Forte tensione tra Conte e alcuni Governatori sul Coronavirus
Il premier Giuseppe Conte prova a mettere ordine nel caos generato in tutta Italia dall'allarme per il Coronavirus. Spiega che all'origine di uno dei focolai c’è stata la gestione “di un ospedale” non in linea con i protocolli. Poi chiede anche ai presidenti delle Regioni fuori dall'area del contagio di non agire da soli, senza indicazioni da Roma. Ma le sue parole scatenano un putiferio e rompono il fair play che c'era stato finora anche con i governatori leghisti, riportando in primo piano lo scontro in atto con Matteo Salvini. “Conte usa parole quasi fasciste, evoca i pieni poteri, si dimetta”, dice Riccardo Molinari a nome della Lega. Conte intanto istituisce un tavolo di coordinamento quotidiano tra governo e regioni nella sede della Protezione civile. L'obiettivo è anche prevenire episodi come quello della quarantena imposta in Basilicata agli studenti che sono tornati dal Nord. O della sua telefonata, a conferenza stampa in corso, al presidente delle Marche Luca Ceriscioli che stava per annunciare la chiusura delle scuole: il premier gli chiede di non farlo e il governatore, immediatamente, si adegua.
Anche con i governatori del Nord, che fronteggiano il contagio, Conte sceglie la linea del filo diretto: su quel filo punta per tenere l’unità nazionale contro il Coronavirus. A tarda sera però i rapporti sembrano vacillare quando Conte dice che per governare l'emergenza il governo è pronto non solo, come annunciato dal ministro Francesco Boccia, a impugnare decisioni fuori asse delle regioni, ma anche a intervenire al loro posto in materia di sanità. “Un'idea irricevibile e per certi versi offensiva”, dice il lombardo Attilio Fontana, che rivendica quanto fatto dalle Regioni e aggiunge che a questo punto inizierà a ricordare di aver avvertito il governo un mese fa dei rischi di contagio. “Qualche risposta è mancata dal governo”, attacca anche il ligure Giovanni Toti. Si rompe così lo spirito da unità nazionale che aveva segnato finora la gestione dell'emergenza. Conte in serata annuncia anche un “tavolo con tutti i partiti” a Palazzo Chigi e spiega che inviterà anche Matteo Salvini. “Ma la smetta di speculare”, aggiunge spazientito. Il leader della Lega era sembrato abbassare i toni, dicendosi pronto a collaborare con proposte e rispondere a una chiamata del premier. Ma in realtà non depone le armi, sposta solo un po' più in là, a emergenza placata, la richiesta di dimissioni di chi nel governo si è mostrato incapace perché “ha aspettato il morto per agire”.
È questo il fronte caldo, nelle ore in cui torna a riunirsi la Camera. Al Senato si annuncia l'installazione di scanner termici all'ingresso. E anche per i deputati la parola d'ordine è “prima la salute”: sono in stand by le polemiche nel governo, anche se non si arrestano i contatti per allargare la maggioranza con un gruppo di responsabili e Matteo Renzi ribadisce che “passata l'emergenza” dovrà chiarirsi con Conte. Ma la mascherina indossata in Aula dalla deputata di Fdi Maria Teresa Baldini dice a tutti che è il momento di occuparsi d'altro: il deputato leghista Guido Guidesi, per dire, è a Codogno in quarantena. +Europa chiede di rinviare, ma ad ora senza successo, il referendum costituzionale previsto il 29 marzo. L'opposizione si lamenta, perché' in Aula si vota il decreto sulle intercettazioni. La richiesta è portare in Aula prima il decreto sul Coronavirus approvato sabato notte.
Oltre al Coronavir sono tanti i dossier aperti nel Governo
La diffusione del Coronavirus sta monopolizzando gli sforzi del governo, che deve fare fronte a un'emergenza che sta scoppiando con forza dirompente, eppure sul tavolo di Palazzo Chigi i dossier aperti sono molti. Alcuni dei quali di una certa urgenza o, quantomeno, rimandati per troppo tempo. Come il Family act studiato dalla ministra Elena Bonetti, che sarebbe dovuto arrivare nel Cdm convocato per questa sera. Da come si sono messe le cose, però, non è per nulla sicuro che la riunione si terrà. Dovrà attendere tempi migliori anche il testo di Francesco Boccia sull'Autonomia. Il ministro degli Affari regionali era arrivato a un punto condiviso, con un provvedimento rivisto rispetto a quello elaborato dal predecessore, la leghista Erika Stefani, ma comunque accettato dalle varie Regioni interessate, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. A un millimetro dal nuovo passaggio in Cdm, però, il processo si è fermato per fare posto alle misure di prevenzione e contrasto dell'emergenza coronavirus.
Le questioni più scottanti non si fermano nonostante i riflettori siano puntati altrove. È il caso dei tavoli di crisi aziendali, che interessano migliaia di lavoratori in tutta Italia. I ministeri competenti sono comunque al lavoro, ma i casi Whirlpool, Alitalia, Air Italy, ex Ilva sono ancora senza soluzione. C'è grande attesa, poi, per la riforma dell'Irpef, che dovrà completare il progetto politico del governo iniziato con la legge di Bilancio e il taglio del cuneo fiscale. Una misura che entro l'anno porterà nelle tasche dei lavoratori italiani 100 e non più 80 euro, allargando anche la platea dei beneficiari. In stand by resta pure il braccio di ferro nella maggioranza, con Matteo Renzi che ha congelato la polemica e la possibile uscita di Italia viva dal governo a dopo la fine dell'emergenza sanitaria. Sul piatto restano le tre proposte dell'ex premier, con la prescrizione, cancellazione di Reddito di cittadinanza e la discussione sulla riforma costituzionale che porti al “Sindaco d'Italia” in primo piano. L'incontro con il premier, Giuseppe Conte, è rimandato a data da destinarsi, ma lo scontro è solo in standby.
L’Aula del Senato
L’Aula del Senato tornerà a riunirsi alle 16.30 per la discussione del decreto legge per l'istituzione del Ministero dell'istruzione e del Ministero dell'università e della ricerca.
Le Commissioni del Senato
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il decreto milleproroghe. La Giustizia svolgerà diverse audizioni sul ddl relativo alla magistratura onoraria. La Finanze esaminerà lo schema di decreto legislativo relativo alle commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta, lo schema di decreto legislativo sugli obblighi in materia d’imposta sul valore aggiunto per le prestazioni di servizi e le vendite a distanza di beni, e lo schema di decreto legislativo sullo scambio automatico obbligatorio d’informazioni nel settore fiscale relativamente ai meccanismi transfrontalieri soggetti all'obbligo di notifica. La Commissione Istruzione concluderà l’esame del decreto legge per l'istituzione del Ministero dell'istruzione e del Ministero dell'università e della ricerca.
La Lavori pubblici ascolterà i rappresentati di RFI sullo schema di aggiornamento 2018-2019 del Contratto di programma - parte investimenti 2017-2021 tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rete ferroviaria italiana. La Commissione Agricoltura svolgerà diverse audizioni sulla pdl per la limitazione alla vendita sottocosto di prodotti agricoli e il divieto di aste a doppio ribasso, alcune nell’ambito dell’affare assegnato sulle problematiche connesse al tema dei cambiamenti climatici con particolare riferimento al loro impatto sul settore agricolo e altre sulle problematiche concernenti i consorzi di bonifica e d’irrigazione. Esaminerà, in sede di comitato ristretto, il ddl sulla produzione e commercializzazione dei tartufi e il disegno di legge sull’agricoltura biologica.
L’Industria svolgerà diverse audizioni sullo schema di decreto legislativo sulle norme comuni per il mercato interno del gas naturale e lo schema di decreto legislativo sull'efficienza energetica. Alle 10.30, in sede riunita con la Politiche dell’UE e con le rispettive della Camera, ascolterà una delegazione della Commissione Mercato interno e protezione dei consumatori del Parlamento europeo (IMCO). La Lavoro, alle 15.15, ascolterà la Ministra del lavoro e delle politiche sociali Nunzia Catalfo sugli indirizzi generali del suo Dicastero. Con la Politiche dell’Ue e le rispettive della Camera, ascolterà il Commissario europeo per il lavoro e i diritti sociali Nicolas Schmit sulle tematiche di sua competenza. La Territorio, con la Esteri, esaminerà il disegno di legge di ratifica ed esecuzione di alcuni Protocolli sulla responsabilità civile nel campo dell'energia nucleare. Infine la Politiche dell’UE su confronterà sulla relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2020.
L’Aula della Camera
L’Aula della Camera tornerà a riunirsi alle 15.00 per la discussione del decreto, già approvato dal Senato, sulla disciplina delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni. Secondo quanto è stato deciso dalla Conferenza dei Capigruppo alle 16.35 è previsto il voto di fiducia e successivamente l’esame degli ordini del giorno ai quali seguiranno le dichiarazioni di voto finale e il voto finale sul provvedimento.
Le Commissioni della Camera
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali proseguirà il ciclo di audizioni sulle pdl relative alle nuove norme sulla cittadinanza e ascolterà i rappresentanti dell'INPS nell'ambito dell'esame della proposta di legge per la promozione del regolare soggiorno. La Finanze svolgerà audizioni sulla pdl relativa alle agevolazioni fiscali per favorire la diffusione dei veicoli alimentati ad energia elettrica. La Commissione Ambiente ascolterà i rappresentanti dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) e dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) sullo schema di decreto legislativo sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Proseguirà le audizioni sulla proposta di legge per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna. La Trasporti svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo relativo alla quantificazione iniziale e alla formazione periodica dei conducenti di taluni veicoli stradali adibiti al trasporto di merci o passeggeri. La Affari Sociali esaminerà il decreto coronavirus. La Commissione Agricoltura ascolterà i rappresentanti dell'Associazione industriali delle carni e dei salumi (ASSICA) sullo schema di decreto ministeriale recante disposizioni per l'indicazione obbligatoria del luogo di provenienza nell'etichetta delle carni suine trasformate.