Comunicato del Consiglio dei Ministri n. 82

Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, martedì 8 maggio 2018, alle ore 10.42 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Paolo Gentiloni. Segretario la Sottosegretaria alla Presidenza Maria Elena Boschi.

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AMMORTIZZATORI SOCIALI NELLE AREE DI CRISI COMPLESSA

Disposizioni urgenti per l’ulteriore finanziamento degli interventi di cui all’articolo 1, comma 139, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (decreto legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, ha approvato un decreto legge che introduce disposizioni urgenti in materia di ammortizzatori sociali, con particolare riferimento alle imprese operanti in un’area di crisi industriale complessa.

Il provvedimento si è reso necessario per garantire, anche dal punto di vista finanziario, la prosecuzione degli interventi già previsti con la legge di bilancio 2018 (legge 27 dicembre 2017, n. 205). A tale fine sono state stanziate risorse pari a 9 milioni di euro a carico del Fondo sociale per occupazione e formazione.

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ATTUAZIONE DI NORME EUROPEE

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e dei Ministri competenti, ha approvato, in esame definitivo, due decreti legislativi che introducono misure necessarie all’attuazione e all’adeguamento della normativa nazionale ad altrettante direttive europee. Di seguito nel dettaglio i decreti approvati, con l’indicazione dei Ministeri proponenti.

1 - Protezione del know how e delle informazioni commerciali riservate

Attuazione della direttiva (UE) 2016/943 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’8 giugno 2016, sulla protezione del know how riservato e delle informazioni commerciali riservate (segreti commerciali) contro l’acquisizione, l’utilizzo e la divulgazione illeciti (Presidenza del Consiglio e Ministero della giustizia)

Il decreto attua la direttiva sulla protezione del know how riservato e delle informazioni commerciali riservate, prevedendo misure sanzionatorie penali e amministrative efficaci, proporzionate e dissuasive in caso di acquisizione, utilizzo o divulgazione di tali informazioni.

In particolare, il decreto amplia il divieto, già esistente, di acquisire, rivelare o utilizzare, in modo abusivo, informazioni ed esperienze aziendali, salvo il caso in cui esse siano state conseguite in modo indipendente, stabilendo che l’utilizzo o la divulgazione di un segreto commerciale si considerano illeciti anche qualora un soggetto fosse a conoscenza (o, secondo le circostanze, avrebbe dovuto essere a conoscenza) del fatto che il segreto commerciale era stato ottenuto direttamente o indirettamente da un terzo che illecitamente lo utilizzava.

Inoltre, si stabilisce che la produzione, l’offerta o la commercializzazione di merci costituenti violazione oppure l’importazione, l’esportazione o lo stoccaggio di merci costituenti violazione a tali fini si considerano un utilizzo illecito di un segreto commerciale anche quando il soggetto che svolgeva tali attività era a conoscenza (o, secondo le circostanze, avrebbe dovuto essere a conoscenza) del fatto che il segreto commerciale era stato utilizzato illecitamente.

Infine, riguardo alle sanzioni, il testo interviene, tra l’altro, sull’art. 623 del Codice penale, prevedendo la pena della reclusione fino a due anni per chiunque, avendo acquisito in modo abusivo segreti commerciali, li rivela o li impiega a proprio o altrui profitto.

2 - Condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di Paesi terzi per motivi di ricerca, studio, tirocinio, volontariato, programmi di scambio di alunni o progetti educativi e collocamento alla pari

Attuazione della direttiva (UE) 2016/801 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’1 maggio 2016, relativa alle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di Paesi terzi per motivi di ricerca, studio, tirocinio, volontariato, programmi di scambio di alunni o progetti educativi e collocamento alla pari (Presidenza del Consiglio e Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca)

Il decreto recepisce la direttiva (UE) 2016/801 relativa alle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di Paesi terzi per motivi di ricerca, studio, tirocinio, volontariato, programmi di scambio di alunni o progetti educativi e collocamento alla pari e ha tra i principali obiettivi:

  • stabilire le condizioni di ingresso e di soggiorno, per un periodo superiore ai 90 giorni, dei cittadini di Paesi terzi, e dei loro familiari, che si recano nell’Ue per i motivi previsti nel titolo della direttiva;
  • aprire l’Unione ai cittadini dei Paesi terzi a fini di ricerca, in modo che diventi un polo di attrazione per la ricerca e l’innovazione;
  • favorire la mobilità all’interno dell’Unione (anche quella tra uno Stato membro e l’altro) dei familiari dei cittadini di Paesi terzi che svolgano attività di ricerca nell’Unione;
  • equiparare i dottorandi ai ricercatori;
  • estendere le disposizioni della direttiva anche agli alunni, ai volontari al di fuori del servizio volontario europeo e alle persone collocate alla pari, al fine di agevolarne l’ingresso e il soggiorno e di garantirne i diritti;
  • prevedere una procedura di approvazione per gli istituti di ricerca pubblici o privati, per gli istituti di istruzione superiore e per tutte le altre categorie di enti ospitanti che vogliano accogliere ricercatori, studenti, alunni, tirocinanti o volontari di Paesi terzi;
  • ridurre gli oneri amministrativi connessi alla mobilità dei ricercatori e degli studenti in vari Stati membri prevedendo, a tal fine, un programma specifico di mobilità con norme autonome relative all’ingresso e al soggiorno per motivi di ricerca o studio in Stati membri diversi da quello che ha rilasciato l’autorizzazione iniziale;
  • facilitare l’accesso al mercato del lavoro dello Stato membro in cui lo studente svolge gli studi al fine di coprire in parte il costo degli studi;
  • assicurare ai soggetti destinatari un insieme minimo di diritti, compreso l’accesso a beni e servizi;
  • mettere a disposizioni del pubblico informazioni adeguate sugli enti ospitanti approvati e sulle condizioni e procedure di ammissione di cittadini di Paesi terzi nel territorio degli Stati membri ai fini della direttiva.

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ZOOTECNIA

Disciplina della riproduzione animale in attuazione dell’articolo 15 della legge 28 luglio 2016, n. 154 (decreto legislativo – esame definitivo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, in qualità di Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali ad interim, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che, in attuazione della legge delega per la semplificazione, la razionalizzazione e la competitività dei settori agricolo e agroalimentare, introduce una nuova disciplina in materia di riproduzione animale.

Il testo prevede, in particolare:

  • il riconoscimento degli “enti selezionatori” quali soggetti deputati alla realizzazione e gestione di programmi genetici se in possesso di determinati requisiti;
  • il riconoscimento del principio per il quale la gestione dei libri genealogici e dei registri anagrafici è un necessario strumento della conservazione della biodiversità animale e della valorizzazione delle razze autoctone;
  • la specializzazione delle attività e la possibilità di separare le funzioni tra la raccolta dei dati zootecnici nelle aziende e la loro elaborazione ai fini della selezione da parte degli enti selezionatori;
  • la costituzione di un Comitato nazionale zootecnico (CNZ), con compiti di regolazione, standardizzazione e di indirizzo dell’attività di raccolta dei dati negli allevamenti.

Il testo tiene conto delle proposte di modifica espresse dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, che ha reso parere favorevole.

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FONDO CAPITALE IMMATERIALE

Interventi volti a favorire lo sviluppo del capitale immateriale, della competitività e della produttività, a norma dell’articolo 1, comma 1092, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (decreto del Presidente della Repubblica – esame preliminare)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, ha approvato, in esame preliminare, un regolamento che individua l’organismo competente alla gestione delle risorse stanziate dalla legge di bilancio 2018 (legge 27 dicembre 2017, n. 205) per perseguire obiettivi di politica economica ed industriale, connessi anche al programma “Industria 4.0”, ai cui fini è stato istituito uno specifico Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo del capitale immateriale, della competitività e della produttività.

Con il citato regolamento, adottato ai sensi dell’articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, oltre ad essere individuato l’organismo competente alla gestione delle risorse, viene definito l’assetto organizzativo che consenta l’uso efficiente delle risorse del predetto Fondo, al fine di favorire il collegamento tra i diversi settori di ricerca interessati dagli obiettivi di politica economica e industriale, la collaborazione con gli organismi di ricerca internazionali, l’integrazione con i finanziamenti della ricerca europei e nazionali, le relazioni con il sistema del venture capital italiano ed estero.

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GOLDEN POWER

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:

  • di non esercitare i poteri speciali e di consentire il decorso dei termini temporali in relazione all’operazione di acquisizione del 100 per cento del capitale sociale della società TRIESTE NEW HOLDCO DENIZCILIK VE TASIMACILIK A.S. e delle sue controllate da parte della società DFDS A/S;
  • di non esercitare i poteri speciali e di consentire il decorso dei termini temporali in relazione all’operazione di fusione per incorporazione delle società INFRACOM ITALIA S.p.a., KPNQWEST ITALIA S.r.l., MC-LINK S.p.a., BIG TLC S.r.l. e SIMPLE SOLUTIONS S.r.l. nella società IRIDEOS S.p.a., (già 2iFIBER S.p.a.).

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INTERVENTI DI RISANAMENTO AMBIENTALE

Il Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministri dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, e delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, ha deliberato l’individuazione dell’ex area militare denominata “Arsenale militare e area militare contigua molo Carbone” dell’isola de La Maddalena (SS), quale area di rilevante interesse nazionale, a norma del decreto legge “Sblocca Italia” (art. 33, comma 3, del decreto legge 12 settembre 2014, n. 133).

La delibera fa seguito all’Intesa istituzionale sottoscritta lo scorso 27 dicembre dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e dalla Regione Sardegna, che prevede il risanamento ambientale e la rigenerazione urbana dell’area. Alla seduta del Consiglio dei ministri ha partecipato il Presidente della Regione interessata, prof. Francesco Pigliaru.

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Giornata nazionale dei disturbi del comportamento alimentare

Il Presidente Paolo Gentiloni, su proposta della Ministra della salute Beatrice Lorenzin, ha sentito il Consiglio dei ministri in merito alla direttiva per l’istituzione, per il 15 marzo di ogni anno, di una giornata nazionale dedicata ai disturbi del comportamento alimentare, in coerenza con le politiche di prevenzione e di promozione della salute.

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SCIOGLIMENTO DI CONSIGLI COMUNALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Marco Minniti, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (TUEL), ha deliberato lo scioglimento dei Consigli comunali di Trecastagni (CT), Surbo (LE), San Gregorio d’Ippona (VV) e Briatico (VV), in ragione delle riscontrate ingerenze da parte della criminalità organizzata.

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NOMINE

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:

  • su proposta del Ministro dell’interno Marco Minniti, la conferma del prefetto dott. Franco GABRIELLI nell’incarico di Capo della Polizia - Direttore generale della Pubblica Sicurezza, conferito a norma dell’articolo 5, della legge 1 aprile 1981, n. 121;
  • su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, la conferma del dott. Daniele FRANCO, estraneo all’amministrazione, nell’’incarico di Ragioniere generale dello Stato, conferito a norma dell’articolo 19, commi 3 e 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001.
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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha esaminato ventidue leggi regionali e ha deliberato

- di impugnare:

  1. - la legge della Regione Veneto n. 13 del 16/03/2018, recante “Norme per la disciplina dell’attività di cava”, in quanto varie disposizioni riguardanti i provvedimenti autorizzatori dell’attività di coltivazione delle cave e dell’attività estrattiva invadono la competenza riservata allo Stato dall’articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, in materia di tutela dell’ambiente;
  2. - la legge della Regione Sardegna n. 8 del 13/03/2018, recante “Nuove norme in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture”, in quanto alcune norme riguardanti le gare d’appalto e gli interventi da realizzarsi mediante contratti pubblici eccedono dalle competenze attribuite alla Regione dallo Statuto speciale di autonomia e invadono la competenza riservata allo Stato, in materia di tutela della concorrenza e di ordinamento civile, dall’art. 117, secondo comma, lettere e) ed l), della Costituzione;

- e di non impugnare:

  1. - la legge della Regione Sardegna n. 7 del 08/03/2018, recante “Misure urgenti in materia di reclutamento”;
  2. - la legge della Regione Sicilia n. 3 del 28/02/2018, recante “Modifiche alla legge regionale 14 gennaio 1991, n. 4 relativa all’istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia. Modifiche alla legge regionale 20 novembre 2008, n. 15 in materia di contrasto alla criminalità organizzata”;
  3. - la legge della Regione Liguria n. 1 del 09/03/2018, recante “Variazioni al bilancio di previsione della Regione Liguria per gli anni finanziari 2018-2020. 1° provvedimento”;
  4. - la legge della Provincia di Trento n. 3 del 08/03/2018, recante “Modificazioni della legge provinciale sul volontariato 1992”;

7.- la legge della Provincia di Trento n. 4 del 12/03/2018, recante “Modificazioni della legge elettorale provinciale 2003 in tema di parità di genere e promozione di condizioni di parità per l’accesso alle consultazioni elettorali fra uomo e donna”;

  1. - la legge della Regione Emilia Romagna n. 1 del 16/03/2018, recante “Razionalizzazione delle società in housedella Regione Emilia-Romagna”;
  2. - la legge della Regione Emilia Romagna n. 2 del 16/03/2018, recante “Norme in materia di sviluppo del settore musicale”;
  3. - la legge della Regione Veneto n. 12 del 16/03/2018, recante “Disposizioni in materia di tassa automobilistica”;
  4. - la legge della Regione Valle Aosta n. 2 del 19/03/2018, recante “Modificazioni di leggi regionali e proroga di termini”;
  5. - la legge della Provincia di Bolzano n. 2 del 13/03/2018, recante “Promozione di iniziative contro lo spreco di prodotti alimentari e non alimentari”;
  6. - la legge della Provincia di Bolzano n. 3 del 15/03/2018, recante “Variazioni al bilancio di previsione della Provincia autonoma di Bolzano per gli esercizi 2018, 2019 e 2020 e altre disposizioni”;
  7. - la legge della Provincia di Bolzano n. 4 del 16/03/2018, recante “Parco Nazionale dello Stelvio”;
  8. - la legge della Regione Marche n. 3 del 12/03/2018, recante “Istituzione del servizio civile volontario degli anziani”;
  9. - la legge della Regione Sardegna n. 9 del 20/03/2018, recante “Disposizioni in materia di pesca”;
  10. - la legge della Regione Sardegna n. 10 del 20/03/2018, recante “Disciplina dell’anagrafe regionale degli studenti”;
  11. - la legge della Provincia di Trento n. 5 del 15/03/2018, recante “Modificazioni della legge provinciale sull’attività amministrativa 1992, della legge provinciale per il governo del territorio 2015 e disposizione in materia di autorizzazione integrata ambientale”;
  12. - la legge della Regione Toscana n. 11 del 20/03/2018, recante “Disposizioni in materia di gestione attiva del bosco e di prevenzione degli incendi boschivi. Modifiche alla l.r. 39/2000”;
  13. - la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 9 del 15/03/2018, recante “Semplificazione in materia di conferenza di servizi e di diritto di accesso. Modifiche alla legge regionale 20 marzo 2000, n. 7 (Testo unico delle norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso)”;
  14. - la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 10 del 19/03/2018, recante “Principi generali e disposizioni attuative in materia di accessibilità”;
  15. - la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 11 del 21/03/2018, recante “Nuove modifiche alla legge regionale 21 maggio 1990, n. 23 (Istituzione di una Commissione regionale per le pari opportunità tra uomo e donna)”.

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Il Consiglio dei Ministri è terminato alle ore 11.20.