La Lega di Matteo Salvini, forte del 34,3%, è la vincitrice indiscussa di questa tornata elettorale. La strategia salviniana sta dando i suoi frutti: da una parte è riuscito a mantenere e a migliorare le proprie performance nel Nord Italia e dall’altra è riuscito a penetrare al Sud, arrivando quasi a quadruplicare il proprio bottino di voti rispetto alle Politiche di un anno fa. Certamente ha giocato a suo favore la coincidenza con il voto amministrativo in tanti comuni del Nord ma soprattutto la scarsa capacità del M5S di intercettare le istanze della parte più produttiva del Paese e dalla difficoltà nel proporre politiche chiare a vantaggio del proprio elettorato meridionale.
Il partito di Luigi Di Maio alla fine ha ottenuto il 17% dei consensi ed è stato superato anche dal Partito Democratico di Nicola Zingaretti, che al suo primo test nazionale ha raggiunto il 22,7% garantendo al neo segretario una tranquillità inusuale per la leadership democratica: è vero che, anche grazie alla concomitanza con le Amministrative, è riuscito a migliorare la propria performance ma in termini assoluti ha perso dei voti rispetto alle scorse Politiche.
Nel centrodestra invece si riaccende il dibattito circa la leadership di Berlusconi: il 14% dei consensi al Sud si scontra col 5% dell’Italia del Nord Est; potrebbe così aprirsi una fase congressuale che manca storicamente a destra. Grandi soddisfazioni arrivano invece per Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d’Italia, che con questo risultato (6,4%) potrebbe tentare di strappare l’alleanza tra le forze di Governo e diventare la seconda forza del centrodestra.
Come ha evidenziato il direttore del Cise, Lorenzo De Sio, la distribuzione del voto della Lega in queste elezioni, se replicata alle Politiche potrebbe permettere a Salvini (alleato con FdI ma anche con Forza Italia) di essere competitivo per la vittoria finale, raggiungendo la quota di voti per vincere con il Rosatellum, cioè ottenere il 40% al proporzionale e vincere il 70% dei seggi uninominali. Questa situazione mette chiaramente in difficoltà il M5S, il quale sta affrontando il problema della leadership di Di Maio, non ritenuta più capace di portare il partito alla vittoria non solo da esponenti della corrente di sinistra come Carla Ruocco e Paola Nugnes ma anche da esponenti vicini al vicepremier come Gianluigi Paragone.
Stessa situazione tesa in Forza Italia dove si è scatenata la guerra tra bande dopo il peggior risultato mai conseguito in un’elezione nazionale: gli esponenti del cerchio magico Licia Ronzulli, Alberto Barachini, Giorgio Mulè e Antonio Tajani che difendono la leadership berlusconiana, i ras del sud come Clemente Mastella e Saverio Romano che vogliano far pesare il buon risultato nel Mezzogiorno, Mara Carfagna che punta ad una gestione più collegiale del partito e infine Giovanni Toti che, d’accordo con Giorgia Meloni, punta a superare FI e a costituire un nuovo partito con FdI che funga da seconda gamba conservatrice alleata alla Lega.
Per quanto riguarda il Pd, il tema all’ordine del giorno è la prossima mossa di Carlo Calenda. Il fondatore di Siamo europei, alla luce dell’ottimo risultato nel Nord Est e dei candidati a lui collegati, si trova davanti alla possibilità di continuare la sua battaglia all’interno del Pd oppure quella di fondare un partito di centro liberaldemocratico alleato del Pd. Queste decisioni saranno prese alla luce anche della disponibilità di Zingaretti di allargare la coalizione di centrosinistra verso soggetti liberali, verdi e progressisti.
Circoscrizione Nord Ovest: la Lega fa incetta di voti
(Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Lombardia)
Il Nord Ovest si conferma a trazione leghista. Il partito di Matteo Salvini arriva al 40,6% vincendo praticamente in tutti i comuni ad esclusione di alcune grandi città (Milano, Torino e Genova) in cui prevale il PD, il secondo partito più votato in questa circoscrizione con un lusinghiero 23,5%. Molto negativo invece il risultato del M5S (11,1%) la cui proposta politica non sembra scaldare i cuori dell’elettorato settentrionale. Forza Italia, in continua caduta, raccoglie quasi il 9% dei consensi mentre si stabilizza FdI che raggiunge il 5,6%.
Grazie a questi risultati, la Lega elegge 9 eurodeputati tra cui gli uscenti Angelo Ciocca (famoso per la scarpa sbattuta sui fogli di Moscovici), Danilo Oscar Lancini (ex sindaco di Adro, famoso per aver decorato con il sole delle Alpi la scuola del comune bresciano) Marco Zanni (ex grillino bergamasco, ora responsabile esteri della Lega), Silvia Sardone (consigliere regionale lombarda, eletta con FI). Presenti anche una leghista di lungo corso come l’ex presidente della provincia di Cuneo, nonché moglie di Roberto Calderoli, Gianna Gancia e la giovane Isabella Tovaglieri, espressione dei Giovani Padani e vicesindaco di Busto Arsizio. Al posto di Matteo Salvini, entrerà Marco Campomenosi, vicesegretario generale del gruppo Enf a Bruxelles.
Il PD porta 5 uomini a Bruxelles, capitanato dall’ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. Buon risultato anche per la calendiana Irene Tinagli e per l’assessore milanese Pierfrancesco Majorino. Completano la squadra gli uscenti Patrizia Toia e lo spezzino Brando Benifei.
La pattuglia dei grillini è composta invece da due eurodeputate uscenti: la milanese Eleonora Evi e la ligure Tiziana Beghin. Forza Italia e FdI si trovano nella stessa situazione: 2 eletti per entrambi ma con la possibilità che entrambi i capilista, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, optino per un’altra circoscrizione.
E quindi, sono sicuri dell’elezione l’uscente Massimiliano Salini, già Presidente della Provincia di Cremona, vicino a CL e a Maurizio Lupi per Forza Italia e il deputato Carlo Fidanza per FdI.
In base alla scelta dei due leader, potrebbero andare a Bruxelles, Lara Comi (già due legislature per lei) e Pietro Fiocchi, imprenditore lecchese vicino al mondo dei cacciatori.
Circoscrizione Nord Est: la Lega supera il 40% dei voti
(Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna)
È nella circoscrizione Nord Est che la Lega ottiene il suo miglior risultato. Il partito di Matteo Salvini ha ottenuto il 40,9% dei voti distanziando il PD di oltre 17 punti percentuali. Il partito del neo segretario Zingaretti, nonostante le difficoltà di tenuta in Emilia Romagna, ha raggiunto il 23,8% risultando così la seconda forza politica della circoscrizione. Crolla il Movimento 5 Stelle che raggiunge l’11,1%. Un risultato estremante deludente per i pentastellati che segna ancora di più la sua storica distanza con le regioni produttive del nord est. Riduce i danni Forza Italia. Il partito di Berlusconi, che è ben lontano dai risultati di qualche anno fa, raccoglie solamente l’8,7%. Un risultato che oltre alla concorrenza della Lega è dovuto alla crescita di Fratelli d’Italia che in pochi mesi è passata dal 4% al 5,6%.
Grazie a questo risultato la Lega porta a casa il migliore risultato di sempre che le garantirà di mandare a Bruxelles ben 7 eurodeputati provenienti dalla circoscrizione. Fra questi non ci sarà Matteo Salvini, nonostante il mezzo milione di preferenze ottenute, ma certa invece sarà la presenza dell’europarlamentare uscente Mara Bizzotto.
Il Partito Democratico, forte di un buon risultato, riesce ad eleggere 4 candidati. Fra questi spicca l’ex ministro dello Sviluppo Economico e leader di Siamo Europei, Carlo Calenda, ma anche la vicepresidente della Regione Emilia Romagna Elisabetta Gualmini oltre agli europarlamentari uscenti Paolo De Castro e Alessandra Moretti.
Il Movimento 5 Stelle elegge, invece, l’uscente Marco Zullo e la giornalista Sabrina Pignedoli. Grazie ad un accordo con Forza Italia, l’SVP riesce a rieleggere Herbert Dorfmann mentre Fratelli d’Italia, vista la probabile rinuncia all’elezione di Giorgia Meloni, è riuscito ad eleggere il Consigliere della Regione Veneto, Sergio Berlato, che dovrà attendere l’ufficialità della Brexit per entrare a Bruxelles.
Circoscrizione Centrale: la Lega assedia la Zona Rossa
(Toscana, Umbria, Marche, Lazio)
La Lega è arrivata anche nella zona rossa. Il partito di Matteo Salvini, sebbene non ottenga il 40% preso al nord, con il 33,3% è il vincitore assoluto in una zona storicamente, Lazio a parte, feudo della sinistra. Il Partito Democratico ottiene comunque un risultato superiore alla media nazionale e si attesta al 26,8%. Un risultato che in ogni caso segna un -6,5% rispetto al Carroccio. Sebbene in leggera crescita rispetto al Nord, il Movimento 5 Stelle è sotto la media nazionale e raggiunge il 15,9%. In forte difficoltà anche Forza Italia. Il partito di Silvio Berlusconi, nonostante fosse impegnato da protagonista in numerose elezioni amministrative, raggiunge a malapena il 6,2% dei voti mentre Fratelli d’Italia ottiene il 6,9%.
Grazie all’exploit della Lega, Matteo Salvini riesce ad eleggere ben 6 candidati. Anche i questo caso lui non sarà fra questi visto che con ogni probabilità manterrà il suo ruolo di vicepremier e ministro dell’interno (gli subentrerà Matteo Adinolfi, ma solo quando la Brexit sarà effettiva). Ma il Carroccio potrà contare sulla coordinatrice della Lega in Toscana e sindaco di Cascina (PI) Susanna Ceccardi e sulla deputata veronese Anna Bonfrisco. Nel Pd riconfermata Simona Bonafè che fa il pieno di preferenze insieme a Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa che potrà optare per l’elezione in questa circoscrizione o nella circoscrizione Isole. Da questa decisione dipenderà l’elezione di un volto noto della politica europea: Roberto Gualtieri già eurodeputato e membro del team negoziale sulla Brexit. Certa sembrerebbe l’elezione dell’ex vice Presidente del Parlamento europeo David Sassoli.
Il Movimento 5 Stelle riesce a far rieleggere Fabio Massimo Castaldo, già vice presidente del Parlamento europeo, insieme alla capolista Daniela Rondinelli. In attesa della decisione di Giorgia Meloni è Nicola Procaccini, sindaco di Terracina, che ha raccolto 45 mila preferenze con Fratelli d’Italia. Antonio Tajani viene riconfermato con un ottimo dato, anche grazie alla sua esperienza da Presidente del Parlamento europeo. Insieme a lui approderà a Bruxelles un volto meno noto degli azzurri: Salvatore De Meo, già sindaco di Fondi (LT) e componente del Comitato Europeo delle Regioni.
Circoscrizione Meridionale: il M5S perde terreno ma la vera sorpresa è la Lega
La circoscrizione Italia Meridionale è in controtendenza rispetto al risultato elettorale nazionale: il Movimento 5 Stelle rimane il primo partito perdendo però terreno rispetto alle elezioni politiche del 2018 attestandosi al 29,2%. Il dato sorprendente, che ribadisce però il risultato nazionale, è quello della Lega che raggiunge il 23,5% con 1,2 milioni di preferenze. Il Pd arriva al terzo con il 17,9%. Nel centrodestra Forza Italia si attesta al 12,3%, il miglior risultato degli azzurri in tutta Italia dopo le isole, mentre Fratelli d’Italia, raggiunge il suo miglior risultato col 7,6% sfruttando lo storico radicamento del partito nell’area.
La pattuglia grillina si compone dunque di 6 eletti in cui spiccano la docente e capolista barese Maria Chiara Gemma e il Di Battista del tavoliere Mario Furore: accanto a loro vengono riconfermati la calabrese Laura Ferrara, il medico lucano Piernicola Pedicini e gli altri due deputati uscenti Rosa D’Amato e Isabella Adinolfi rispettivamente pugliese e campana.
Segue la Lega con 5 eletti: Matteo Salvini rinunciando al seggio lascerà spazio a Vincenzo Sofo già membro de “La Destra di Storace” e attuale compagno della nipote di Marine Le Pen. Dopo Salvini tra gli eletti troviamo Massimo Casanova, amico del Ministro dell’Interno e titolare del Papeete. Dopo di lui, il leccese Andrea Caroppo, consigliere regionale in Puglia eletto con Forza Italia. Accanto a loro due campani, il consigliere di amministrazione di Cassa depositi e prestiti Valentino Grant e la salernitana Lucia Vuolo.
Col 17,6% il Partito Democratico elegge solo 4 eurodeputati. Franco Roberti, ex procuratore nazionale antimafia con 149 mila preferenze, Giosi Ferrandino, già sindaco di Ischia ed eurodeputato uscente subentrato nel 2018, e riconfermati Andrea Cozzolino e Pina Picierno.
Forza Italia eleggerà invece solo due eurodeputati: riconfermato il re delle cliniche private nel Sud, Aldo Patriciello in europarlamento dal 2006; bisognerà capire se Berlusconi opterà o meno per il seggio in questa circoscrizione. In caso negativo, è pronto a subentrare l’eurodeputato uscente campano Fulvio Martusciello, che diventerà effettivo solo quando la Brexit sarà ufficiale. In forse anche l’elezione di Raffaele Fitto, campione di preferenze al sud e già Governatore della Regione Puglia: sarà eletto solo se Giorgia Meloni opterà per un’altra circoscrizione.
Circoscrizione Insulare: bene il M5S, la Lega insegue e Forza Italia tiene
(Sardegna, Sicilia)
Nelle isole si registra il miglior risultato del Movimento 5 Stelle che col 29,85%, prende le distanze dalla Lega, al 22,42%. Il Partito Democratico registra quasi le stesse percentuali della circoscrizione meridionale: fermo al 18,48%. Forza Italia “tiene botta” col suo miglior risultato al 14,77%; registra un ottimo risultato anche Fratelli d’Italia al 7,28%.
Il Movimento 5 Stelle riesce a far eleggere l’ex iena Dino Giarrusso: dopo il suo incarico al Miur approda a Bruxelles insieme a Ignazio Corrao, eurodeputato uscente e uomo forte del M5S in Sicilia. La Lega fa approdare 2 donne: Salvini capolista lascerà spazio a Francesca Donato, avvocato e presidente dell’associazione Eurexit e l’ex candidata a sindaco di Licata Annalisa Tardino.
Nel Pd sicuramente rieletta Caterina Chinnici, figlia del celebre magistrato, già eurodeputata. Insieme a lei il capolista Pietro Bartolo, il famoso medico di Lampedusa candidato anche nella circoscrizione Centro. Bartolo potrebbe optare per l’elezione nella circoscrizione centro: in tal caso verrà eletto Andrea Soddu, candidato indipendente sardo e sindaco di Nuoro. In caso di elezione sarebbe l’unico eurodeputato della Sardegna.
Forza Italia, con un solo eletto ma col suo miglior risultato, potrà farsi rappresentare in questa circoscrizione da Silvio Berlusconi, candidato in tutti i collegi o da Giuseppe Milazzo, consigliere regionale dell’assemblea siciliana vicino a Gianfranco Miccichè che sancisce la vittoria della linea del Presidente dell’Ars di costruire un’alleanza con pezzi del Pd in contrapposizione a quella improntata ad un’alleanza con i centristi propugnata da Saverio Romano, arrivato terzo.
Fratelli d’Italia potrà contare su un solo eletto: potrebbero optare per questo seggio Giorgia Meloni ed eventualmente Raffaele Stancanelli, senatore fresco di elezione nel 2018. Rimane in attesa delle loro decisioni, Giovanni Cannata, siciliano e sindaco di Avola.
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Speciale Europee 2019 - gli eletti