Domenica 20 e lunedì 21 settembre (rispettivamente dalle 7.00 alle 23.00 e dalle 7.00 alle 15.00) circa un milione e mezzo di cittadini liguri saranno chiamati a eleggere il nuovo Presidente della Regione e a rinnovare il Consiglio Regionale. Negli ultimi cinque anni la Liguria è stata governata da una coalizione di centrodestraguidata da Giovanni Toti, eletto nel 2015 con il 36% dei voti battendo il centrosinistra che ha disperso i voti tra la candidata del PD Raffaella Paita e Luca Pastorino di Possibile. L’importanza di questa elezione risiede principalmente in due fattori: da una parte, la conferma di Toti che gli garantirebbe per altri cinque anni una centralità politica che sembrava in definitivo declino dopo la fuoriscuita da Forza Italia; dall’altra parte la Liguria è il laboratorio dell’alleanza tra PD e M5S a sostegno di Ferruccio Sansa, un unicum in questa tornata elettorale che andrà a testare i delicati e complessi equilibri tra i due principali partner di Governo.
Per l’occasione, Nomos Centro Studi Parlamentari ha predisposto una breve nota esplicativa sui candidati e i partiti che si sono affrontati durante la campagna elettorale.
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