Il Governo è pronto a varare il nuovo dl Covid. Inizia una lenta riapertura

Il ripristino delle zone gialle con i ristoranti aperti pure a cena ma solo all'aperto, la possibilità di spostarsi nuovamente da una Regione all'altra grazie anche ai certificati verdi, il ritorno della scuola in presenza per i ragazzi delle superiori: da lunedì prossimo in Italia scatteranno quelle aperture ragionate anticipate dal premier Mario Draghi. Le misure sono contenute nella bozza del nuovo decreto Covid atteso a ore in Cdm e approfondito nell'incontro informale andato in scena in videoconferenza tra Governo ed enti locali. Ovviamente non si tratta di un “liberi tutti”: “Facciamo i passi avanti concordati, diamo un primo messaggio di fiducia al Paese. Ma accanto alla parola fiducia ci vuole la parola prudenza per non vanificare gli sforzi fatti finora” avvisa il ministro della Salute Roberto Speranza al tavolo con le Regioni. Il Cts, per bocca del suo portavoce il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro, esprime poi “parere favorevole al mantenimento dello stato di emergenza fino al 31 luglio” alla luce degli scenari epidemiologici e considerato il sovraccarico attuale dei servizi territoriali e ospedalieri. La proroga, per gli esperti, permetterà di affrontare al meglio le misure di contenimento e supportare la campagna vaccinale che vede attualmente come target prioritario le fasce fragili della popolazione. L'imminente allentamento delle restrizioni per le regioni con la situazione epidemiologica migliore non sembra però modificare più di tanto la road map personale del leader della Lega Matteo Salvini che esulta per le riaperture e rilancia immediatamente: “Proporremo in Cdm e in Parlamento la riapertura dai primi di maggio anche delle attività al chiuso e l'estensione almeno fino alle 23 della possibilità di uscire”. Il coprifuoco spostato di un'ora in avanti, per agevolare gli utenti della ristorazione, è stata una richiesta formulata anche dai governatori all'incontro con l'esecutivo sulle riaperture. 

A rappresentare l'esecutivo al tavolo con Regioni, Comuni e Province i ministri Mariastella Gelmini (Affari regionali e Autonomie), Patrizio Bianchi (Istruzione), Roberto Speranza (Salute), Enrico Giovannini (Infrastrutture e mobilità sostenibili), e Luciana Lamorgese (Interno). “L'obiettivo del governo, hanno spiegato i Ministri, è quello di arrivare quanto prima a una presenza al 100% dei ragazzi a scuola, per quanto riguarda ogni ordine e grado”. Nella bozza del dl Covid per quanto riguarda le superiori è specificato che dovrà essere garantita nelle zone rosse l'attività didattica in presenza di almeno il 50% e fino a un massimo del 75% degli studenti; in zona gialla e arancione la didattica in presenza dovrà riguardare almeno il 60% e fino al 100% della popolazione studentesca. Il ritorno in aula, ovviamente, va di pari passo col tema del trasporto pubblico locale che, ricorda il presidente dell'Anci Antonio Decaro, deve essere sicuro: “Non potendo però incrementare i mezzi all'infinito, ricorda, l'unica soluzione è scaglionare entrate e uscite da scuola. Propongo siano i tavoli prefettizi a misurare la percentuale di studenti che può partecipare alle lezioni in presenza, sostenibile sotto il profilo dei trasporti. Una misurazione da fare territorio per territorio”. Insomma, ok puntare al 100% di studenti in aula, ma in sicurezza “per evitare una precipitosa retromarcia”. Per quanto riguarda lo spostamento tra Regioni, il nuovo decreto Covid prevede anche la possibilità di entrare e uscire da zone inserite in fascia rossa o arancione; per potersi muovere però sarà indispensabile avere una certificazione verde, ovvero un documento, che potrà essere sia in formato cartaceo che digitale, che sarà valido per sei mesi per tutti i vaccinati e guariti dal Covid, mentre avrà una durata limitata a 48 ore per chi avrà fatto un tampone con esito negativo. 

Draghi vede sindacati e imprese ed è pronto a chiudere sul Pnrr

Il premier Mario Draghi, dopo aver chiuso il giro politico con LeU, ha incontrato le rappresentanze dei sindacati e delle imprese, poi sarà il momento di tirare le somme, portare il nuovo piano in Cdm, presumibilmente venerdì, e affrontare lunedì e martedì Camera e Senato, per poi spedire tutto a Bruxelles entro il 30 aprile. Complessivamente il piano potrà contare su 221,5 miliardi, ha assicurato il premier nell'incontro con Cgil, Cisl e Uil. “Tutti e tre abbiamo chiesto che le parti sociali, a partire dal sindacato, siano coinvolte e gli abbiamo chiesto di definire un sistema di relazioni sindacali che veda non solo come si gestisce ma anche su come fare le riforme che devono accompagnare il piano. E su questo ha detto che ci incontreremo dopo il 1° maggio per proseguire questa discussione”, ha riferito il segretario generale della Cgil Maurizio Landini al termine dell'incontro, “Non ha chiuso le porte, anzi ha riconosciuto che se si vuole rispettare i tempi c'è bisogno di una mobilitazione sociale positiva in cui le parti sociali e i lavoratori abbiano un ruolo. Sul piano delle parole c'è una disponibilità a un confronto, ora bisognerà tradurli in atti concreti”. L'obiettivo centrale, hanno ribadito i sindacati, deve essere il lavoro, in particolare per giovani, donne e Mezzogiorno. Ecco perché è stato chiesto “che qualsiasi progetto delle 6 missioni indichi anche quanti posti di lavoro questi investimenti creano”. 

Lavoro centrale anche per Confindustria: “È un'emergenza assoluta”, ha detto a Draghi il presidente Carlo Bonomi “tra febbraio 2020 e febbraio 2021, abbiamo perso 945 mila occupati, soprattutto giovani, donne, occupati a tempo e autonomi, nonostante il blocco dei licenziamenti assunto solo in Italia”. Per il leader di viale dell'Astronomia ci sono due strade da seguire: “ridurre la soglia d’accesso al contratto di espansione portandola a 50 dipendenti dagli attuali 250, collegando questa misura ai bonus per l’assunzione di giovani e donne, e rimuovendo contestualmente le causali previste nel DL Dignità sui contratti a tempo determinato” e poi andare avanti con le riforme strutturali, degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro. Per Bonomi sul Pnrr serve "un sistematico coinvolgimento delle parti sociali nell’attuazione del Piano, in linea con le indicazioni europee. Una vera e propria rete nazionale, composta da soggetti pubblici e privati, per monitorare ed elaborare costantemente i dati e le informazioni necessari ad accompagnare l’esecuzione dei progetti”. E poi “una governance del Piano snella, la cui cabina centrale presso il Mef si occupi non solo della gestione dei flussi finanziari e rendicontazione dei progetti ma dia supporto operativo alla gestione del PNRR ed elabori, in caso di ritardi, azioni correttive. 

È ancora scontro nella maggioranza sul ddl Zan

È ancora scontro nella maggioranza sul ddl Zan contro l'omofobia. Il muro contro muro si materializza di nuovo in Commissione Giustizia al Senato: il presidente Andrea Ostellari (Lega), al termine dell'Ufficio di presidenza, spiega che nessun disegno di legge è stato incardinato registrando “mancanza di condivisione sul metodo all'interno dei gruppi di maggioranza” e sottolinea che “non è pensabile che questa si spacchi su alcuni provvedimenti”. Quindi chiede che vi sia un chiarimento politico fra i capigruppo affinché si trovi l'accordo sulla programmazione dei lavori per l'Aula; “Chiamerò i capigruppo e avviserò il presidente del Senato”, spiega ancora. Ma se la Lega con il senatore Simone Pillon insiste sottolineando che da parte del Carroccio è stato dato l'assenso a procedere su una decina di altri provvedimenti e che chi continua sulla strada del “ddl Zan o morte si prende la responsabilità di spaccare la maggioranza”, Pd e M5S insorgono e accusano “Non c’è stata discussione in ufficio di presidenza. Pd, M5S, Autonomie, Iv e Leu hanno ribadito la necessità di incardinare il testo. Di fronte a questa richiesta c’è una posizione legittima della Lega che dichiara di non voler aprire il dibattito e una posizione lesiva delle regole fondamentali del funzionamento del Parlamento da parte del presidente che riconosce alla Lega una sorta di veto sull'avanzamento dei lavori”, osserva il vicepresidente del gruppo Pd Franco Mirabelli che sulla investitura dei capigruppo da parte di Ostellari osserva “la Conferenza farà quello che decide di fare”. 

Finora il presidente Ostellari “si era mosso nel perimetro del regolamento” utilizzandone gli strumenti, ma quando questi sono stati esauriti “ha travalicato”, nota la senatrice M5S Alessandra Maiorino che attacca: “Ha tolto il potere della Commissione” di votare, e non solo, fa notare: mentre sul ddl contro l'omofobia la Lega fa muro, in Commissione Affari costituzionali ha “presentato 245mila emendamenti” al disegno di legge costituzionale che introduce la tutela dell'Ambiente nella Costituzione. Durante la riunione dell'Ufficio di presidenza, si apprende, anche Forza Italia si è detta disposta ad aprire il confronto sul provvedimento. Intanto, in una nota, Ostellari, ribadisce: “Prendo atto della spaccatura fra i rappresentati dei gruppi di maggioranza in Commissione e segnalo come questa renda impossibile procedere serenamente con i lavori. Per questo chiedo un confronto politico sul metodo ai presidenti dei gruppi del Senato. Disegni divisivi come il ddl Zan non possono rallentare l'agenda della maggioranza. Se c’è l'urgenza di intervenire a tutela delle vittime di violenza, al di là degli orientamenti sessuali di ciascuno, inasprendo le pene per i reati contro la persona, la Lega c’è. Ma le battaglie di bandiera sono inaccettabili in questa fase delicata di rilancio del nostro Paese”.

L’Aula del Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi ì alle 16.30 per l’approvazione definitiva del decreto per il riordino dei Ministeri

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il decreto sulle misure di contenimento del COVID-19, il decreto per il riordino dei ministeri, il ddl sul quorum per la validità delle elezioni comunali e il ddl d’intesa con l'Associazione Chiesa d'Inghilterra. La Bilancio, assieme alla rispettiva della Camera, concluderà il ciclo di audizioni sul Documento di economia e finanza 2021 (Def) ascoltando il Presidente dell'Ufficio parlamentare di bilancio (UPB). A seguire, con la Finanze, inizierà l’esame degli oltre 2800 emendamenti presenti al decreto sostegni. La Lavori Pubblici esaminerà sul decreto in materia di trasporti e per la disciplina del traffico crocieristico e del trasporto marittimo delle merci nella laguna di Venezia. La Agricoltura esaminerà la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai conti economici dell'agricoltura regionali, svolgerà delle audizioni sulle ddl per la disciplina delle professioni del settore cinofilo. La Industria svolgerà alcune audizioni nell'ambito dell'affare assegnato relativo alle aree di crisi industriale complessa con specifico riferimento a quella di Gela. La Lavoro esaminerà la proposta di direttiva del Parlamento europeo sul principio della parità di retribuzione tra uomini e donne sul lavoro attraverso la trasparenza delle retribuzioni e meccanismi esecutivi. La Territorio esaminerà il ddl per la rigenerazione urbana. Infine la Politiche dell’UE si confronterà sulla Legge europea 2019-2020.

L’Aula della Camera

L’Aula della Camera tornerà a riunirsi alle 10.00 per esaminare il decreto legge sulle misure urgenti per fronteggiare la diffusione del Covid-19, le mozioni sull’inadempienza bancaria e crediti deteriorati, la proposta di legge costituzionale in materia di elettorato per l'elezione del Senato della Repubblica, le mozioni sulle infrastrutture digitali efficienti e sicure per la conservazione e l'utilizzo dei dati della pubblica amministrazione, e la relazione della Giunta per le autorizzazioni sulla richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità nell'ambito di un procedimento penale nei confronti di Fabio Porta, deputato all'epoca dei fatti. 

Come di consueto alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il decreto per il differimento di consultazioni elettorali per l'anno 2021 e, con la Bilancio, la pdl di modifica al testo unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti locali e altre disposizioni in materia di status e funzioni degli amministratori locali, di semplificazione dell'attività amministrativa e di finanza locale. La Giustizia, con la Affari Sociali, dibatterà il decreto sulla disciplina sanzionatoria in materia di sicurezza alimentare. Esaminerà poi la legge delega per la riforma dell'ordinamento giudiziario e per l'adeguamento dell'ordinamento giudiziario militare, nonché disposizioni in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Csm. Alle 15.00 l’Esteri ascolterà il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini sulla politica estera dell'Italia per la pace e la stabilità nel Mediterraneo. La Difesa svolerà delle audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla pianificazione dei sistemi di difesa e sulle prospettive della ricerca tecnologica, della produzione e degli investimenti funzionali alle esigenze del comparto difesa. La Bilancio esaminerà il Documento di economia e finanza 2021 (Def). 

La Finanze esaminerà la pdl sulla trasparenza nel settore dell'assicurazione obbligatoria per i veicoli a motore e per il contrasto dell'evasione dell'obbligo assicurativo. La Cultura esaminerà lo schema di decreto ministeriale recante la tabella delle istituzioni culturali da ammettere al contributo ordinario annuale dello Stato per il triennio 2021-2023. La Ambiente, con la Trasporti, esaminerà la risoluzione per migliorare la competitività dei sistemi portuali, anche attraverso la semplificazione della disciplina del dragaggio. La Trasporti si confronterà sulla legge quadro in materia di interporti. La Commissione Attività produttive esaminerà la pdl per la promozione delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative e ascolterà il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Bruno Tabacci sulla politica spaziale e aerospaziale del Governo. La Lavoro esaminerà la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio per il rafforzamento del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne. La Affari Sociali si confronterà sulla risoluzione per la tutela della salute fisica e mentale dell'infanzia e dell'adolescenza nel quadro delle misure per contrastare l'emergenza epidemiologica da Covid-19. La Agricoltura esaminerà le pdl sull’agricoltura contadina.



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