Sul green pass oggi si decide su scuola e trasporti. La Lega sale sulle barricate
Mario Draghi vuole mettere un punto al decreto legge che introduce le nuove misure del green pass su trasporti e scuola. Oggi ha convocato la cabina di regia e poi il Cdm per dare il via libera alle misure. Nessuna decisione è stata ancora presa, e sul tavolo restano ancora i nodi relativi all'utilizzo del certificato per i trasporti a lunga percorrenza con la maggioranza spaccata sull'entrata in vigore. La data più probabile è quella del 30 agosto, anche se i più prudenti vorrebbero anticipare al 23, arginando i contagi del rientro dalle ferie. Il green pass intanto sarà attivo dal 6 agosto, come già previsto dal precedente decreto. Altro punto di discussione il suo utilizzo per il personale scolastico. Su questo tema il premier vuole attendere i dati che il Commissario Figliuolo ha chiesto alla Regioni, numeri aggiornati in base all'andamento della campagna vaccinale su docenti e non docenti (con chiara richiesta di scorporare le sue categorie), che dovranno arrivare entro il 20 agosto. È questa la data segnata in rosso e oltre la quale il premier non intende andare per non compromettere la riapertura delle scuole in presenza a settembre. Per questo motivo è molto probabile che oggi, al termine del Cdm convocato alle 16.00, Draghi non annunci alcuna decisione, piuttosto torni ad esortare il mondo dell'istruzione a un atto di responsabilità civile e morale.
La lettera inviata ai governatori dalla struttura commissariale, rimarca l'attenzione del generale e del governo sul tema scuola. Secondo i dati in possesso sono sei le Regioni fanalino di coda della campagna: Liguria, Calabria, Sardegna, Sicilia e le provincie di Trento e Bolzano. Oggi sarà anche il giorno della presentazione del piano scuola alle Regioni, con il ministro Patrizio Bianchi che illustrerà le regole della ripartenza di settembre. Secondo il documento non molto cambia da settembre 2020. Il vero banco di prova, tuttavia, sarà la cabina di regia convocata alle 11.30, durante la quale Draghi dovrà fare la sintesi e trovare un compromesso tra l'anima più rigorista e quella più aperturista. La Lega, infatti, ha alzato la posta ponendo sul tavolo cinque punti da introdurre “per agevolare la stagione turistica, e non solo. Misure improntate al pragmatismo ed alla semplificazione” secondo il ministro del Turismo Massimiliano Garavaglia, che dice no al Green Pass per minorenni, per fiere e sagre all'aperto, per servizi interni agli alberghi. Inoltre per leghista non deve esserci nessun vincolo per i mezzi di trasporto, mentre per bar e ristoranti al chiuso potrebbe bastare “l'autocertificazione”. Richieste su cui lo scontro è assicurato e che vedrà sulle barricate soprattutto il ministro della Salute Roberto Speranza.
Il Governo è pronto a nominare i vertici dell’Agenzia per la cybersicurezza
Dopo l’approvazione in via definitiva da parte del Senato al decreto sulla cybersicurezza, oggi il Consiglio dei ministri chiuderà il cerchio sull'Agenzia. Se il timing verrà rispettato, il Cdm varerà i numerosi decreti attuativi legati al provvedimento. Mentre per il vertice dell'Agenzia è in pole Roberto Baldoni, vice direttore del Dis e architetto del Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica. Il cronoprogramma prevede dapprima il via libera del Cdm sulla sua nomina, poi una volta informato il Copasir e ottenuto il via liberà, il Presidente del Consiglio Mario Draghi potrà varare il Dpcm di nomina. La messa in campo dell'Agenzia arriva in uno dei momenti più critici nella storia recente italiana in fatto di sicurezza informatica, con l'attacco hacker che ha mandato in tilt il sistema della Regione Lazio e sul quale oltre alla Polizia Postale, indagano Fbi e Europol.
L'attacco tuttavia, non ha velocizzato più del dovuto la nascita dell'Agenzia, che il governo comunque voleva in tempi rapidi. Due Paesi come la Germania e la Francia si sono dotati di un’Autorità nazionale di cybersicuerezza già da molto tempo: la Germania nel 1991, la Francia nel 2009, “ora bisogna correre”, sottolineava due giorni fa il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai Servizi Franco Gabrielli. Anche i partiti, dopo aver espresso qualche dubbio su alcuni aspetti dell'Agenzia, ora chiedono al Premier l’immediata attivazione dell’agenzia. “Sapete che la Nato, nell'ultimo vertice, ha equiparato gli attacchi cibernetici a quelli via mare, via terra, via cielo? E ha concluso che per fronteggiarli servirà ancora una volta il mutuo soccorso tra i vari Paesi”, osserva il presidente del Copasir Adolfo Urso. E il dossier, proprio in questi giorni, sarà sul tavolo del G20 di Trieste. Dove l'Italia si presenta con la voglia di recuperare un ritardo ormai pluriennale. E con l'obiettivo di centralizzare la sicurezza di tutto il sistema cibernetico degli enti pubblici.
Sulla questione migranti la Lamorgese cerca sponde in EU
Riesplode, come ogni estate, la questione dei flussi migratori e l'Italia prova ad alzare di nuovo la voce con l'Europa: il nostro paese non può essere lasciato solo e Bruxelles non può continuare a voltarci le spalle, è urgente un cambio di marcia. A muoversi, d'intesa con palazzo Chigi, è stato il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese dopo l'ennesimo sbarco a Lampedusa. Numeri irrisori che però hanno fatto salire a 1.200 i presenti all'interno dell'hotspot dell'isola, che ha una capienza di 250 persone. In giornata sono già partiti i trasferimenti nei Centri in Sicilia e sulle navi per la quarantena ma è evidente che senza un freno alle partenze il sistema dell'accoglienza rischia di andare in crisi. I numeri dicono che negli ultimi 4 giorni sono sbarcate mille persone, che si vanno ad aggiungere alle 8.600 di luglio (mille in più dell'anno scorso) e alle 5.800 di giugno (tre volte di più del 2020), per un totale dall'inizio dell'anno che ha già superato i 30mila. All’instabilità in Libia si è poi aggiunta la crisi in Tunisia che ha accelerato le partenze e non è un caso che da quel paese provengano oltre 7.300 dei 30mila arrivati dall'inizio dell'anno.
Per questo, mentre Mario Draghi ha avuto un colloquio con il presidente della Repubblica tunisino Kais Said con al centro sia gli aiuti che l'Italia continuerà a garantire sia i flussi migratori, la Lamorgese ha sentito il Commissario per gli Affari interni dell'Ue Ylva Johansonn ed è poi volata a Tripoli per incontrare il primo ministro del governo di unità nazionale Abdulhamid Dabaiba e il ministro dell'Interno Khaled Mazen. Riunioni programmate da tempo per fare il punto sui tanti tavoli tecnici aperti con la Libia, sottolineano al Viminale. Per quanto riguarda la prevenzione dei flussi migratori irregolari e della tratta di esseri umani, da parte italiana è stata confermata la volontà di sviluppare concretamente e in tempi rapidi, in collaborazione con l'Oim, il progetto portato avanti dal Viminale riguardante le frontiere meridionali libiche. Contestualmente, l'Italia intensificherà il suo impegno finanziario per promuovere lo sviluppo rurale nell'ottica della stabilizzazione dell'area del Fezzan interessata da un'alta densità migratoria. A Johansonn, Lamorgese ha invece chiesto innanzitutto la convocazione urgente di un Consiglio affari interni straordinario nel quale affrontare il solito nodo: l'Italia e gli altri paesi dell'Ue i cui confini coincidono con le frontiere esterne dell'Unione non possono essere lasciati soli ad affrontare i flussi migratori. L'appello sembra aver raggiunto l’obiettivo e a metà agosto potrebbe essere convocato il tavolo. Sarà quella l'occasione per riproporre l'altro punto che sta a cuore al nostro paese, la redistribuzione obbligatoria dei migranti.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà riunirsi alle 9.30 per esaminare il decreto per la tutela delle vie d'acqua di interesse culturale e per la salvaguardia di Venezia e per la tutela del lavoro.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Finanze dibatterà sui ddl relativi al rapporto di conto corrente. La Istruzione, alle 8.30, ascolterà il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini sulle iniziative di sua competenza in vista dell'avvio del prossimo anno scolastico e, con la Lavoro, si confronterà sul disegno di legge relativo allo Statuto delle arti e dei lavoratori nel settore della cultura. La Sanità esaminerà il ddl per la riforma del sistema di emergenza-urgenza sanitaria e disciplina dell'autista soccorritore e il disegno di legge sulle malattie rare.
Alla Camera
L’Aula della Camera tornerà a riunirsi alle 9.00 per l’informativa urgente del Governo sullo sviluppo di gravi incendi in diverse aree del Paese. Alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata e dalle 16.45 voterà la fiducia sul decreto legge, già approvato dal Senato, per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e per l'efficienza della giustizia.
Per quanto riguarda le Commissioni, l’Ambiente, ascolterà il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio e i rappresentanti di Anas in merito ai recenti fenomeni metereologici avversi verificatisi in Lombardia e nelle aree limitrofe, nonché sugli incendi che hanno interessato la Sardegna nei giorni scorsi. La Affari Sociali esaminerà il decreto per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l'esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche, il cosiddetto decreto green pass.