Draghi prepara l’informativa sull’Ucraina e vedrà la premier finlandese Marin
Quella che il presidente del Consiglio Mario Draghi farà domani alle Camere sarà un’informativa ampia e articolata. Non è previsto alcun voto ma il Movimento 5 stelle continua nel pressing affinché il Parlamento possa discutere e votare nuovamente sulla posizione italiana riguardo l'invio delle armi e la guerra in Ucraina. Giuseppe Conte non arretra, ora mira all'appuntamento fissato prima del prossimo Consiglio europeo per far sì che, questa la richiesta, si arrivi a “un atto d’indirizzo”, volto a definire “un chiaro orientamento politico ampiamente condiviso”. Ma già dall'intervento di domani del Premier si capirà quanto i pentastellati intendano tirare la corda: la linea di Mario Draghi resta quella di andare avanti garantendo gli impegni presi con gli alleati internazionali, la scelta se strappare o meno spetta al Movimento 5 stelle.
Se sull'invio delle armi il clima resta di tensione con il Governo, sull'atteggiamento da assumere in Parlamento sul tema dell'allargamento della Nato a Svezia e Finlandia la strada è in discesa vista la convergenza di PD, M5S, Iv e Fi. I due Paesi scandinavi invieranno oggi la candidatura per l'ingresso nell'alleanza atlantica, proprio nel giorno in cui il primo ministro finlandese Sanna Marin sarà ricevuta a palazzo Chigi e vedrà a pranzo sia il segretario dem Enrico Letta che Giuseppe Conte. La linea dell'Italia è già stata espressa in più occasioni dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il premier ribadirà la disponibilità dell'Italia. Draghi avrà una fitta agenda per le prossime settimane: parteciperà alle due riunioni del Consiglio europeo che si terranno a Bruxelles il 30 e 31 maggio (i temi saranno l'energia, l'Ucraina e la difesa comune), il 23 e 24 giugno, sarà al vertice della Nato di Madrid il 29 e 30 giugno e al G7 in Germania, a Elmau, dal 26 al 28 giugno, e avrà incontri con il premier bulgaro Kiril Petkov il 23 maggio a Roma e il giorno successivo, sempre nella Capitale, con il premier della Macedonia del Nord Dimitar Kovachevski. Il 7 giugno vedrà la presidente della Georgia Salomé Zourabichvili. La questione del gas dal Nordafrica verso l'Italia e l'Europa sarà al centro della visita di Stato che il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune farà a Roma il 26 maggio.
Draghi dà il via libera alla strategia cybersicurezza 2022-2026
Nei giorni in cui è più alto l'allarme per i cyber-attacchi, il Governo vara la Strategia nazionale di cybersicurezza 2022-2026: un'ottantina di azioni per rafforzare la resilienza nella transizione digitale del sistema Paese, conseguire l'autonomia strategica in questa dimensione, anticipare l'evoluzione della minaccia, gestire le crisi e contrastare la disinformazione online. L'approvazione, insieme all'annesso Piano d’implementazione, è avvenuta nel corso della riunione del Comitato interministeriale per la cybersicurezza presieduto dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Sarà l'Agenzia per la cybersicurezza a garantire l'implementazione della strategia. Le cose da fare sono tante, anche perché l'Italia si è mossa in ritardo in questo campo rispetto ad altri Paesi come Francia e Germania: è una sfida che parte con un conflitto in corso, quello tra Russia e Ucraina, che ha determinato un'intensificazione degli attacchi hacker che nei giorni scorsi hanno colpito, tra gli altri, istituzioni come Senato, ministero della Difesa e Polizia, e che ha fatto scattare l'Agenzia, che ha invitato gli operatori italiani delle infrastrutture critiche a risolvere “con urgenza” le loro vulnerabilità cyber. Rafforzare la resilienza significa anche puntare sulla formazione di personale specializzato, la cui mancanza è una delle debolezze dell'Italia, come ha più volte ricordato il direttore Roberto Baldoni. Nel corso della riunione, inoltre, il Comitato ha anche approvato lo schema di Dpcm in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, che comprende le aziende, sia pubbliche che private, che esercitano funzioni essenziali per il mantenimento di attività fondamentali per gli interessi dello Stato.
Berlusconi, Salvini e Meloni si vedono, ma il vertice non stempera la tensione
Dopo numerosi tentennamenti e rinvii, Silvio Berlusconi è riuscito nell'impresa di far sedere al tavolo di villa San Martino Matteo Salvini e Giorgia Meloni, ma il vertice del centrodestra non è un successo. Al termine dell'appuntamento, infatti, il presidente di Forza Italia e il segretario della Lega esprimono soddisfazione, ma a gelare tutti è la nota di Fratelli d’Italia da cui emerge un netto malcontento, in primis per i continui rinvii legati alla riconferma del presidente della Sicilia Nello Musumeci. Secondo quanto si apprende Giorgia Meloni si aspettava di chiudere sul governatore uscente, ma alla fine il discorso è stato ancora una volta rimandato dagli alleati, un nulla di fatto che produce l'uscita piccata di Fratelli d'Italia, secondo cui “è sicuramente positivo essersi incontrati ma l'unità della coalizione non basta declamarla. Occorre costruirla nei fatti”.
Le tensioni accumulate dal post-Quirinale faticano a sciogliersi nel pomeriggio di Arcore, in cui Berlusconi si destreggia in colloqui separati prima con Matteo Salvini e poi con Giorgia Meloni. Il leader della Lega arriva 40 minuti prima della Meloni, e va via un'ora prima della presidente di Fdi. A conti fatti il vertice vero e proprio, con tutti i partecipanti al tavolo, dura un'ora. Oltre al caso Musumeci, a scatenare ulteriore tensione è stata anche la questione della legge elettorale con la chiusura totale di FdI a una sua modifica. A fine vertice Silvio Berlusconi ha ribadito ai cronisti l’unità del centrodestra alle prossime amministrative e soprattutto alle prossime politiche ma quello che sembra ancor più certo è che il vertice non è servito a distendere gli animi e che la tensione fra Salvini e Meloni è destinata a salire ulteriormente nelle prossime settimane.
L’Aula del Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 9.30 per l’esame del decreto per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia da COVID-19 in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza e del disegno di legge delega in materia di spettacolo.
Le Commissioni del Senato
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali, con l’Istruzione, svolgerà delle audizioni sul decreto per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). A seguire dibatterà sul ddl sulla rappresentanza d’interessi, sul ddl sulle imprese sociali di comunità, sul ddl per l’istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'amianto e sul ddl sulla disciplina Corte dei conti. La Giustizia si confronterà sul ddl per l’equo compenso per le prestazioni professionali e sulla legge delega per la riforma dell'ordinamento giudiziario, per l'adeguamento dell'ordinamento giudiziario militare, nonché disposizioni in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Csm.
La Difesa esaminerà la relazione sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell'esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento per l’anno 2021. La Finanze dibatterà sul ddl relativo all’imposta di registro sugli Atti giudiziari. La Istruzione esaminerà il ddl sulle competenze non cognitive, il ddl per l'introduzione dell'insegnamento di educazione economica e finanziaria nelle scuole primarie e secondarie, il ddl sull’attività di ricerca e reclutamento di ricercatori e il ddl per la promozione dei cammini come itinerari culturali.
La Agricoltura proseguirà il dibattito sull’affare assegnato sugli aspetti di mercato e tossicologici della filiera del grano duro ed esaminerà il ddl per la definizione della relazione tecnica del tecnologo alimentare, il ddl sull’ordinamento delle professioni di enologo ed enotecnico, il ddl definizione della relazione tecnica del tecnologo alimentare, il ddl per il riconoscimento dell’agricoltore come custode dell'ambiente e del territorio e il ddl per il sostegno dell'agroecologia. La Industria esaminerà la legge annuale per la concorrenza. La Lavoro esaminerà il ddl sul salario minimo orario, il dlgs sulle condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell'Unione europea, il decreto legislativo relativo all'equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza e lo schema di decreto legislativo sul prodotto pensionistico individuale paneuropeo (PEPP). La Salute esaminerà gli Atti europei sul certificato COVID digitale europeo. La Politiche dell’Ue proseguirà il confronto sulla legge di delegazione europea 2021.
L’Aula della Camera
Dopo che ieri è stata posta la questione di fiducia, l’Assemblea della Camera tonerà a riunirsi alle 8.45 per l’approvazione del decreto per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina. Successivamente esaminerà le mozioni sull’energia nucleare di nuova generazione, la proposta di legge per la tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori, le mozioni per la riorganizzazione dell'assistenza sanitaria territoriale, le mozioni per il contrasto della peste suina africana e per il sostegno della filiera suinicola e la pdl per la prevenzione dei fenomeni eversivi di radicalizzazione violenta.
A seguire si confronterà sulle mozioni sulla disciplina di bilancio e governance economica dell’Unione europea, sulle mozioni per il ripristino della festività nazionale del 4 novembre per la celebrazione della Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate, sulla proposta di modifica del codice del Terzo settore, e su alcune relazioni della Giunta per le autorizzazioni. Come di consueto alle 15.00 svolgerà il question time.
Le Commissioni della Camera
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali dibatterà sulla pdl sulle nuove norme per la cittadinanza e sulla pdl per lo scioglimento dei consigli degli enti locali conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso. Successivamente esaminerà le pdl sull’ordinamento e poteri della città di Roma, capitale della Repubblica, la pdl sull’impiego delle guardie giurate all'estero e, con la Giustizia, la pdl per la tutela giurisdizionale nel procedimento elettorale preparatorio per le elezioni della Camera e del Senato. La Giustizia esaminerà la pdl per la perseguibilità del reato di surrogazione di maternità commesso all'estero da cittadino italiano e la pdl relativa alla coltivazione, cessione e consumo della cannabis.
La Esteri si confronterà sulla ratifica del trattato tra Italia e Francia e per una cooperazione bilaterale rafforzata e sulla risoluzione sull'impegno dell'Italia a favore del disarmo nucleare. La Finanze delibererà sull’avvio di un'indagine conoscitiva sulla disciplina fiscale della cessione del credito d'imposta e dello sconto in fattura, con particolare riferimento al rapporto con le banche e il sistema finanziario. La Cultura esaminerà la pdl per l’istituzione della figura professionale dello psicologo scolastico nelle scuole di ogni ordine e grado e le pdl sulla formazione delle classi nelle scuole di ogni ordine e grado.
La Ambiente esaminerà diversi Atti europei sule politiche a favore del clima. La Lavoro dibatterà sulle pdl sulle prestazioni di lavoro accessorio e sulle pdl sui controlli sul personale addetto ai servizi di trasporto. A seguire esaminerà lo schema di decreto legislativo sul prodotto pensionistico individuale paneuropeo (PEPP). La Affari Sociali esaminerà la pdl di delega per il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, e, con la Agricoltura, si confronterà su tre schemi di decreto legislativo relativi alle malattie per la prevenzione e il controllo delle malattie animali che sono trasmissibili agli animali o all'uomo.