Anche il secondo test elettorale del 2024 ha dato il proprio verdetto: le elezioni regionali in Abruzzo hanno confermato Marco Marsilio (53,5%), candidato della coalizione di centrodestra, per un secondo mandato. La rielezione del Presidente uscente fa tirare un sospiro di sollievo a Meloni e alleati, dopo l’incertezza che aveva fatto seguito alla sconfitta in Sardegna. Il centrodestra vince anche il duello tra coalizioni: in una tornata all’insegna del bipolarismo perfetto, lo schieramento di centrodestra ha primeggiato, totalizzando nel suo complesso il 54,7%.
Deludente, rispetto alle aspettative, il campo extra large del centrosinistra che aveva sognato una seconda vittoria dopo quella di Todde in Sardegna. La contendibilità dell’elezione è stata comunque garantita dalla scelta del candidato presidente Luciano D’Amico (46,5%), che ha contribuito a recuperare, almeno parzialmente, il grande svantaggio iniziale tra i due schieramenti.
Per l’occasione, Nomos Centro Studi Parlamentari ha realizzato un documento di approfondimento del quadro generale della tornata: dai risultati degli scrutini, che premiano il meloniano Marsilio, alla possibile campagna per le Europee tutta in salita per le opposizioni, concludendo con l’analisi degli equilibri all’interno del neoeletto Consiglio regionale.
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