Manca poco meno di un mese al giorno del voto: i partiti, dopo aver affrontato le turbolenze della fase della composizione delle liste, si apprestano a entrare nel vivo della campagna elettorale. In questa volata finale, dopo settimane di tatticismi politici, tutti i partiti presenteranno agli lettori i propri e programmi elettorali. In questa nota saranno esaminate le proposte della coalizione di centro destra, di quella di centro sinistra, del Movimento 5 Stelle e di Liberi Uguali. I programmi verranno anche esaminati sotto un profilo tematico come quello ambientale, sanitario, economico, ecc. così da offrire una differente angolatura delle proposte in campo. 

Il centro destra ha presentato un unico programma di coalizione, simbolo della ritrovata unità tra le varie anime dell’alleanza. Chiaramente, Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia-Udc presentano delle differenze su diversi temi (vaccini, Europa, alleanze, ecc.). Differenze che però non emergono dal programma ufficiale e che non sono rintracciabili nei singoli programmi di partito visto che nessuna di queste forze politiche ne ha uno. Rimane il fatto che al di là del programma, la conflittualità tra le diverse anime della coalizione è accentuata da una fortissima competizione interna per la leadership.

Al contrario, lo schieramento di centro sinistra, invece, presenta una maggiore omogeneità di vedute al proprio interno sebbene non abbia un vero e proprio programma comune dal momento che il Partito Democratico è la forza trainante della coalizione.

Il Movimento 5 Stelle, invece, è stato il partito che ha investito più energie nella definizione del proprio programma elettorale. La presentazione dei “20 punti per l’Italia” rappresenta il lavoro conclusivo di creazione del programma elettorale. Protagonisti sono stati gli attivisti pentastellati presenti sulla piattaforma Rousseau.

Infine, anche Liberi e Uguali ha insistito molto sulla redazione del proprio programma elettorale. Un programma di forte richiamo alle politiche della sinistra e che senza ombra di dubbio ha contribuito al posizionamento elettorale del neonato partito.

Il Programma del Centro Destra

Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia-Udc

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Giovedì 18 gennaio, con una dichiarazione congiunta, i tre leader dello schieramento di centro destra, Silvio Berlusconi (Forza Italia), Matteo Salvini (Lega per Salvini Premier) e Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) hanno annunciato la firma del programma elettorale del centrodestra con il quale presentarsi davanti al corpo elettorale. Il giorno successivo, Noi con l’Italia-Udc, per bocca del capo politico, Raffaele Fitto, è entrato ufficialmente a far parte della coalizione sottoscrivendo il programma.

Sul fronte fiscale, fra i punti principali troviamo una diminuzione della pressione tributaria da attuarsi mediante l’introduzione della flat tax e l’abolizione della tassazione su prima casa, donazioni e imposta di successione. Nei rapporti tra PA e cittadino, l’obiettivo è quello di riorganizzare lo Stato secondo il principio di pari dignità da attuarsi tramite chiusura di Equitalia, pace fiscale per i piccoli contribuenti, pagamento dei debiti della PA e abolizione del limite all’uso del contante.

Sulle politiche di sostegno all’economia, i capisaldi sono l’efficientamento energetico, la ripresa del comparto edilizio, il rilancio del Made in Italy e il sostegno alle energie rinnovabili.

Dal punto di vista della lotta alla povertà e riforma del welfare state, il centro destra intende tutelare le categorie sociali ritenute più deboli e svantaggiate con il sostegno alla disabilità (raddoppio delle pensioni di invalidità e incentivi all’inserimento nel mondo del lavoro), l’aumento delle pensioni minime e alle mamme a mille euro. Dal punto di vista delle politiche, il centro destra intende cancellare la legge Fornero con contestuale nuova riforma previdenziale e varare un Piano di sostegno ai cittadini di condizione di indigenza (il c.d. reddito di dignità).

In tema di sicurezza le misure da prendere sono il controllo più severo dei confini nazionali, il blocco degli sbarchi via mare, il rimpatrio dei clandestini, una interpretazione più estensiva del principio della legittima difesa e lo stanziamento di maggiori risorse per Forze dell’Ordine e Forze Armate.

In merito ai rapporti tra Italia ed Europa, emerge una tendenza a richiedere più libertà di scelta a livello nazionale rispetto ai vincoli europei. Si fa dunque riferimento, alla necessità di diminuire i trasferimenti annuali italiani al bilancio UE, alla generica revisione dei trattati europei e alla contrarietà a politiche di austerity.

Sulle riforme istituzionali, i capisaldi riguardano la trasformazione dello stato in senso presidenziale e federale tramite un rafforzamento delle autonomie locali e l’introduzione del vincolo di mandato.

Nonostante il programma unitario, le varie anime della coalizione si differenziano su alcuni temi. L’ala moderata composta da Forza Italia e Noi con l’Italia-Udc ha un approccio più soft su alcuni temi quali flat tax (aliquota al 23%), vaccini (sostegno all’attuale piano) ed Europa (adesione al PPE), mentre la Lega e Fratelli d’Italia pensano che l’intervento del nuovo Governo debba essere più incisivo (aliquota della flat tax al 15%, abolizione delle vaccinazioni obbligatorie e forte euroscetticismo).

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 Centro Destra: Programma

Il programma del Centro Sinistra

Partito Democratico, +Europa, Civica Popolare, Insieme, Sudtiroler Volkspartei

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Venerdì 2 febbraio il segretario del PD Matteo Renzi ha presentato a Bologna il programma elettorale della coalizione. 100 proposte condivise con gli alleati di +Europa di Emma Bonino, Civica Popolare di Beatrice Lorenzin e la formazione Insieme di Verdi e socialisti. Il Pd è il partito trainante della coalizione e salvo alcune piccole differenze, il programma è stato ampiamente condiviso con gli altri partiti.

Fra i punti principali la necessità di riportare la crescita sopra il 2%, con un rapporto debito/Pil al 100% in 10 anni; tagliare il cuneo fiscale di 4 punti in 4 anni, dal 33 al 29%, facendo scendere la disoccupazione sotto al 9% e quella giovanile al disotto del 20%. Inoltre, si prevede un piano di 10.000 assunzioni nel comparto sicurezza.

Sul fronte fiscale la misura degli 80 euro sarà estesa anche ai lavoratori autonomi con un reddito annuo inferiore ai 26 mila euro. Per le imprese è prevista la riduzione delle tasse su chi crea sviluppo, portando al 22% le aliquote Ires e Iri sul reddito delle piccole e grandi imprese, l’aumento delle deducibilità dell’Imu sugli immobili delle imprese e dei professionisti, e la previsione di un fondo per la reindustrializzazione.

Sul fronte del welfare e del sociale il Pd intende rafforzare l’indennità di accompagnamento, aumentare la detraibilità delle spese legate all’assistenza personale, raddoppiare le risorse per il reddito di inclusione e introdurre un mese di servizio civile obbligatorio, in sinergia tra scuola e Terzo settore. Per sostenere le famiglie con figli è prevista una detrazione Irpef di 240 euro al mese, e 80 euro per i figli fino a 26 anni. Si prosegue con la creazione di forme di aiuto rivolto ai padri separati e la Carta universale per i servizi dell’infanzia.

Sulle pensioni, la proposta Dem è quella di dare piena attuazione all’accordo tra Governo e sindacati del 2016, rendendo strutturali e ampliando le platee degli strumenti di flessibilità in uscita, sia quelli a carico dello Stato per chi è in condizioni di bisogno (Ape sociale, precoci), sia quelli che comportano un costo per chi decide di andare in pensione prima (Ape volontariaOpzione donna). Inoltre è prevista l’introduzione di una pensione contributiva di garanzia per i giovani con carriere discontinue e redditi bassi. 

In tema ambientale l’obiettivo è quello di migliorare l’efficienza energetica degli edifici, la trasformazione delle auto blu in auto verdi elettriche, la realizzazione di quattro grandi ciclovie nazionali e l’istituzione di un piano di illuminazione a Led del patrimonio pubblico e strade. La lista di + Europa ha proposto un vigoroso piano di riduzione delle emissioni con la previsione della Carbon Tax ed interventi per la riduzione del consumo di suolo.Grande attenzione viene data alla digitalizzazione sia a livello di semplificazione sia sulla diffusione del 5G

In ambito europeo la proposta è quella della ricostruzione di un orizzonte europeo che punti alla creazione degli Stati Uniti d’Europa. Oltre alla riaffermazione dei parametri di Maastricht, il programma prevede l’introduzione di: seggi transazionali, EuroBond, Ministero delle finanze europeo ed elezione diretta del Presidente della Commissione.

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Partito Democratico: Programma e versione sintetica

Il programma del Movimento 5 Stelle

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Il 21 gennaio, a conclusione di una tre giorni di formazione dei pentastellati nel Villaggio Rousseau a Pescara, il candidato premier del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha presentato il programma per le prossime elezioni.

In una lunga conferenza stampa, in cui ha lanciato lo slogan della campagna “Partecipa, Scegli, Cambia”, ha presentato i “Venti punti per l'Italia”. Un programma sintetico di proposte che prendono spunto dal lavoro svolto dai militanti tramite la rete.

Fra i punti del programma ci sono: l’eliminazione di 400 leggi inutili, una politica di investimenti, definita Smart Nations, ad alto moltiplicatore occupazionale per creare nuove opportunità di lavoro e nuove professioni, ma soprattutto il reddito di cittadinanza.  La proposta prevede due miliardi per la riforma dei centri per l’Impiego e per la formazione.

Sulle pensioni i pentastellati prevedono una profonda riforma della legge Fornero (Quota 100 e 41, staffetta generazionale e opzione donna) e l’innalzamento di quelle minime a 780 netti al mese e 1.170 euro per una coppia di pensionati.  Sul tema fiscale prevedono una riduzione delle aliquote Irpef, l’esenzione dal pagamento delle tasse per i redditi sotto i 10mila euro, riduzione del cuneo fiscale e dell’Irap, l’abolizione degli studi di settore, dello split payment, dello spesometro e di Equitalia.

Il programma prevede lo stop alle pensioni d’oro, ai vitalizi e ai privilegi della politica, ma anche una riorganizzazione delle partecipate e un vigoroso piano di spending review della spesa improduttiva. Sul fonte della sicurezza i 5 Stelle propongono 10mila nuove assunzioni nelle forze dell’ordine e la costruzione di due nuove carceri e la revisione delle politiche di cooperazione internazionale di gestione dei rimpatri.

Sulle banche si prevede il risarcimento dei risparmiatori truffati, la creazione della Procura nazionale per i reati bancari, la riforma bancaria Glass Steagall act contro le speculazioni e la creazione di una Banca pubblica per gli investimenti per piccole imprese, agricoltori e famiglie. In tema sanitario si prevede un aumento delle risorse al SSN e la riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni.

Per le famiglie il programma stanzia 17 miliardi per i rimborsi per asili nido, pannolini e baby sitter, per sostenere l’iva agevolata per prodotti neonatali, per l’infanzia e per la terza età e l’innalzamento dell’importo detraibile per l’assunzione di colf e badanti.

Sull’ambiente, l’obiettivo è quello di portare l’Italia ad essere un paese 100% rinnovabile e questo tramite l’assunzione di 200mila lavoratori nel comparto del riciclo rifiuti, l’uscita dal petrolio entro il 2050 e l’incentivazione delle auto elettriche.

Le ricette economiche prevedono un piano per la riduzione del rapporto debito pubblico/Pil di 40 punti in 10 anni, un piano di investimenti in deficit con un elevato impatto sulla crescita, il taglio delle spese improduttive e la lotta all’evasione fiscale. Infine il programma prevede la valorizzazione e tutela del made in Italy tramite la piattaforma e-commerce Italia.it, la maggiore tutela dei beni culturali e la creazione di un Ministero del Turismo separato da quello dei Beni Culturali

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Movimento 5 Stelle: Programma e i 20 punti

Il programma di Liberi e Uguali

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Liberi e Uguali, il neonato partito guidato da Piero Grasso e nato dall’unione di Movimento Democratico e Progressista, Possibile e Sinistra Italiana, si presenta alle elezioni del 4 marzo con un programma incentrato sulla necessità di riportare al centro del dibattito pubblico temi come l’istruzione, il lavoro e l’ambiente.

Sul tema dell’istruzione LeU si propone di aumentare il numero di asili nido, l’abolizione della cosiddetta “Buona Scuola” e soprattutto delle tasse universitarie. Sulle politiche lavorative e ambientali prevede il superamento del Jobs Act e la realizzazione del progetto di Green New Deal. Un progetto che apra la strada alla riconversione ecologica dell’economia e che al contempo contribuisca alla messa in sicurezza del territorio, lo sviluppo delle energie alternative e il rilancio delle eccellenze industriali italiane.

Il grande piano vede prevede un percorso verso la totale decarbonizzazione per passare dall’economia lineare a quella circolare. Prevede poi il lancio della strategia rifiuti zero, l’efficientemente energetico degli edifici e dei trasporti verso uno scenario alimentato al 100% da energie rinnovabili.

In materia fiscale prevede l’alleggerimento della base imponibile dell’Irpef ed una ridistribuzione più eguale delle relative aliquote progressive. Trova spazio anche la lotta all’evasione, la web tax e l’imposta sulle transazioni finanziarie (Tobin Tax) e il sostegno della proposta europea di una tassazione sui profitti delle multinazionali.

Sulla sanità prevede il rilancio del finanziamento del SSN, frenare la diffusione delle polizze sanitarie nei contratti integrativi, superare l’attuale sistema dei ticket e abolire il superticket. Ma anche un Piano d’azione per la salute mentale, la promozione dell’uso dei farmaci generici, il sostegno e il finanziamento della rete dei consultori e la promozione dell’informatizzazione del settore sanitario.

Il programma prevede un ampio piano di sviluppo culturale delle periferie e delle zone degradate, un processo per il riconoscimento delle professioni culturali. In tema di Agricoltura propone la costruzione di una banca di sementi libera e di qualità e il contrasto dell’illegalità presenti nella filiera agroalimentare.

Sulla giustizia Leu si propone di avviare un profondo processo di informatizzazione del settore, l’adeguamento del personale e la riduzione della durata dei processi civili e penali. Inoltre prevede un intervento per migliorare il sistema carcerario e la modifica della legge sul delitto di tortura.

Infine, il programma di politica estera prevede il rafforzamento delle politiche di cooperazione e solidarietà internazionale, di promozione dei diritti umani, di rifiutare l’interventismo militare al servizio di una logica di guerra e la riduzione delle spese militari.

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Liberi e Uguali: Programma

 

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Nota Programmi Elettorali - 7 febbraio 2018 



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