Manovra, oggi in CdM alle 11. Atteso intervento su contributo banche
Oggi, durante il Consiglio dei Ministri convocato per le 11, sarà finalmente possibile conoscere i dettagli della misura che il Governo intende adottare per reperire parte delle risorse necessarie alla Manovra. Il contributo richiesto alle banche e alle assicurazioni, come chiarito nel Documento Programmatico di Bilancio, non avrà carattere una tantum, ma costituirà un intervento strutturale volto a finanziare la legge di Bilancio in discussione. Il Consiglio dei Ministri si riunirà a Palazzo Chigi, dove ieri sera i leader della maggioranza hanno partecipato a un incontro decisivo per definire i termini dell'intervento che ha suscitato alcune frizioni all'interno del centrodestra. In particolare, il partito di Forza Italia ha escluso la possibilità di introdurre una tassa sugli extraprofitti, confermando che la misura, come indicato dal ministro Giorgetti e dal viceministro Leo, non prevede tale imposizione. Nel contesto della legge di Bilancio, l’intervento previsto si concentrerà sugli utili messi a riserva dalle banche, per i quali, come spiegato dai rappresentanti di Forza Italia, verrà introdotta una modifica della normativa vigente. L’opzione consisterà nella possibilità di distribuire questi utili ai soci con una tassazione del 27,5%, una percentuale inferiore rispetto al 40% previsto dalla normativa attuale. È importante sottolineare che si tratterà di scelte volontarie da parte degli istituti bancari e assicurativi, che non subiranno imposizioni, ma contribuiranno in modo alternativo a supportare il sistema sanitario nazionale.
In particolare, il testo della legge di Bilancio in discussione oggi in CDM dovrebbe modificare la norma introdotta nel 2023 con il decreto Asset, che riguardava lo svincolo degli utili accantonati in riserva dalle banche. Con la nuova misura, gli istituti bancari avranno la possibilità di sbloccare tali risorse, beneficiando di una tassazione ridotta al 27,5%. Inoltre, l'intervento concordato prevede anche un incremento dell'Irap, un altro aspetto che troverà spazio nella Manovra. Il contributo complessivo delle banche e delle assicurazioni, come indicato nel Documento Programmatico di Bilancio, sarà pari allo 0,19% del PIL per gli anni 2026 e 2027, con una riduzione al 0,10% nel 2028. Complessivamente, la misura dovrebbe garantire risorse pari a circa 11 miliardi di euro nel triennio.
Euro digitale: Cipollone, è uno strumento che tutela consumatori, recupero di sovranità
Piero Cipollone, membro del board della Banca Centrale Europea (BCE) e responsabile dell’operazione euro digitale, ha difeso con forza la decisione dell'Unione Europea di lavorare per l’introduzione dell’euro digitale, una moneta elettronica emessa dalla stessa BCE. Nel corso di un intervento al convegno organizzato dal gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR), di cui Fratelli d’Italia fa parte, Cipollone ha evidenziato che l’euro digitale rappresenta un’opportunità per dotarsi di uno strumento di pagamento europeo, accessibile ovunque in un mondo sempre più digitalizzato, garantendo sicurezza per la privacy. L’euro digitale, ha spiegato, sarebbe complementare al contante, con costi più contenuti per i consumatori rispetto agli attuali sistemi di pagamento. Rispondendo a chi ritiene che l’euro digitale possa essere di scarsa utilità per la maggior parte delle persone, Cipollone ha sottolineato che l’accelerazione dell’e-commerce sta rendendo sempre più urgente l’introduzione di questa moneta. Attualmente, in 13 dei 20 paesi dell’area euro, non esiste una soluzione nazionale di pagamento privata, con un paio di fornitori non europei che dominano il mercato. Cipollone ha ricordato che due terzi delle transazioni con carta sono processati da operatori non europei, una situazione che, secondo lui, mette a rischio la sovranità monetaria dell’Europa. Per questo motivo, l’euro digitale è fondamentale per il recupero di questa sovranità. Nel corso del convegno, l’eurodeputato Stephen Bartulica ha esposto le sue perplessità sull’euro digitale, esprimendo dubbi sull’urgenza di portare avanti il progetto, sottolineando che l’introduzione di una moneta digitale potrebbe alimentare una fuga dai depositi bancari e aumentare i costi per le banche. Ha anche sollevato il rischio di un conflitto di interessi, poiché la BCE, come supervisore bancario, potrebbe trovarsi a fare concorrenza alle banche stesse nella fornitura di servizi di pagamento. Inoltre, ha osservato che l’emissione di una valuta digitale nazionale dalla BCE metterebbe l'Europa sulla stessa strada della Cina, sollevando interrogativi sull'effettiva necessità di difendere la sovranità monetaria europea. In risposta, Cipollone ha ribadito che l’euro digitale non sarà obbligatorio, ma offrirà una soluzione di pagamento volontaria. Ha anche precisato che la BCE non intende fare concorrenza alle banche, ma aiutarle in un processo di transizione necessario. Riguardo ai timori di una fuga dai depositi bancari, Cipollone ha evidenziato che un limite di deposito per conto digitale a tremila euro – una cifra ancora da definire – non comporterebbe “tensioni” nel sistema bancario. Infatti, se tutti i cittadini dovessero aprire un conto digitale con questo limite, solo 13 banche nell’area euro non riuscirebbero a rispettare il requisito di copertura totale della liquidità, rappresentando solo lo 0,1% del settore bancario.
Banca Mondiale: Panetta, l'Italia sostiene iniziative in Africa
Il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, ha ribadito l’impegno dell’Italia a favore dell’Africa durante il suo intervento alla Commissione Sviluppo, nel corso della sessione autunnale del Fondo Monetario Internazionale (FMI) e della Banca Mondiale. Panetta ha sottolineato che, nel quadro del Piano Mattei, l’Italia sostiene attivamente le iniziative del gruppo della Banca Mondiale sul continente africano. In particolare, ha evidenziato il recente avvio di un nuovo quadro di cofinanziamento e programmi dedicati, come il cofinanziamento del progetto Ascent in Mozambico, che testimonia l’impegno dell’Italia nella Mission300. Il governatore ha anche annunciato che altri progetti sono in fase avanzata di preparazione. In collaborazione con la Banca Mondiale, la Banca Africana di Sviluppo, la Africa Finance Corporation e altri partner, l’Italia ha riaffermato il proprio sostegno al Corridoio di Lobito durante il Vertice Italia-UE del giugno 2025. Inoltre, attraverso l’iniziativa Rise (Resilient and Inclusive Supply Chain Enhancement), sono in corso sforzi per diversificare e sviluppare catene del valore locali e regionali nei minerali critici e nei prodotti per l’energia pulita. Panetta ha anche ricordato la conferenza Agora, focalizzata sull’Africa, che si terrà a Palermo dal 3 al 5 novembre, con l’obiettivo di trasformare le analisi in operazioni e politiche concrete, concentrandosi su energia e agroindustria. L’evento mira a rafforzare le partnership tra decisori politici, settore privato e think tank provenienti da Africa ed Europa.
Dazi: Coldiretti, crolla export agroalimentare verso USA (-23%) ad agosto primo mese applicazione tariffe
Il settore agroalimentare italiano ha registrato un significativo calo delle esportazioni verso gli Stati Uniti ad agosto, con una riduzione del 23% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il dato emerge da un’analisi di Coldiretti, condotta sui dati Istat del commercio estero, che evidenzia come l'introduzione dei dazi aggiuntivi al 15% abbia avuto un impatto negativo immediato sulle esportazioni italiane, confermando le previsioni preoccupanti emerse nelle settimane precedenti. Il comunicato di Coldiretti sottolinea che il primo mese di applicazione delle tariffe ha colpito in particolare alcuni settori chiave, come quello del vino, con una stima di calo superiore al 30%. Nonostante ciò, l’export agroalimentare verso gli Stati Uniti ha superato i 5 miliardi di euro nei primi otto mesi del 2025, mantenendo in linea i risultati con il 2024, seppur caratterizzati da un andamento discontinuo. Nel dettaglio, il primo trimestre del 2025 aveva registrato una crescita media del 11% in valore per le esportazioni agroalimentari negli Stati Uniti. Tuttavia, con l'introduzione dei dazi aggiuntivi al 10%, la crescita ha iniziato a rallentare: nel mese di aprile si è registrato un incremento del 1,3%, seguito da un ulteriore rallentamento a +0,4% a maggio. Giugno ha visto un calo del 2,9%, mentre luglio ha registrato una diminuzione del 10%, per culminare con il crollo di agosto. Con l’innalzamento delle tariffe al 15%, la crescita delle esportazioni è di fatto cessata, sebbene i mesi successivi forniranno indicazioni più precise sull'eventuale inversione di tendenza, che potrebbe essere strutturale o semplicemente un momento di assestamento.Gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato extra-UE per le esportazioni agroalimentari italiane, e non sorprende che l'81% degli italiani ritenga essenziale che l'Unione Europea avvii nuove trattative con l'amministrazione di Donald Trump per ottenere esenzioni dai dazi in settori chiave, come quello del vino. Secondo il rapporto Coldiretti/Censis, vi è anche una forte aspettativa di un maggiore impegno da parte dell'Unione Europea, con il 79% degli italiani che si aspetta una Commissione Europea più determinata nel prossimo eventuale round di negoziati. Per i cittadini italiani, il rapporto con gli Stati Uniti sarebbe dovuto essere più incisivo, considerando che un approccio troppo "amichevole" ha di fatto penalizzato le aziende e le comunità italiane, nonché quelle degli altri paesi coinvolti.
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