Draghi valuta nuove misure, Salvini frena su tamponi a vaccinati

I dati di oggi sull’andamento della pandemia saranno centrali per le decisioni di Mario Draghi e Roberto Speranza. Poi, di concerto con gli altri Ministri, il premier deciderà se e quali misure mettere in campo per tenere sotto controllo i contagi e la variante Omicron durante il Natale. Il presidente del Consiglio lo dice chiaro: “Nulla è stato ancora deciso. La decisione verrà presa sulla base dei dati dell'ultimo sequenziamento per vedere la velocità di diffusione della variante Omicron, e per questo abbiamo aspettato e aspettiamo fino a mercoledì o giovedì”. Draghi non vuole abbassare la guardia: “C'è ancora da lavorare ed essere attenti. Bisogna procedere con la massima velocità alla terza somministrazione del vaccino”. Per farlo, una delle ipotesi sul tavolo è quella di ridurre la durata del Green pass dai nove attuali a sette o addirittura cinque mesi. I dati che arrivano dalle terapie intensive dimostrano che i vaccini funzionano. Lontana, invece, l'opzione obbligo: sul tema partiti e Governatori sono divisi, intanto si verifica l'efficacia e la possibile messa in atto di nuove misure. Tra le ipotesi c'è quella di prevedere l'obbligo di tampone anche per i vaccinati per l’accesso agli stadi o altri eventi che prevedano assembramenti (come le discoteche). 

La sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali apre: “Non escludo questa misura; se verrà fatta è per tutelare la salute di ogni cittadino, che è la priorità del Governo”. Matteo Salvini sottolinea: “Contiamo che i sacrifici chiesti agli italiani non si rivelino vani o inutili. Perché c'è gente che ha fatto una, due o tre dosi di vaccino e chiedere pure il tampone mi sembra una cosa da approfondire”. Più difficile, ma non escluso, che si arrivi a un lockdown notturno, il vecchio coprifuoco cioè, ma da applicare solo ai non vaccinati. Ancora in campo, poi, anche se non convince molto Draghi, la possibilità di estendere l'obbligo di mascherina all'aperto a tutto il territorio nazionale: è già così in zona gialla, mentre in zona bianca è valido solo per i luoghi a rischio assembramento. Intanto qualcuno già si muove: Nicola Zingaretti ha firmato l'ordinanza che impone l'uso della mascherina in tutto il Lazio dal 23 dicembre al 23 gennaio. Le decisioni saranno prese dopo l'analisi dei dati, ma intanto l'opposizione è sulle barricate e Giorgia Meloni risparmia il premier ma ha le idee chiare sulle responsabilità: “Nonostante il Green Pass e il Super Green Pass, tornano le restrizioni e le limitazioni durante le festività. Il fallimento di Speranza è ufficiale, chiederne le dimissioni è un atto dovuto”.

Scholz ha incontrato Draghi. Nasce un nuovo asse in Ue

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha incontrato a palazzo Chigi il nuovo cancelliere tedesco Olaf Scholz nel primo bilaterale dopo il suo l'insediamento. Il premier è stato chiaro nel definire questo incontro “l'inizio di un percorso” per una relazione più salda tra Italia e Germania. Si parte da un “piano d'azione” comune e consultazioni più serrate tra i due Governi, spiega Scholz. Il nodo resta la riforma del patto di stabilità europeo: il tedesco resta prudente, rinvia all'uso della flessibilità che già c’è, ma sulle regole degli aiuti di Stato per le spese in transizione ecologica c’è apertura: “Le posizioni si avvicineranno”, è ottimista Draghi. E anche sui migranti la delegazione italiana registra passi avanti: spunta, secondo fonti diplomatiche, un'idea tedesca di concedere la possibilità ai richiedenti asilo di spostarsi dal Paese di prima accoglienza dopo un anno, alleggerendo così gli Stati, come l'Italia, che sono spesso luogo di approdo dei migranti. C’è il Covid in cima alle preoccupazioni dei due presidenti, con l'incalzare di Omicron: in un ribaltamento di ruoli rispetto al passato, è l'Italia il “modello” da seguire dice Scholz, a più riprese. Berlino ha copiato a Roma il Cts e anche la scelta di mettere “un generale alla guida” dell'emergenza. L'Italia è un “esempio luminoso”, afferma, nella campagna di vaccinazione. Ma, dopo la controversa scelta italiana di disporre tamponi per i viaggiatori europei anche se vaccinati, ribadisce la necessità di un approccio unico in Europa. 

Scholz sceglie Roma, dopo Parigi e Varsavia, per il suo debutto sulla scena internazionale. Con Draghi si ferma a parlare per oltre mezz'ora, prima del colloquio bilaterale allargato alle delegazioni. In quella sede potrebbe avergli chiesto delle sue intenzioni per l'immediato futuro, se a Palazzo Chigi o al Colle. “L'Italia deve essere felice di avere al vertice un uomo così competente”, afferma Scholz in conferenza stampa e ricorda la “conoscenza di lunga data”, che dà subito concretezza alla volontà di rafforzare le relazioni bilaterali. Dopo la firma del Trattato del Quirinale con la Francia, sull'asse Roma-Berlino ora si avvia un percorso: presto per dire, afferma il presidente del Consiglio, se porterà “alla firma di un trattato, un memorandum, un protocollo d'intesa”, l’intenzione comune è lavorare con Parigi, nell'imminente semestre di presidenza francese dell'Ue, su temi come quello della difesa comune. Draghi e Scholz concordano sulla necessità di superare la regola delle decisioni all’unanimità sul terreno delle risposte alla crisi. Attenzione è stata data anche al tema della transizione ecologica: sugli investimenti verdi si registra la più ampia disponibilità da parte tedesca. “Una Unione più forte e coesa” su questi temi, afferma Draghi, è nell'interesse di tutti, della Germania e dell'Italia, “Vogliamo rafforzare la cooperazione in ambito scientifico, tecnologico, della ricerca”, aggiunge, con “progetti di interesse europeo comune, in campi cruciali per il futuro, come l'idrogeno, la microelettronica, le batterie per auto elettriche”.

Mattarella davanti alle Alte cariche dello Stato rilancia lo spirito costruttivo

Nello scambio di auguri in vista delle festività natalizie, l'ultimo del suo mandato, con le Alte cariche dello Stato Sergio Mattarella è molto chiaro nel ribadire la necessità che lo “spirito collaborativo” che tutti i livelli istituzionali hanno messo in atto durante la pandemia diventi “un tratto stabile dei rapporti istituzionali”. Il Capo dello Stato lancia un appello a “chiarezza e lealtà come premesse indispensabili di una piena, e comune, assunzione di responsabilità di fronte ai rischi che sono tuttora davanti a noi”.  Ci sono tutte le massime cariche istituzionali sedute nella sala dei Corazzieri del Quirinale, anche se in regime ridotto: dei 500 invitati, quelli prima del Covid-19, ce sono solo 150. Rigide le misure anti-contagio cui non si sottraggono il premier Mario Draghi con tutto il Governo schierato, i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico ed Elisabetta Alberti Casellati, e il presidente della Consulta Giancarlo Coraggio. Mattarella ha riconosciuto il grande impegno profuso dal normale cittadino come dalle più alte cariche dello Stato, tracciando un “bilancio positivo” di un anno che si sta per concludere “di lavoro intenso”. Il Paese è stato messo in sicurezza di fronte alla minaccia del virus ed è stata avviata “la ripresa della vita economica e sociale del Paese”. I dati sono incoraggianti: “il tasso di crescita del Pil nazionale sarà tra i più alti tra i Paesi dell'Unione. A questo si aggiunge un recupero di posti di lavoro, una ripresa dei ritmi produttivi e dei consumi e un apprezzabile miglioramento della fiducia delle famiglie e delle imprese”, dice fiero. E sul fronte Covid gli italiani hanno dato prova di maturità scegliendo i vaccini come “migliore arma di difesa”. 

Per questo, sottolinea, “dobbiamo continuare senza incertezza su questa strada. Così ci potremo assicurare la più alta protezione possibile”. Un invito chiaro a procedere con la terza dose. “Le poche eccezioni non scalfiscono in alcun modo l'esemplare condotta della quasi totalità degli italiani", rimarca Mattarella, relegando i no-vax a una minoranza, spesso troppo raccontata. Ma oltre la pandemia, restano ancora molte cose da fare: Mattarella non nasconde le morti sul lavoro “scandalosamente gravi”, l'occupazione che continua a restare a livelli troppo bassi e la lotta all'evasione fiscale ancora non è decollata. L'Italia ha dato comunque dimostrazione di essere un grande Paese, quando fa dell'unità la sua arma principale. È in questo passaggio che il capo dello Stato si rivolge ai partiti, lodandoli per aver realizzato “il tempo dei costruttori”. Ora a poco più di un mese dalla fine del suo settennato, Mattarella augura al Paese che lo stesso spirito si riproponga, mettendo “in secondo piano divisioni e distinzioni legittime, diversità programmatiche e sensibilità politiche e culturali per privilegiare un lavoro comune nell'interesse nazionale”; l’“atteggiamento costruttivo” che ha “accomunato sovente maggioranza e opposizione” non dovrà perdersi quando il Parlamento sarà chiamato a eleggere il suo successore.

L’Aula del Senato

Dopo che ieri ha approvato definitivamente la legge delega in materia di disabilità, l’Assemblea del Senato dovrebbe tornare a riunirsi alle 9.30, anche se probabilmente l’orario slitterà al pomeriggio, per la discussione della legge di bilancio 2022 e il bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il decreto sulle misure urgenti per il contenimento dell'epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali, e svolgerà diverse audizioni sul disegno di legge per l’inserimento in costituzione del diritto di accesso allo sport. Per quanto riguarda la manovra, ieri notte la Commissione Bilancio ha iniziato, dopo settimane di stallo, a votare. Secondo quanto si apprende le votazioni dovrebbero andare avanti sino al pomeriggio per poi inviare il provvedimento in Aula. La Istruzione si confronterà sullo schema di decreto ministeriale recante adozione del Piano nazionale d'azione per la promozione della lettura per gli anni 2021-2023. La Agricoltura ascolterà i rappresentanti del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA) sull'affare assegnato relativo all'uso del glifosato e quelli del Consorzio olivicolo italiano sull'affare assegnato sulle problematiche connesse alla realizzazione di un nuovo piano per l'olivicoltura. 

L’Aula della Camera

Dopo che ieri il Governo ha posto la questione di fiducia, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 8.30 per approvare in prima lettura il decreto per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose. A seguire esaminerà la Legge europea 2019-2020.

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà la pdl per la disciplina dell'attività di rappresentanza d’interessi, le proposte di legge per il coordinamento in materia di politiche integrate per la sicurezza e di polizia locale, la pdl per la prevenzione dei fenomeni eversivi di radicalizzazione violenta, inclusi i fenomeni di radicalizzazione e di diffusione dell'estremismo violento di matrice jihadista, la pdl per il riconoscimento delle peculiarità delle Isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall'insularità, la pdl sul rilascio del permesso di soggiorno alle vittime del reato di costrizione o induzione al matrimonio e la pdl per l'introduzione del rinvio parziale delle leggi di conversione dei decreti legge da parte del Presidente della Repubblica e di limiti costituzionali alla decretazione d'urgenza. La Giustizia si confronterà sulla pdl per la disciplina del rapporto di collaborazione professionale dell'avvocato in regime di monocommittenza, sulla proposta di legge in materia di dichiarazione di morte presunta dell'assente. La Esteri si confronterà sulla risoluzione sull'impegno dell'Italia a favore del disarmo nucleare. 

La Difesa si confronterà su alcuni schemi di decreti per l’acquisizione di diverse tipologie di sistemi d’arma. La Bilancio proseguirà il confronto sullo schema di decreto legislativo recante istituzione dell'assegno unico e universale per i figli a carico. La Finanze si confronterà sulla legge di delega al Governo per la riforma fiscale. La Cultura ascolterà la Presidente del CNR Maria Chiara Carrozza sulle prospettive di sviluppo dell’Ente. La Ambiente dibatterà su diversi Atti europei inerenti alle politiche d’azione sul clima. La Trasporti ascolterà l'amministratrice delegata di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) Vera Fiorani sullo stato di realizzazione delle opere commissariate ed esaminerà la risoluzione per il mantenimento della proprietà italiana delle infrastrutture portuali nazionali, per la semplificazione delle zone economiche speciali (ZES) e delle zone logistiche speciali (ZLS) e per il completamento delle infrastrutture di collegamento nell'ambito della rete TEN-T.

La Commissione Attività Produttive proseguirà le audizioni sull’indagine conoscitiva sulla ripresa economica delle attività turistico-ricettive della montagna invernale in funzione delle riaperture previste a partire dalla stagione 2021/2022 e si confronterà, in sede di comitato ristretto, sulle pdl per la promozione delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative mediante agevolazioni fiscali, incentivi agli investimenti e all'occupazione e misure di semplificazione. La Lavoro proseguirà il dibattito sulle pdl per la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche. La Agricoltura esaminerà la pdl per il contrasto al bracconaggio ittico nelle acque interne. La Politiche dell’Ue deliberà una deroga all’indagine conoscitiva sugli strumenti per la prevenzione e la riduzione delle procedure di infrazione a carico dell'Italia.



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