Domenica 20 e lunedì 21 settembre, in contemporanea con le elezioni comunali, le suppletive al Senato e il referendum confermativo sulla riduzione del numero di parlamentari, i 3,7 milioni di cittadini toscani sono chiamati alle urne (dalle 7.00 alle 23.00 la domenica, dalle 7.00 alle 15.00 il lunedì) per l’elezione del nuovo Presidente e il rinnovo del consiglio regionale. Dal 1970 in poi, anno di istituzione delle Regioni, la Toscana è sempre stata amministrata dal centrosinistra e, negli ultimi dieci anni, è stata governata da Enrico Rossi. Quest’ultimo è stato eletto, per la seconda volta, nel 2015 con il 48% dei voti in una tornata elettorale contraddistinta da una scarsa affluenza (48,3%). Nonostante il voto sia locale, in una regione da sempre terreno di conquista della sinistra e del centrosinistra, la competizione elettorale potrebbe assumere una rilevanza nazionale visto che la regione è potenzialmente contendibile da parte del centrodestra che, a differenza del 2015, si presenta con un fronte unito.
Per l’occasione, Nomos Centro Studi Parlamentari ha predisposto una breve nota esplicativa sui candidati e i partiti che si stanno affrontando in campagna elettorale.
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