Alla cerimonia del Ventaglio Mattarella è chiaro: vaccinarsi è un dovere morale
All'ultima cerimonia del Ventaglio del suo settennato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella calca con forza la mano sulla sfida più importante, quella della vaccinazione: “Non rende invulnerabili, ma riduce grandemente la possibilità di contrarre il virus, la sua circolazione e la sua pericolosità. Per queste ragioni è un dovere morale e civico”. Il capo dello Stato ricorda a tutti che “la pandemia non è ancora alle nostre spalle”, anzi “il virus è mutato e si sta rivelando ancora più contagioso. Più si prolunga il tempo della sua ampia circolazione più frequenti e pericolose possono essere le sue mutazioni. Soltanto grazie ai vaccini siamo in grado di contenerlo”. “L'immunizzazione della comunità è fondamentale per non vanificare gli sforzi e i sacrifici degli italiani nell'ultimo anno e mezzo, ma anche per proseguire sulla strada del rilancio economico, che avrà anche l'arma in più dei fondi europei previsti dal programma Next Generation Eu”. Ma il “cammino per uscire dalla crisi”, ammonisce Mattarella, è “soltanto all'inizio”.
Non manca il passaggio, senza citarlo, sul Green pass. E la sua idea è chiara: “La libertà è condizione irrinunziabile ma chi limita oggi la nostra libertà è il virus non gli strumenti e le regole per sconfiggerlo”. Mattarella chiede al governo di Mario Draghi di procedere con determinazione: “Quando si pongono in essere interventi di così ampia portata, destinati a incidere in profondità e con effetti duraturi, occorre praticare una grande capacità di ascolto e di mediazione. Ma poi bisogna essere in grado di assumere decisioni chiare ed efficaci, rispettando gli impegni assunti” perché “gli interventi e le riforme programmate devono adesso diventare realtà. Non possiamo fallire”. Il presidente della Repubblica dedica un fortissimo cenno anche alla scuola, perché dopo grandi sacrifici imposti dalla pandemia, “il regolare andamento del prossimo anno scolastico deve essere un'assoluta priorità”. Ma questo può accedere solo se tutti remano nella stessa direzione: “Gli insegnanti, le famiglie, tutti devono avvertire questa responsabilità, questo dovere, e corrispondervi con i loro comportamenti”, questo l'appello il capo dello Stato.
Sull’obbligo vaccinale nella scuola il Governo prende tempo
Apparentemente è un rinvio alla settimana prossima ma di fatto si registra una frenata del Governo sull'obbligo di vaccinare gli insegnanti. La Lega è contraria, perplesso anche il Movimento 5 stelle e quindi il premier Mario Draghi, riferiscono fonti della maggioranza, ha deciso di attendere ulteriori dati epidemiologici per valutare il da farsi. Ma anche il presidente del Consiglio, stando alle stesse fonti, avrebbe riconosciuto che è comunque alta la percentuale di insegnanti vaccinati, da qui l'intenzione di non chiudere ancora il dossier. Non si esclude ancora alcuna ipotesi ma un compromesso potrebbe essere quello di intervenire nelle regioni dove è più alto il numero di coloro tra il personale scolastico che non si sono ancora immunizzati; una delle soluzioni per il momento sarebbe dunque quella di muoversi prima a livello locale: su scala nazionale l'85% degli insegnanti è vaccinato, ma le percentuali cambiano a seconda delle regioni. La decisione sarà comunque politica e frutto di un'interlocuzione all'interno della cabina di regia che verrà convocata la prossima settimana. Oggi intanto il ministro della Pubblica istruzione Patrizio Bianchi illustrerà il piano scuola alle Regioni. Comunque sia, la didattica in presenza non è a rischio. L'obiettivo dell'esecutivo, che riprenderà anche il lavoro del Comitato tecnico scientifico, è quello di arrivare alla ripresa dell'anno scolastico con almeno il 60% degli studenti tra i 12 e i 19 anni vaccinati.
Al via le ultime trattative sulla giustizia. Draghi sente Letta e Salvini
Mancano poche ore per trattare sulla riforma della giustizia, ma evitando di snaturare la riforma Cartabia. È l'input che sarebbe arrivato dal premier Mario Draghi ai partiti della maggioranza, mentre si cerca di chiudere l'intesa finale sugli emendamenti che riguardano il processo penale. Secondo alcune fonti parlamentari la conclusione di una mediazione non sarebbe lontana. Dal M5S trapela la consapevolezza che se il tavolo dovesse saltare, il Governo potrebbe anche portare in Aula il testo approvato due settimane fa in Cdm e porre su quello la fiducia: per Giuseppe Conte si aprirebbe un “voto al buio” e la difficile decisione potrebbe spaccare i Cinque stelle. Di sicuro, il presidente del Consiglio è irremovibile sulla necessità di far approvare il testo alla Camera, anche con la fiducia, prima della pausa agostana. Ieri sera Draghi ha sentito Enrico Letta e Matteo Salvini, mentre ancora non ha parlato con Conte.
L'obiettivo sarebbe quello di chiudere la mediazione nella mattinata di oggi, magari con un nuovo passaggio in Cdm, prima che Marta Cartabia vada in Commissione a presentare le sue proposte. La Ministra ha rinviato l'incontro in attesa di una sintesi politica. Si parte dalla proposta M5S, che il Governo sarebbe pronto ad accogliere, di imprescrittibilità per i reati di mafia e terrorismo. In più, sul tavolo c’è la proposta Pd di una norma transitoria che ponga il termine dei processi a tre anni in appello e due anni in Cassazione fino a tutti il 2024, per poi far scattare a regime le soglie di due anni e un anno. La Lega ha rilanciato rispetto alla proposta M5S, mettendo sul tavolo l’imprescrittibilità anche per i reati di violenza sessuale e droga; FI frena rispetto a proposte che riportino a termini di prescrizione troppo ampi. La giornata di oggi quindi sarà centrale per trovare l’intesa ed evitare una forzatura che potrebbe mettere con le spalle al muro la maggioranza.
Al Senato
Dopo che ieri è stato approvato definitivamente il cosiddetto decreto Governance PNRR e semplificazioni, l’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 9.30 per esaminare il decreto per il rafforzamento della capacità amministrativa delle Pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del PNRR e per l'efficienza della giustizia. Alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Giustizia, con la Difesa, svolgerà delle audizioni sulle proposte di legge per l’introduzione dei reati sessuali nel codice penale militare. La Bilancio esaminerà il rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2020 e le disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2021. La Agricoltura alle 8.00 ascolterà il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli sugli obiettivi nazionali nel quadro della riforma della politica agricola comune (PAC) e successivamente esaminerà il ddl sulle piccole produzioni agroalimentari locali.
L’Aula della Camera
Dopo che ieri sono stati approvati il decreto in materia di cybersicurezza, definizione dell'architettura nazionale di cybersicurezza e istituzione dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale e il decreto sulle misure urgenti in materia di assegno temporaneo per figli minori, l’Aula della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per l’esame del conto consuntivo della Camera per l’anno finanziario 2020 e del progetto di bilancio della Camera per l'anno finanziario 2021. A seguire esaminerà la pdl di modifica al codice delle pari opportunità tra uomo e donna in materia di rapporto sulla situazione del personale, e la pdl sull’equo compenso delle prestazioni professionali.
Le Commissioni della Camera
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà le proposte di legge per la disciplina dell'attività di rappresentanza di interessi, la pdl per la tutela dell'ambiente e la proposta di legge per il coordinamento in materia di politiche integrate per la sicurezza e di polizia locale. La Giustizia proseguirà l’esame del disegno di legge di delega al Governo per l'efficienza del processo penale e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari pendenti presso le Corti d'appello. La Commissione Esteri, alle 14.00, ascolterà la Viceministra degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Marina Sereni sulla recente evoluzione della situazione a Cuba, Haiti, in Nicaragua e Venezuela. La Difesa proseguirà il ciclo di audizioni sulla pianificazione dei sistemi di difesa e sulle prospettive della ricerca tecnologica, della produzione e degli investimenti funzionali alle esigenze del comparto difesa.
La Cultura esaminerà la pdl per la prevenzione della dispersione scolastica mediante l'introduzione sperimentale delle competenze non cognitive nel metodo didattico. La Trasporti proseguirà il ciclo di audizioni sulle disposizioni in materia di circolazione dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica. La Affari Sociali esaminerà il decreto, approvato la settimana scorsa dal Consiglio dei Ministri, per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19 e per l'esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche. La Agricoltura si confronterà sulla pdl sui danni provocati dalla fauna selvatica e sulla pdl per il contrasto al bracconaggio ittico nelle acque interne. Infine esaminerà la pdl per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico.