Alla Camera
Nell’arco di questa settimana l’Assemblea della Camera dei deputati tratterà il cosiddetto decreto aiuti quater già approvato dal Senato. A seguire voterà per l’elezione di nove componenti effettivi e nove supplenti della delegazione presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Infine, mercoledì alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata e venerdì alle 9.30 le interpellanze urgenti.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali, assieme alla Trasporti, esaminerà il decreto per la gestione dei flussi migratori. Successivamente si confronterà sul decreto sul prolungamento delle operazioni di votazione. La Giustizia, assieme alla Finanze, esaminerà e svolgerà delle audizioni sullo schema di decreto legislativo sulle trasformazioni, le fusioni e le scissioni transfrontaliere. La Esteri esaminerà la proposta d’istituzione di un'indagine conoscitiva sull'impegno dell'Italia nella Comunità internazionale per la promozione e tutela dei diritti umani e contro le discriminazioni e di un’indagine conoscitiva sulle dinamiche del commercio internazionale e l‘interesse nazionale. Dibatterà poi sulla risoluzione relativa alle iniziative e interlocuzioni del Governo italiano nei confronti dei Paesi aderenti al progetto Eastmed. Giovedì alle 13.30, assieme alla rispettiva del Senato, ascolterà il Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani sulla situazione dei diritti umani in Iran e sulle linee di azione del Governo italiano.
La Bilancio concluderà l’esame del decreto aiuti quater. La Finanze dibatterà sullo schema di decreto legislativo relativo alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale. La Cultura, assieme alla Trasporti, esaminerà le pdl per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d'autore mediante le reti di comunicazione elettronica; giovedì alle 13.30, con la rispettiva del Senato, perseguirà l’audizione del Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano sulle linee programmatiche del suo dicastero. La Ambiente si confronterà sul decreto-legge per le popolazioni colpite dagli eventi eccezionali verificatisi nel territorio dell'isola di Ischia a partire dal 26 novembre 2022. Mercoledì alle 9.00 la Trasporti ascolterà il Ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso sulle linee programmatiche in materia di comunicazioni. Con la Lavoro si confronterà sullo schema di decreto legislativo sul distacco dei conducenti nel settore del trasporto su strada. Giovedì, infine, ascolterà i membri italiani del Parlamento europeo nell'ambito dell'esame degli atti dell'UE sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti. La Attività Produttive svolgerà delle audizioni sullo schema di decreto legislativo per una migliore applicazione e una modernizzazione delle norme dell'Unione relative alla protezione dei consumatori. La Affari Sociali dibatterà sullo schema di decreto legislativo sulla qualità delle acque destinate al consumo umano.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi domani alle 16.30 per la deliberazione sulla richiesta di procedura abbreviata per il ddl relativo all’istituzione di un fondo per favorire l'organizzazione da parte delle scuole secondarie di secondo grado di viaggi della memoria nei campi di sterminio. A seguire esaminerà il decreto per la cessione di equipaggiamenti militari all'Ucraina e voterà per l'elezione di nove componenti effettivi e nove supplenti della Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. Giovedì alle 12.00 svolgerà le interrogazioni e alle 15.00 discuterà quelle a risposta immediata.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà, assieme alla Bilancio, il cosiddetto decreto proroga termini. Con la Affari Sociali proseguirà le comunicazioni sulle linee programmatiche del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo. Esaminerà poi i ddl per il ripristino del sistema di elezione a suffragio universale e diretto delle Province, il ddl su statuti, trasparenza e finanziamento dei partiti politici, il ddl per l’istituzione del Garante per la protezione dati personali e diritti umani, il ddl per la compartecipazione dello Stato alle spese per minori in comunità o istituti e il ddl per il ripristino della festività nazionale del 4 novembre.
La Politiche dell’Ue ascolterà i rappresentanti di Mediaset, Confindustria Radiotelevisioni, Google Italia, RAI, l'esperto Marco Beltrandi, i rappresentanti dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, la Federazione Nazionale Stampa Italiana, Aeranti-Corallo, l'Associazione Nazionale Stampa Online, Audiweb, Auditel, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Audipress e l'Ordine dei Giornalisti, in relazione all'esame dell'atto UE sul quadro comune per i servizi di media nell'ambito del mercato interno. La Finanze si confronterà sullo schema di decreto legislativo relativo alle trasformazioni, le fusioni e le scissioni transfrontaliere, sullo schema relativo alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale, lo schema sugli obblighi di informazione, governance del prodotto e i limiti di posizione per le imprese d’investimento, per sostenere la ripresa dalla crisi COVID-19 e lo schema di decreto legislativo relativo ai fornitori europei di servizi di crowdfunding per le imprese.
La Cultura dibatterà sul disegno di legge per la promozione della pratica sportiva nelle scuole e l’istituzione dei nuovi Giochi della gioventù. La Ambiente e Lavori Pubblici esaminerà lo schema di decreto legislativo sul distacco dei conducenti nel settore del trasporto su strada. La Industria e Agricoltura svolgerà delle audizioni sullo schema di decreto legislativo per una migliore applicazione e una modernizzazione delle norme dell'Unione relative alla protezione dei consumatori, ed esaminerà il decreto per la tutela dell'interesse nazionale nei settori produttivi strategici. Successivamente si confronterà sul ddl per il riconoscimento della figura dell'agricoltore custode dell'ambiente e del territorio e per l'istituzione della Giornata nazionale dell'agricoltura. La Affari Sociali e Lavoro dibatterà sullo schema di decreto legislativo sulla qualità delle acque destinate al consumo umano e giovedì alle 14.00 proseguirà il dibattito sulle comunicazioni del Ministro della salute Orazio Schillaci sulle linee programmatiche del suo dicastero.
Oggi Von der Leyen incontrerà Meloni su Pnrr e aiuti a imprese
Un'ora di incontro per parlare di priorità che sono “nell'interesse dell'Italia e dell'Europa”: da Bruxelles è questo l'indizio che arriva sul bilaterale che si terrà oggi tra Ursula von der Leyen e la premier Giorgia Meloni, al quale parteciperà anche il ministro Raffaele Fitto. Il Pnrr sarà certamente tra i temi principali sul tavolo; l'Italia, in teoria, vorrebbe più tempo per la messa a punto dei target concordati con l'Ue: il problema per il Governo non è la quantità di risorse ma il loro assorbimento. Difficilmente l'Ue accetterà di rinviare a oltre il 2026 la deadline del Next Generation, ma sulle modifiche del piano la trattativa è aperta e avviata. L'Italia è in attesa che la Commissione Ue dia la sua valutazione sulla richiesta della terza tranche di fondi ma il nodo è di lungo periodo: il Paese ha un problema endemico di assorbimento delle risorse europee e i rincari dovuti all'inflazione hanno complicato il quadro. L'Ue, di fatto, ha permesso di aggiungere un capitolo al piano, quello del RePower Ue, nell'ambito del quale all'Italia spetteranno circa 9 miliardi; Roma vuole un negoziato sulle modifiche più ampio, cui oggi von der Leyen potrebbe aprire durante l’incontro con la premier fissato alle 13.00 a Palazzo Chigi.
Se il Pnrr è un tema caro soprattutto all'Italia il dossier degli aiuti all'industria Ue è la sfida che von der Leyen si è posta da qui alla prossima estate. L'obiettivo è creare un Inflaction Reduction Act europeo in risposta alla legge sull'inflazione americana; Bruxelles vuole evitare di andare allo scontro con Washington aprendo una controversia al Wto ma, a questo punto, vuole rispondere con i fatti, in due mosse: un regime agevolato per gli aiuti di Stato e un fondo di sovranità a protezione dell'industria, sempre nel solco del Green Deal, due obiettivi complicati, che saranno sul tavolo del Consiglio europeo del 9 e 10 febbraio. Al summit dei leader di febbraio ci sarà un altro dossier caldo sul tavolo, quello dei migranti; ne parleranno anche von der Leyen e Meloni partendo da un punto sul quale, in realtà, non c'è mai stata divergenza tra Italia e Ue: i migranti in mare devono essere salvati. L'obiettivo è creare un articolato piano per i rimpatri e un Sistema di preferenze generalizzate (Spg) per i Paesi d'origine che cooperano, concedendo tariffe agevolate per i prodotti d'esportazione. È una strada in salita e dispendiosa sulla quale, tuttavia, c'è più o meno l'intesa di tutti in Ue, che resta invece lontana sul sistema dei ricollocamenti, sul quale l'Italia chiede più responsabilità da parte degli Stati che finanziano le Ong operanti nel Mediterraneo.
Bonaccini rilancia il tema delle alleanze con M5S e Terzo Polo
Stefano Bonaccini, in corsa per la segreteria del Pd, parla dello spinoso tema delle alleanze ribadendo la non preclusione ad accordi con il Terzo polo o il Movimento 5 Stelle. Temi, in realtà, sollecitati anche da Elly Schlein che ha chiesto ai Dem di farne una priorità: “Per questo continueremo a proporre, in ogni passaggio parlamentare, anche l'introduzione del salario minimo”, rammenta Schlein. Per il resto Bonaccini continua a intestarsi la battaglia sulla riforma dell'autonomia; mettendosi più nei panni dell'amministratore locale, insiste a dire no alla bozza proposta dal ministro Roberto Calderoli (di cui ha chiesto il ritiro) e promette: “Se pensano di spaccare l'Italia e aumentare le differenze tra nord e sud, troveranno un muro”.
Intanto a stretto giro pesano le polemiche, che covano in vista delle primarie che tra un mese designeranno il prossimo segretario del Pd e che potrebbero slittare di una settimana, dal 19 al 26 febbraio. Se ne discuterà nella Direzione nazionale di mercoledì ma è sul futuro del partito che serve ragionare, è la sollecitazione più diffusa. E Bonaccini sembra andare oltre e immagina “un Pd popolare, che sta di più tra le persone” e non “dentro una cerchia di gruppi dirigenti”. In più, nessun veto sugli ex alleati guidati da Giuseppe Conte e su quelli del patto mancato con Carlo Calenda e Matteo Renzi alle ultime politiche, ma con un doppio paletto: “Non puoi pensare di fare alleanze in condizioni di debolezza e quindi di subalternità”, e “non a tavolino” bensì su programmi e temi, facendo notare che i patti siglati a livello locale risentono delle peculiarità dei territori. Il pensiero corre alle regionali di febbraio che ad esempio nel Lazio vedono in campo Alessio D'Amato per Dem e Terzo polo: all'assessore alla sanità laziale il M5S ha detto no virando invece su Donatella Bianchi, l'ex presidente del Wwf.