La Meloni: no a rimpasto e sì alla riforma della giustizia in Cdm

Giorgia Meloni, chiude la rassegna “Il giorno de La Verità” alla Fondazione Catella di Milano e tocca tutti i temi caldi anche in vista del voto dell'8 e 9 giugno. Le europee non andranno a incidere sugli equilibri della maggioranza di governo, assicura: “Non ho mai pensato di fare un rimpasto, è una delle tantissime ricostruzioni forzate che leggo spesso. Tra gli obiettivi che mi sono data c'è quello di arrivare a cinque anni con il Governo che ho nominato. Questo non è mai accaduto nella storia d'Italia”. Sulla nuova Commissione Ue europea: “Bisogna vedere qual è la delega che l'Italia riesce a spuntare. Vorrei spuntare una delle più importanti, certamente la delega sull'economia piena, la competitività, il mercato interno, la coesione e la delega al Green deal” per “correggere un po' il tiro. Possiamo dire che qualcosa non ha funzionato”. A tenere banco sono anche il capitolo riforme e la replica alle critiche sulla Rai

Meloni parla chiaro: “La giustizia non funziona in Italia. Anche su questo penso che occorra intervenire. Bisogna avere il coraggio” di farlo, “penso che nei prossimi giorni arriverà in Cdm la riforma della giustizia”. Quindi torna sul premierato: “Si sta cercando di personalizzare lo scontro sul referendum sperando in un revival della situazione di Renzi. Ma le mie dimissioni sono un tema ogni giorno, avevano già una lista per il Governo tecnico quando lo spread era salito un po'”. Il premierato ribadisce “è la madre di tutte le riforme, e auspico grandi convergenze. Ma se non dovessero arrivare ci rivolgeremo ai cittadini. Non sarà un referendum su di me, perché questa riforma riguarderebbe la prossima legislatura. Riguarda il futuro, e non tocca neanche l'attuale presidente della Repubblica”. Anche sulla Rai ribatte: “Sento da settimane dire Tele-Meloni, vorrei un servizio pubblico e non sempre l'ho visto” nel corso degli anni; “Giorgia Meloni su TeleMeloni è stata presente 15 minuti”, Mario Draghi per 19 minuti, Matteo Renzi 37 e Giuseppe Conte fino a 42 minuti. “Dove erano le anime belle del pluralismo quando accadeva questo? Non accetto queste accuse. Penso” che ci “siano perché non c'è più Tele-Pd”. 

Approvato l’emendamento del governo sul decreto superbonus 

Via libera della commissione Finanze del Senato all'emendamento del Governo al decreto superbonus che dispone, tra l'altro, la rateizzazione in 10 anni dei crediti derivanti dal bonus per le spese effettuate nel 2024. La misura riguarda i cittadini e le imprese mentre per le banche viene allungata la rateizzazione da 4 a 6 anni solo per i crediti scontati a meno del 75% dell'importo dei lavori effettuati. La vera stretta sulle banche riguarda lo stop dal 1° gennaio 2025 alla possibilità di compensare i crediti del superbonus con i contributi previdenziali e Inail. L'emendamento del Governo rinvia di due anni, fino a luglio 2026, l'entrata in vigore della plastic tax; frutto di una riformulazione del Governo, il rinvio di un anno, fino a luglio 2025, dell'entrata in vigore della sugar tax

Arrivano poi due fondi, uno da 100 milioni a favore delle Onlus e un altro da 35 milioni per le aree colpite da eventi sismici che non rientrano già nella deroga prevista dal decreto. Le risorse saranno utilizzate per erogare dei contributi a compensazione dello stop allo sconto in fattura e cessione del credito. Questa mattina la Commissione Finanze approverà il decreto e nel pomeriggio inizierà l’esame da parte dell’Aula del Senato. Una volta approvato il provvedimento passerà alla Camera per l’approvazione definitiva.

Il confronto fra Meloni e Schlein agita maggioranza e opposizione

A una settimana dal confronto televisivo fra Giorgia Meloni ed Elly Schlein cresce la tensione tra i partiti esclusi che nell’iniziativa vedono una violazione delle regole della par condicio. E il fronte della protesta si allarga dalle opposizioni, dove si fa sentire forte il M5S, alla maggioranza, con i dubbi sollevati dal segretario Antonio Tajani. Le duellanti, almeno su questo, sembrano essere sulla stessa lunghezza d'onda: il duello televisivo sarà un'occasione per aiutare i cittadini a scegliere: “Il confronto con la presidente del consiglio potrebbe rappresentare un momento di chiarezza per le persone”, dice Elly Schlein.

La premier parla chiaro “Mi fanno sorridere le lamentele e le denunce. Io sono sempre per il confronto, gli altri liberissimi di farne altri, se vogliono. Ma mi pare eccessivo brigare per evitare questo”. In prima linea c’è il M5S. Barbara Floridia, presidente della Commissione di Vigilanza Rai, interviene con una lettera ai vertici del servizio pubblico e all'Agcom chiedendo “garanzie sulla parità di condizioni e di trattamento a tutti i partecipanti alle elezioni europee”, e sulla corretta applicazione della delibera approvata in Vigilanza lo scorso 9 aprile “evitando indebiti vantaggi per alcune forze politiche rispetto ad altre”. Contro anche Avs, mentre Matteo Renzi apre e si rammarica di non poter confrontarsi direttamente con il leader di FI come proposto da Vespa. Critico anche Carlo Calenda e Riccardo Magi.

Alla Camera

Questa mattina alle 9.00 il Parlamento si riunirà in seduta comune per l'elezione di un giudice della Corte costituzionale. Dalle 11.30 l’Assemblea della Camera approverà il disegno di legge per il rafforzamento della cybersicurezza nazionale e i reati informatici ed esaminerà le mozioni sul trasporto pubblico locale e la proposta di legge per la prevenzione e contrasto del bullismo e del cyber bullismo. Come di consueto alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali esaminerà la proposta di nomina del professor Francesco Maria Chelli a presidente dell'Istituto nazionale di statistica (ISTAT). Con la Affari Sociali, dibatterà sulla proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulle tendenze demografiche nazionali e sui loro effetti economici e sociali. La Giustizia dibatterà sulle pdl sui reati contro gli animali e sulla pdl relativa alle modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale, all'ordinamento giudiziario e al Codice dell'ordinamento militare. Con la Affari Sociali, esaminerà lo schema di decreto legislativo per il controllo del commercio dei precursori di droghe tra la Comunità e i paesi terzi.  

La Esteri, ascolterà il Presidente del Centro Studi Internazionali (CeSI) Andrea Margelletti sulla proiezione dell'Italia e dei Paesi europei nell'indo-pacifico ed esaminerò la ratifica ed esecuzione del Protocollo sulla gestione integrata delle zone costiere del Mediterraneo. Alle 8.30, la Difesa ascolterà i rappresentanti di Fastweb sulla difesa cibernetica. La Finanze esaminerà, con la Lavoro, gli emendamenti alla pdl per la partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati dell'impresa. La Cultura esaminerà, con la Attività Produttive, la pdl per la promozione e la valorizzazione dei Cammini d'Italia e dibatterà sulla pdl per l’istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale. 

La Ambiente ascolterà i rappresentanti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) sulla situazione riguardante il fenomeno del bradisismo e il rischio sismico nell'area dei Campi Flegrei, esaminerà le pdl per la gestione delle emergenze di rilievo nazionale e la ricostruzione post-calamità e la pdl per l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano. La Trasporti, con la Attività Produttive, si confronterà sulla pdl per l'adozione di una disciplina temporanea per la sperimentazione dell'impiego di sistemi di intelligenza artificiale. 

La Lavoro proseguirà le audizioni sulle pdl per la riduzione dell’orario di lavoro e quelle sul rapporto tra Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro, con particolare riferimento agli impatti che l'intelligenza artificiale generativa può avere sul mercato del lavoro. La Affari Sociali dibatterà sul documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sulla situazione della medicina dell'emergenza-urgenza e dei pronto soccorso in Italia, sulla risoluzione sulla raccolta e l'utilizzo dei dati sanitari, sulla pdl per l’istituzione della Giornata nazionale per la prevenzione veterinaria, sulla pdl per il finanziamento, l'organizzazione e il funzionamento del Servizio sanitario nazionale e sulle pdl per la prevenzione e la cura dell'obesità. 

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per proseguire il confronto sul ddl costituzionale per l'elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri, il rafforzamento della stabilità del Governo e l'abolizione della nomina dei senatori a vita da parte del Presidente della Repubblica, il cosiddetto ddl premierato. Dalle 15.00 esaminerà il decreto agevolazioni fiscali edilizia.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il ddl sulle vittime del terrorismo, il ddl sulla mobilità del personale delle Forze dell'ordine, il ddl per l’identificazione agenti di pubblica sicurezza e la proposta di nomina del professor Francesco Maria Chelli a Presidente dell'Istituto nazionale di statistica (ISTAT). Con la Esteri e Difesa, dibatterà sul ddl di modifica dell’ordinamento, dell’organizzazione e del funzionamento delle Forze di polizia, delle Forze armate nonché del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

La Giustizia esaminerà il ddl per l’introduzione della circostanza aggravante dello sciacallaggio, lo schema di decreto legislativo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie, il ddl sulla sottrazione o trattenimento anche all'estero di persone minori o incapaci, il ddl sulla dichiarazione di morte presunta delle persone scomparse, il ddl sul conferimento efficacia titolo esecutivo congruità ordini e collegi professionali, il ddl sui criteri di priorità nell'esercizio dell'azione penale, il ddl per l’elezione componenti del CSM, il ddl sulla diffamazione a mezzo stampa e la lite temeraria, il ddl sul legittimo impedimento del difensore, il ddl sulle spese di giustizia per il recupero dei crediti professionali e il ddl d’istituzione dell'ordine e dell'albo professionale dei grafologi.

La Politiche dell’Ue dibatterà l’Atto Ue sui servizi di sicurezza gestiti e quello sul quadro di sostegno per il trasporto intermodale di merci. La Bilancio esaminerà il decreto in materia di politiche di coesione il cui termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato alle 13.00 di martedì 28 maggio. La Finanze concluderà il confronto sul decreto sulle agevolazioni fiscali in edilizia, il cosiddetto superbonus, ed esaminerà lo schema di decreto legislativo per il riordino del sistema nazionale della riscossione. La Cultura esaminerà lo schema di decreto ministeriale per il riparto dello stanziamento “Direzione generale Educazione ricerca e istituti culturali” a enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi, il ddl per l’accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, il ddl per l’istituzione del Museo del Ricordo, il ddl sulle competenze non cognitive e il ddl per la promozione delle manifestazioni in abiti storici.

La Ambiente e Lavori Pubblici si confronterà sul ddl sulla disciplina temporanea per la sperimentazione dell'impiego di sistemi d’intelligenza artificiale, sul ddl per la rigenerazione urbana, sul ddl per l’edilizia residenziale pubblica, sulla legge quadro sulle aree protette e sul ddl per il sostegno dei parchi regionali. L’Industria e Agricoltura esaminerà il ddl sul florovivaismo. La Affari Sociali esaminerà l’Atto Ue per l’istituzione del bacino dei talenti dell'Ue, il ddl di semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, il ddl relativo ai disturbi del comportamento alimentare, e il ddl per l’inserimento lavorativo delle persone con disturbi dello spettro autistico, il ddl per la tutela delle persone affette da epilessia, il ddl per la tutela della salute mentale e il ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative.

  1. La Meloni: no a rimpasto e sì alla riforma della giustizia in Cdm
  2. Approvato l’emendamento del governo sul decreto superbonus 
  3. Il confronto fra Meloni e Schlein agita maggioranza e opposizione
  4. Alla Camera
  5. Al Senato