Draghi ai leader di UE e G7 rilancia sul sostegno economico all’Ucraina

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi, dalla sua casa di Città della Pieve dove è in isolamento dopo essere risultato positivo al Covid 19, resta molto attento alla crisi internazionale. Il premier ha partecipato a una nuova videocall con Joe Biden, i vertici delle istituzioni europee e gli altri leader del G7 dove è stata ribadita la linea comune. L'inquilino di palazzo Chigi condivide con gli alleati la “forte preoccupazione” per il prolungarsi delle ostilità e “l'esigenza di giungere quanto prima a un cessate il fuoco”, ma piuttosto che alzare i toni e puntare su possibili nuovi aiuti militari (come fa ad esempio il cancelliere tedesco Olaf Scholz che però esclude un intervento diretto della Nato) si concentra sul sostegno finanziario a Kiev. Per Draghi, infatti, il contributo al bilancio ucraino deve essere coordinato in modo efficace, in modo da sostenere la popolazione e consentire alla resistenza di andare avanti. Le istituzioni europee sono al lavoro per dettagliare il nuovo piano di aiuti. In ogni caso, parallelamente, il capo del Governo e gli alleati concordano “sulla necessità di rafforzare la pressione sul Cremlino”, anche con l'adozione di ulteriori sanzioni così da “accrescere l'isolamento internazionale di Mosca”. 

Avanti, poi, con l'impegno comune per diversificare le fonti energetiche riducendo in tal modo la dipendenza dagli approvvigionamenti russi. L’Italia in questo senso continua a fare la sua parte: oggi il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il titolare della Transizione energetica Roberto Cingolani saranno in Angola e domani in Congo per stringere nuovi accordi sulle forniture di gas dopo quelli siglati in Algeria, che pesano per circa 9 miliardi di metri cubi. Non potendo essere presente a Brazzaville, Mario Draghi ieri ha sentito il presidente della Repubblica del Congo Dénis Sassou N'Guesso: i due hanno condiviso l'ampio potenziale del partenariato bilaterale, con un focus particolare sull'energia e si sono ripromessi di incontrarsi presto. 

È scontro tra Renzi e Conte sul Russiagate

Il ritorno sulla scena del cosiddetto Russiagate accende lo scontro tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi. A innescare la contesa è il quotidiano Repubblica che ricostruisce nuovi sviluppi della missione della delegazione Usa in Italia quando l'esecutivo era guidato dal presidente del M5S e che doveva servire ad acquisire informazioni su presunte responsabilità del Governo Renzi nel Russiagate, il complotto che sarebbe stato orchestrato da Mosca per influenzare le presidenziali americane del 2016 e impedire l'elezione di Trump a favore di Hillary Clinton. Il quotidiano rivela di una cena tra l'allora segretario alla Giustizia di Washington Bill Barr e Gennaro Vecchione, ai tempi capo del Dis, su cui Conte non ha mai riferito al Copasir. La circostanza viene cavalcata subito dai renziani ed Ernesto Magorno annuncia: “Chiederò che Giuseppe Conte e Gennaro Vecchione siano nuovamente auditi dal Copasir”. Ettore Rosato parla invece di “uso dei servizi segreti per fini personali” e di “subalternità imbarazzante alla Russia di Putin” da parte del presidente del M5S. Matteo Renzi bolla come “follia pura” l'idea per cui “Obama ed io che organizziamo una truffa elettorale ai danni di Trump”, auspicando “che l'intelligence italiana faccia chiarezza nelle sedi opportune”. Pronta la replica dei parlamentari 5 stelle che chiedono di sentire Matteo Renzi in Copasir.

Poi è lo stesso Giuseppe Conte a entrare nel merito: “Non ero specificamente a conoscenza” della cena tra Barr e Vecchione ribadendo di non aver “mai personalmente incontrato l'allora Attorney General degli Stati Uniti”. Ribadisce, poi, che non c'è stata alcuna “consegna di documenti” agli americani e sottolinea che “il famoso tweet del presidente Trump, del 27 agosto 2019, quello di apprezzamento per “Giuseppi”, “non ha alcun collegamento con questa vicenda, considerato che la richiesta di Barr risale al giugno precedente” e non è mai stata “oggetto di scambi o confronti tra me e l'allora presidente Usa”. Infine lancia la sfida al leader di Iv: “È possibile che il senatore Renzi non abbia mai sentito il dovere, in tutto questo tempo, di andare a riferire al Copasir su questi suoi sospetti?”. La replica non tarda ad arrivare: quanto scritto da Repubblica dimostra che sul Russiagate “o Conte ha mentito al Copasir o Vecchione ha mentito al Copasir o tutti e due hanno mentito agli italiani”, accusa Renzi, lanciando l'attacco: “Guarda Giuseppe che io su di te non ho sospetti, io su di te ho delle certezze”. 

In vista della discussione del Def in Aula i partiti chiedono più deficit

La maggioranza cerca la sintesi tra la lunga lista di impegni e prepara la risoluzione al Def che sarà chiusa solo questa mattina, a ridosso del voto in Aula di Camera e Senato. Sulla necessità di un nuovo scostamento, fatte salve le perplessità di Italia Viva, insistono praticamente tutti i partiti ma il Governo al momento è assolutamente intenzionato ad evitare nuove manovre in deficitche esporrebbero l'Italia a possibili turbolenze sui mercati e lavora al nuovo decreto sostegni sulla falsariga delle priorità indicate proprio nel Def. Al momento il costo di gas e carburanti sono rientrati rispetto alla fiammata a ridosso dell'inizio della guerra in Ucraina ma restano su livelli molto alti. Per le accise si stanno facendo i conti ma l'obiettivo è una proroga del taglio fino a giugno; una delle voci più corpose dovrebbe essere però l'intervento contro il caro-materiali, indispensabile per evitare che si blocchino gli appalti e la realizzazione del Pnrr: servirebbe almeno un miliardo, cui si aggiungeranno, per le imprese, un pacchetto di garanzie per la liquidità accanto a un probabile ulteriore aumento del credito di imposta per le energivore. 

Dovrebbero essere finanziati poi contributi a fondo perduto per i settori in difficoltà, a partire dall'agricoltura, mentre per sostenere le aziende più direttamente coinvolte con Russia e Ucraina dovrebbero essere utilizzate le risorse già a disposizione del fondo di garanzia. Una nuova tranche di fondi dovrebbe arrivare anche a sostegno degli Enti locali e per l'accoglienza dei profughi. Più complicato sarebbe al momento garantire la proroga del Superbonus per le villette. Tra le proposte dei partiti ci sono nuovi paletti alla riforma del fisco, le pensioni, la scuola, la sanità, il taglio del cuneo fiscale. Ciascuna forza politica cerca di inserire le sue priorità: il Pd chiede gli sgravi contributivi per sostenere i salari, i 5 Stelle il cashback e l'addio ai sussidi dannosi, la Lega la pace fiscale e quota 100. 

Salvini e Berlusconi s’incontrano ad Arcore. FdI sempre più isolata

Da una parte Lega e Forza Italia, dall'altra Fratelli d'Italia. Nel giorno in cui Silvio Berlusconi e Matteo Salvini tornano a vedersi ad Arcore, emerge con sempre maggiore evidenza la distanza con il partito di Giorgia Meloni. La ferita aperta in occasione dell'elezione del presidente della Repubblica d'altronde non si è ancora rimarginata e al momento, nonostante l’imminenza delle amministrative, non sono fissati vertici chiarificatori del centrodestra. A ritrovarsi assieme, per l'ennesima volta nel giro di poche settimane, sono invece Berlusconi e Salvini in quello che i rispettivi staff definiscono come un lungo e cordiale incontro che testimonia un forte feeling. I due leader, viene riferito, hanno trascorso assieme il pomeriggio per fare un punto della situazione politica, con particolare riferimento ai decreti in arrivo e alla riforma fiscale, su cui si respira ottimismo e si continua a lavorare senza alzare i toni. Sul tema sia Salvini che Berlusconi sono stati già chiari nei giorni scorsi e hanno ribadito “la necessità di non aumentare le tasse per famiglie e imprese”. E mentre il centrodestra di governo fa asse e si compatta, Fdi resta tagliato fuori. 

“Il vertice Berlusconi-Salvini di Arcore conferma e accentua l'esistenza di due centrodestra non necessariamente ricomponibili”, ammette su Twitter il vicepresidente dei deputati di Forza Italia Gianfranco Rotondi, aggiungendo che “per elettori e aspiranti eletti temo che si approssimi l'ora di una scelta”, che potrebbe palesarsi già al prossimo appuntamento elettorale con le amministrative. Le difficoltà nel fare squadra in diverse città sono note da tempo e l'accordo a Palermo tra Lega e FI sono lì a dimostrarlo. Resta perciò sullo sfondo lo strappo all'interno della coalizione, con Fratelli d'Italia sulle barricate proprio per le mosse degli alleati in Sicilia, una situazione che nei giorni scorsi ha spinto il partito di Giorgia Meloni a chiedere un intervento diretto di Silvio Berlusconi. La mossa però non sembra aver sortito l'effetto sperato, anzi la modalità con cui Fdi si è mossa è stata percepita dalle parti di Forza Italia più che altro come una sorta di provocazione e ha suscitato anche un certo fastidio per il modo irrituale con cui è stata messa in atto. Insomma, non esattamente un clima conciliante. 

L’Aula del Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 14.00 per il confronto sul Documento di economia e finanza 2022 (Def) e sull’annessa relazione. 

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali, con la Giustizia, si confronterà sul disegno di legge per la prevenzione del bullismo e la Giustizia, con l’Esteri, sul ddl di ratifica della Convenzione sulla protezione internazionale degli adulti e del protocollo addizionale alla Convenzione sulla criminalità informatica relativa a razzismo e xenofobia. La Difesa si conforterà sulla relazione sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell'esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento per l’anno 2021. La Commissione Bilancio esaminerà il Documento di economia e finanza (Def) e lo schema di decreto legislativo sulla crisi d'impresa e dell'insolvenza. La Finanze esaminerà il disegno di legge per la tassazione degli strumenti finanziari. 

La Istruzione ascolterà il gen. Giovanni Di Blasio in qualità di direttore generale del grande progetto Pompei. La Agricolturaproseguirà il ciclo di audizioni sul ddl per l’istituzione dell’Agenzia autonoma per l’ippica e sulle disposizioni per la riforma del settore, si confronterà sull’affare assegnato relativo alle problematiche riguardanti aspetti di mercato e tossicologici della filiera del grano duro ed esaminerà il ddl per la trasparenza delle pratiche commerciali della filiera agrumicola, il ddl sull’ordinamento delle professioni di enologo ed enotecnico, il ddl per il riconoscimento dell’agricoltore come custode dell'ambiente e del territorio e il disegno di legge per il sostegno dell'agroecologia.

La Industria esaminerà la legge annuale per la concorrenza, lo schema di decreto ministeriale per la ripartizione per l'anno 2022 del fondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato da destinare a iniziative a vantaggio dei consumatori e, con la Territorio, dibatterà, senza la volontà di modificarlo, il decreto per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.

La Lavoro esaminerà la proposta di direttiva Ue relativa al miglioramento delle condizioni di lavoro nel lavoro mediante piattaforme digitali, il dlgs sulle condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell'Unione europea e il decreto legislativo relativo all'equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza. La Salute esaminerà gli Atti europei sul certificato COVID digitale europeo. La Territorio esaminerà il ddl per la riduzione dell'inquinamento da sostanze poli e perfluoroalchiliche (PFAS) e per il miglioramento della qualità delle acque destinate al consumo umano. Dibatterà poi sul disegno di legge sulla rigenerazione urbana e l’affare assegnato relativo allo scioglimento dei grandi ghiacciai alpini. 

La Politiche dell’Ue proseguirà il confronto sulla legge di delegazione europea 2021.

L’Aula della Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.00 per esaminare il Documento di economia e finanza 2022 (Def). Alle 15.00 svolgerà il question time e dalle 16.00 esaminerà la proposta di legge per la revisione dei modello di Forze armate interamente professionali, la pdl per la prevenzione dei fenomeni eversivi di radicalizzazione violenta, inclusi i fenomeni di radicalizzazione e di diffusione dell'estremismo violento di matrice jihadista, la pdl costituzionale per l'elezione diretta del Presidente della Repubblica, la proposta di legge sull'esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare e le mozioni sulla disciplina di bilancio e governance economica dell'Unione europea

A seguire si confronterà sulle mozioni sul Servizio civile universale, sulla proposta di legge costituzionale sulla base territoriale per l'elezione del Senato della Repubblica, sulle mozioni in materia di energia nucleare di nuova generazione, sulla legge delega per la riforma dell'ordinamento giudiziario, per l'adeguamento dell'ordinamento giudiziario militare, nonché disposizioni in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Csm, sulla mozione per il sostegno del settore agroalimentare in relazione alla crisi ucraina, sulla mozione per il ripristino della festività nazionale del 4 novembre per la celebrazione della Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate, e sulla proposta di legge di modifica del Codice del Terzo settore

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, oggi la Affari Costituzionali esaminerà la Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), riferita all'anno 2021, la pdl sulle nuove norme per la cittadinanza, e le pdl sulle circoscrizioni di decentramento comunale. La Giustizia proseguirà il confronto sulla pdl sulla perseguibilità del reato di surrogazione di maternità commesso all'estero da cittadino italiano e sulle pdl per la tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori. La Esteri, assieme alla Cultura, dibatterà sulle risoluzioni sulla tutela del patrimonio culturale e artistico in Ucraina.

La Bilancio esaminerà la pdl relativa alla disciplina dell'istituto del cinque per mille, la pdl sui termini per la presentazione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza e del disegno di legge del bilancio dello Stato alle Camere. Dibatterà, poi, sulle pdl di disciplina dell'istituto del cinque per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e sullo sul decreto legislativo recante attuazione della direttiva sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi. La Finanze esaminerà la risoluzione sulle iniziative volte a tutelare il risparmio privato e a favorire il suo impiego nell'economia reale. La Cultura esaminerà la risoluzione sulle iniziative a favore delle bande musicali. 

La Ambiente si confronterà sulle pdl di delega al Governo in materia di contratti pubblici, sulla pdl di modifica del codice del terzo settore ed in particolare sulla compatibilità urbanistica dell'uso delle sedi e dei locali impiegati dalle associazioni di promozione sociale per le loro attività. La Trasporti ascolterà Pasquale D'Anzi, direttore generale per la motorizzazione, per i servizi ai cittadini e alle imprese in materia di trasporti e navigazione, in relazione alle problematiche della Motorizzazione civile. La Attività Produttive dibatterà sullo schema di decreto ministeriale per la ripartizione per l'anno 2022 del fondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato da destinare a iniziative a vantaggio dei consumatori. 

La Lavoro svolgerà diverse audizioni sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa al miglioramento delle condizioni di lavoro nel lavoro mediante piattaforme digitali. La Affari Sociali esaminerà il decreto per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia da COVID-19 e la pdl di delega al Governo per il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico. La Agricoltura svolgerà delle audizioni sulle problematiche connesse all'aumento dei costi dei prodotti agricoli a seguito dei recenti sviluppi del conflitto in Ucraina.



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