. La Attività Produttive, con la Lavoro, svolgerà delle audizioni sulle risoluzioni riguardanti l'individuazione di soluzioni di salvaguardia dei livelli occupazionali e di reindustrializzazione aziendale con riferimento allo stabilimento Gkn di Campi Bisenzio (Firenze). La Affari Sociali esaminerà il disegno di legge, già approvato dal Senato, di deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane. 

Al Senato

Nella giornata di oggi e per tutto l’arco di questa settimana l’Assemblea del Senato non si riunirà. L’Aula di palazzo Madama tornerà a riunirsi martedì 21 marzo con le Comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo 2023.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il ddl per l'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione in materia di disciplina dei partiti, il ddl sulle norme sulla democrazia nei partiti e sulla selezione democratica e trasparente delle candidature per le cariche elettive, il ddl per l’elezione diretta dei presidenti delle Province, dei sindaci metropolitani e dei sindaci, il ddl per l’istituzione del Garante per la protezione dati personali e diritti umani, il ddl per la compartecipazione dello Stato alle spese per i minori in comunità o istituti e il ddl per il ripristino della festività nazionale del 4 novembre. Infine, dibatterà sulla proposta di nomina del professor Gian Carlo Blangiardo a presidente dell'Istituto nazionale di statistica (ISTAT). La Giustizia proseguirà le audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul tema delle intercettazioni. La Esteri e Difesa esaminerà, con la Industria e Agricoltura, la proposta di ratifica dell’Atto di Ginevra sulla registrazione di disegni e modelli industriali. La Bilancio, con la Politiche dell’Ue e le rispettive della Camera, oggi alle 13.30 ascolterà il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR Raffale Fitto sul decreto Pnrr. La Finanze ascolterà i rappresentanti dell’Istat nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli strumenti d’incentivazione fiscale con particolare riferimento ai crediti d’imposta ed esaminerà l’atto Ue sui bonifici istantanei in euro. 

La Cultura svolgerà diverse audizioni, tra cui quella del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, sul contrasto ai crescenti episodi di violenze nei confronti degli insegnanti e del personale scolastico, e discuterà la proposta d’indagine conoscitiva su povertà educativa, abbandono e dispersione scolastica nel nostro Paese. La Ambiente e Trasporti esaminerà lo schema di decreto del PdCM per la realizzazione del collegamento intermodale Roma-Latina, tratta autostradale Roma (Tor de' Cenci)-Latina nord (Borgo Piave). La Affari Sociali e Lavoro ascolterà i rappresentanti del Ministero della salute nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla ristrutturazione edilizia e l'ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, anche nel quadro della Missione 6 del PNRR. Esaminerà il ddl per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante la proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, il ddl per il ristoro dei medici lesi dalla SARS-CoV-2. Ascolterà i rappresentanti dell’Istat nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle forme integrative di previdenza e di assistenza sanitaria nel quadro dell'efficacia complessiva dei sistemi di welfare e di tutela della salute. 



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